Lo ha rovinato Picasso di Paolo Monelli

Lo ha rovinato Picasso Lo ha rovinato Picasso Anticoli era il paese delle belle donne, delle modelle dagli occhi di carbone e dalle chiome saracine; poi venne il cubismo ed ora le ragazze cercano di farsi il viso a triangolo ROMA, aprile. Antìooli Corrado, questo paese su un cucuzzolo di monte nella valle dell'Attiene che si chiama come un rigattiere o un rivendugliolo del ghetto (A.A.A.A.A.A. acquista occasione altissimi prezzi Tagllacozzo Isaia), mucchietto di case di sasso ohe ruzzolano giù per il pendio, in una conca di montagne squallide che non basta questo forte sole d'aprile a colorire (il compilatore della Guida del Touring - anno 1924 - che di questi paraggi parla con ammirazione, « paesaggio estrem. pittoresco », e simili, o era ciucco di vino dei Castelli, e capita al secondo bicchiere, a chi non c'è avvezzo, o era anche lui vittima dei gusti del tempo, che bastava un ciuffo di olivi e un castellacelo in rovina a fare artistico e pittoresco) — Antìcoli Corrado, paese che pare che se ne vada a pezzi, con abitanti malinconici che passano 'la domenica seduti al sole sui gradini delle case (queste vecchissime case medievali hanno quasi tutte la scala esterna, di alti stretti gradini di pietra) o intorno alla fontana della piazza (la fontana è bella, di Arturo Martini, sembra ta cosa arcaica dissotterrata, ma è secca, un filo d'acqua vien giù da due brutte fontanelle di ghisa che le h,anno messo accanto), come se aspettassero di essere ripresi da una macchina cinematografica, e non hanno nessun altro svago per il giorno festivo, non cinematografo, non ballo, non un caffé, le fanciulle giocano alla corda sulla piazza, i bambini stanno a guardarsi per ore la topolino che si è fermata in un angolo (ma il loro più grande divertimento verrà fra poco, andare a sonare la campana che chiama alla dottrina) — Antìcoli Corrado non lo ha rovinato la guerra, come tanti altri paesi della valle. Paradiso dei pittori Tivoli è stata crudelmente picchiata, c'è Corsoli più sopra che due anni fa era tutta una rovina, la gente abitava in grotte o nelle cantine delle case abbattute, ancora sono frequenti le macerie lungo la via Valeria per la quale filarono rapidamente la mattina del 9 settembre 1943 le macchine che portavano vla da Roma il re, e Badoglio, e i capì dello stato maggiore, e il generale Carboni in borghese. Ma Antìcoli Corrado, fuori della strada, borgo che ha lo stesso colore del monte, risparmiato dai bombardamenti, va in malora peggio degli altri paesi. Non lo ha rovinato la guerra; lo ha rovinato Picasso. Dice la guida: « Antìcoli Corrado: paese in posizione belliss. dominante la valle. Celebre per la. bellezza delle donne e perciò frequentato da pittori*. Si, questo andava bene venti trent'anni fa; andava benissimo la fine del secolo scorso quando salivano quassù i pittori macchiatoli, i pittori veristi, i pittori narrativi, e andavano a nozze se potevano dipingere dal vero donne alla fontana, donne con la conca in capo, donne dietro all'asino, donne fra gli ulivi, donne allattanti sulla soglia, donne con le ciocie e i coralli al collo e la fronte romana e gli occhi di carbone e le crespe chiome saracine (devono aver fatto l'iradiddio i pirati saraceni quassù, al loro tempo, si portavano gli uomini schiavi in Barbarla e si prendevano le donne, un paese qui accanto si chiama appunto Saracinesco). Qualche straniero scoperse nel paese una fanciulla « dai lineamenti classici », altri interrogando le modelle che venivano a piazza di Spagna per i pittori di via Margutta seppero che venivano quasi tutte da Antìcoli, il paese diventò celebre fra gli italiani e più ancora fra gli stranieri, inglesi, olandesi, svedesi; artisti che poi diventarono noti o notissimi si credettero obbligati a passare qualche mese o qualche jiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiinm anno quassù. I pittori, sì sa, hanno poche esigenze, ed il paese non diventò più comodo; ma in ogni casa fu costruito il suo bravo studio con la vetrata a settentrione, ce ne sono ancora una quarantina; ancora fino a dieci quindici anni fa era un gran viavai di artisti, alcuni finivano con lo sposarsi la modella. Cominciarono a regalare, ognuno di loro, una opera, un disegno, una scultura, al Comune, e si mise insieme così un piccolo interessante museo d'arte contemporanea. Martini, come ho detto, regalò la fontana. Un museo disperso L'impressionismo non portò gran danno a questa moda; si vede che gli impressionisti di modello ne hanno ancora bisogno, se non altro per regolarsi per deformare i tratti e le forme; un pittore di Roma che è famigerato per le brutte donne che fa si è presa per moglie una delle più belle modelle di Antìcoli. Ma chi ha più bisogno di modelle e di soggetti dal vero oggi che t-Mi si sono dati al cubisn.o, alle astrazioni, alle fantasie, che basta un vortice di figurette geometriche, un mosaico di losanghe rosse e blu per chiamare un quadro « donne alla fontana» o «bimbi che giocano », oggi che « la realtà > è denunciata come il più grande nemico dell'artista ed i più bei modelli si trovano nei manuali di stereometria, nei diagrammi dei tecnici, negli specchi deformanti? Pochi artisti sono rimasti ad Anticoli; qualche straniero cne però passa la più gran parte dell'anno al suo paese, un italiano o due che ci ha preso moglie. La popolazione continua a disporsi pittorescamente al sole i giorni di festa, sulla piazza, sui gradini delle scale; ma nessuno arriva con cavalletto e seggiolini a dipingersela. Quel piccolo museo d'arte moderna, che aveva già un duecento pezzi, è disperso, ed il Comune ha poca premura di rimetterlo Insieme: un Consiglio comunale di povera gente, reduci da due o tre guerre o giovanotti senza ricordi, che hanno altro per la testa che arte e pittori; Cè da trovare i soldi per la scuola, per il telefono, per pagare lo spazzino comunale. Non c'è una trattoria. La chiesa di San Pietro, del undeclmo secolo, le è cresciuta la terra intorno fin sotto al tetto, l'umidità fa marcire i muri, si disfanno i pregevoli affreschi d'antica arte paesana, si sgretola il mosaico del pavimento, cadono i tasselli della decorazione cosmatesca dell'altare; sconsacrata, è un deposito di fascine. Fra quattro mura E non si vede più una bella donna. Per tutta la giornata festiva non ne ho vista una che è una. E non c'è traccia di antica bellezza nelle vecchie. Ma questo succede, mi spiega uno pratico del luogo, uno degli ultimi artisti rimasti, perchè le loro belle coetanee, a furia di posare qui o in via Margutta a Roma, si fecero sposare da artisti o da cittadini, e sono tutte via. Ma le giovanetto, che dovrebbero essere le belle di domani? Si capisce, sono le figlie delle brutte rimaste in paese perchè nessuno le vuole. Anche questa è una spiegazione: la nuova generazione delle belle anticolane sarebbe dunque a Roma, discesa dalle modelle di una volta che si sono inurbate. Ma in un paese celebrato per questa faccenda, ci dovrebbe essere ogni vent'anni una nuova leva di belle ragazze; gli uomini, i padri, sono pur sempre quelli. Sono sicuro che la storia è un'altra. Sono sicuro che et sono ancora belle ragazze ad Anticoli. Non le ho viste perchè stanno chiuse tn casa, non escono al sole che non le annerisca e non infoltisca le sopraciglia e non ti¬ ri fuori i peli dalle gambe, non camminano per le ripe sassose per non farsi le caviglie grosse, non portano la conca in capo per conservare sottile il collo, non bevono vino per non ingrassare, si lisciano le chiome con la brillantina. Hanno capito che non solo l'arte è mutata, ma il gusto della gente, se uscissero sulla piazza le madri e le nonne com'erano da giovani, quando i pittori se le contendevano, con quei fianchi, con quelle piote, nessuno le guarderebbe. Studiano allo specchio se le loro forme possano inserirsi in poligoni regolari, cercano di farsi il viso triangolare, il busto triangolare. « Forse cosi, sospirano sfogliando le più recenti riviste d'arte, forse così potremo far da modelle anche ad Armando Plzzinato o a Giulio Turcato ». Paolo Monelli Un abito da sera In taffetà nero sovrastampato presentato nella capitale Inglese.

Persone citate: Antìcoli Corrado, Armando Plzzinato, Arturo Martini, Badoglio, Carboni, Castelli, , Giulio Turcato, Picasso, Picasso Anticoli

Luoghi citati: Anticoli, Roma, Saracinesco, Tivoli