Kravcenko pallido e commosso nel giorno della sua vittoria

Kravcenko pallido e commosso nel giorno della sua vittoria Kravcenko pallido e commosso nel giorno della sua vittoria La sentenza ha condannato gli imputati a lievi ammende, danni e spese processuali - Un indiretto giudizio politico (Dal nostro corrispondente) Parigi, 4 aprile. Kravcènko ha vinto, n presidente Durkheim aveva appena finito di leggere la lunga e ben costruita sentenza che l'esule si è trovato in mezzo a un gruppo di ammiratori che volevano stringergli la mano e gli sorridevano contenti. Non ci sono stati applausi, ma solo congratulazioni e pacate manifestazioni di gioia. Kravcènko, stretto con l'aw. Izard in quel folto gruppo di ammiratori, ha faticato per raggiungere l'uscita. Sorrideva; era più pallido del solito, stanco, commosso. I suoi avversari diretti, i condannati Morgan e Wurmser, non c'erano: sono a Bruxelles, tutti impegnati in conferenze sul caso Kravcènko. La loro assenza era già un riconoscimento della sconfitta, e così pure il curioso commento del giornale comunista, stamattina: «Quale che sia il verdetto, i francesi che vogliono la pace, i francesi che non dimenticano Stalingrado, hanno già giudicato». A che cosa serve la giustizia, allora? Gran folla Il presidente ha letto la sentenza in un'aula affollatissima. Era tornato con i suoi tre colleghi nell'aula abituale, lasciando quella più grande che era stata concessa per i dibattiti. Il posto non bastava, la gente stava in piedi, traboccava nel pretorio, faticosamente contenuta dalle guardie repubblicane. Il presidente ha letto con voce tranquilla il verdetto che 11 mondo aspettava e Kravcènko, curvo verso l'inter- prete, ha cercato di seguire la rapida lettura, contraendo la cofaccia per lo sforzo di afferrare la sommaria traduzione. DI quando in quando sorrideva o approvava col capo un'affermazione particolarmente favorevole a lui. La lettura è durata circa una mezz'ora, poi il presidente ha chiamato un'altra causa. La sentenza, secondo l'uso, è divisa inmolti capoversi, ognuno dei quali comincia con la espressione rituale « Atteso che » (attendu que). Riassumerò le parti principali del documento. Questo si compone di tre giudizi distinti, conclusi tutti e tre con la condanna degli imputati al pagamento di cinquemila franchi di ammenda, ii cinquantamila franchi di danni-interessi a Kravcènko e delle spese processuali (Kravcènko aveva chiesto dieci milioni in tutto). La sentenza dovrà essere inserita sulle Lettres Francaises. Ti primo giudizio riguarda Slm Thomas, l'autore del primo artìcolo diffamatorio, rimasto contumace, e Claude Morgan, direttore di Lettres Frangaises. In quest'articolo si diceva che l'esule non era riuscito a scrivere più di sessanta pagine inutilizzabili per la compilazione di «Ho scelto la libertà», la quale venne perciò compiuta da agenti segreti americani, e inoltre che egli era un ubbriacone e un condannato per truffa. Spettava a Morgan portare le prove delle affermazioni. Secondo 11 Tribunale l'accusato non è riuscito a farlo. E' risultato che 11 direttore di Lettres Francaises ha basato la sua opinione sulle notizie infondate di un preteso giornalista americano rimasto sconosciuto, cioè Sim Thomas. Per parte sua, Kravcènko ha dimostrato durante il dibattito, con i suoi interventi, con le sue pronte risposte, con la presentazione di una parte degli originali, di non essere un «povero di spirito», di avere una vasta cultura e di potere scrivere o dettare in sei mesi di tempo assai più di una sessantina di pagine illeggibili. La difesa, poi, non ha potuto provare 1 rapporti del querelante con il servizio segreto americano. Quanto alla ubbriachezza abituale e alla condanna per reato comune, 11 primo fatto non è risultato in nessun modo e il secondo è stato riferito in forma incompleta, « volontariamente maliziosa», perchè Kravcènko beneficiò dì un provvedimento di grazia o di non luogo a procedere dopo la condanna. Tutte le accuse sono perciò diffamatorie; ma 11 Tribunale, giudicando insignificante il danno materiale recato alla parte civile, e tenendo presente il passato di resistente e il temperamento polemico di Morgan, limita la condanna nei termini che ho riferito evdudgptrmccilpardcMcnpganpmsdeshcatncpccalutQrpbpoeqne o a -li » j; , j- . L aCCUSa Ql tradimento a! y, „„„„„,,„ ... . . '- a]*1 "S5%fiSS^-.riSSS! cu nuovo Morgan e inoltre -| André Wurmser, autore di un secondo articolo contro il fuo¬ a e e ruscito, che era accusato di tradimento e definito tra l'altro « essere abbietto ». E' vero, dice il Tribunale, che Kravcen o | ko stesso „, vanta d, avere m. -i gannato , prt>pri superiori per -l£oter ^ 11 £[a o a o ,suo Paese era impegnato nella o Ma i due giornalisti do- missione di Washington e poi restare in America mentre il i e e NUnUmvevano limitarsi a rimproverargli questo fatto senza usare parole gravi e offensive. Non risulta d'altra parte che il querelante abbia in alcun ; modo co„aborato con agenti o|tedesch, „ dannegg,ato ,, prc_ e lo Paese ,ma di rompere e re^me sovietlco e c)ò^en. -,de dlframatorla )a definizione o-|dl «traditore». Le due parti -idive ono rad|calmente nel giu--dicare „ re^me aovletlco 6 Uitslga, di n a, lel o e o oChe dice di ciò il Tribunale? Bisogna riferire testualmente. « Soltanto molteplici inchieste condotte sul luogo, le consultazioni degli archivi e l'esame critico di numerosi documenti potrebbero permettere di farsi un giudizio. Il Tribunale può giudicare solamente sulla base dei documenti presentati e delle informazioni fornite durante il dibattito, • deve perciò constatare la contraddizione evidente fra le dichiarazioni di testimoni che parevano ugualmente in buona fede e dichiarare di non poter accogliere le affermazioni degli uni per respingere quelle degli altri ». Kravcènko ha forse commesso inesattezze, le sue conclusioni possono essere criticate o rifiutate, tanto più che il libro ha carattere di pamphlet, e non ricorda alcuni aspetti ed evoluzioni della vita russa. Ma ciò non basta per definire l'opera dell'esule un complesso di menzogne. Cosi Morgan e Wurmser vengono condannati con le stesse attenuanti generiche concesse nel primo giudizio. Il terzo giudizio, infine, è ragionato e concluso come gli altri duy, e Morgan è condannato di nuovo. Metodi nazisti Così viene concluso il lungo processo, iniziato nella seconda metà di gennaio. Il Tribunale si è tenuto sul terreno giuridico, come si era previsto. Ha evitato di giudicare il regime sovietico direttamente, ma lo ha colpito indirettamente, poiché il governo di Mosca era apertamente intervenuto con testimoni, documenti e pressioni diplomatiche contro Kravcènko. Inoltre la sentenza del presidente Durkheim e dei suoi colleghi è molto energica nel condannare certi procedimenti abituali della polemica giornalistica comunista, che essa, in un passaggio, paragona ai metodi della propaganda nazista. Qui il colpo viene vibrato direttamente. Ha fatto molta impressione che i magistrati abbiano condannato persino l'impiego della parola «traditore», ormai corrente sulla stampa estremista per definire chiunque, avendo aderito al comunismo, se ne sia poi staccato. dpgdson(nmsappdscd. b NIIIIIIIIIIIIIIIIMIMIIIIIIIIMMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Persone citate: André, Claude Morgan, Cosi Morgan, Durkheim, Kravcenko, Sim Thomas, Wurmser

Luoghi citati: America, Bruxelles, Mosca, Parigi, Stalingrado, Washington