Il memorandum di Mosca contro il patto atlantico di Domenico Bartoli

Il memorandum di Mosca contro il patto atlantico Il memorandum di Mosca contro il patto atlantico La tesi sovietica: il trattato ha carattere offensivo contro la Russia e le potenze satelliti, viola la carta delle Nazioni Unite e gli accordi di Yalta e di Potsdam - Prime reazioni nelle capitali dell'Occidente Mossa tattica (Dal nostro corrispondente) Parigi, 1 aprile. La nota sovietica è stata rimessa al Quai d'Orsay in un plico chiuso e non personalmente dall'ambasciatore qLngllo da un altro funzionario, accme usa. Il portavoce del1 sMinistero degli Esteri fran lfcese, stasera, non ha commentato diffusamente la comunicazione russa: si è limitato a contestarne in termini assai generali il contenuto. Ha aggiunto che la traduzione del documento non è ancora finita. Ma la fatica degli interpreti è superflua, perchè da stamattina Radio Mosca diffonde in tutte le lingue il testo completo della nota: altra infrazione alla cortesia diplomatica. Il ragionamento sovietico è chiaro. E' svolto in più di mille parole, ma può essere riassunto in pòche frasi. Il patto atlantico, dicono i russi, è un'allenza aggressiva conclusa contro rU.R.S.S. Non si parla nemmeno, nei suoi articoli, della possibilità di un'aggressione tedesca, mentre tutti i trattati conclusi dall'U.R.S.S. con i suoi vicini sono sempre stati rivolti contro l'eventualità di un ritorno offensivo dalla Germania. Inoltre i patti difensivi stipulati dalia Russia e dai Paesi confinanti sono bilaterali, cioè non formano un blocco solo : il patto atlantico, invece, delinea uno schieramento compatto. E poiché la Russia, unica grande potenza esclusa dall'alleanza, non ha intenzioni offensive, è chiaro che il patto atlantico ha scopi aggressivi. Insomma, voi fate blocco e noi no, voi siete aggressivi e noi no, voi violate Yalta, Potsdam, lo statuto dell'U.N.O. e i trat tati anglo-sovietico e fran co-sovietico, e noi rispettia mo tutti i nostri impegni. H ragionamento corre perfettamente. Ad esso si può opporre facilmente un ragionamento opposto che corra altrettanto Bene, anzi, dal nostro punto di vista, assai meglio; ma a che servirebbe? Persuaderebbe solamente i già persuasi; come la nota russa. E' più utile indagare lo scopo della mossa compiuta tre giorni prima della firma del Patto. Certamente i governanti russi intendono raggiungere certi effetti di propaganda. La loro politica estera agisce generalmente secondo due criteri principali: un calcolo segreto molto astuto e realistico che non è mai facile penetrare; la deliberata volontà di fare impressione, di colpire violentemente la fantasia popolare. E' una mescolanza dèlia più coperta politica di gabinetto che l'Europa moderna abbia visto e della più clamorosa diplomazia propagandistica. Ora è facile identificare10 scopo di propaganda: rovesciare sugli altri le responsabilità della crescente tensione, dare nuovo impeto alla campagna condotta in tutti i Paesi da comunisti e comunisteggianti contro il patto atlantico. Ma è assai più complicato stabilire l'altro scopo, il calcolo segreto del Cremlino. Alle volte esso non esiste: tutto si riduce allora a impostare un'azione di prò paganda immediata. Ma più spesso esiste, e solamente il mistero nel quale la diplomazia russa si chiude non ci permette di vederlo. Che si voglia preparare l'opinio ne mondiale a una denuncia degli accordi conclusi con gli occidentali, specialmen te Yalta e Potsdam, è pos sibile: la Russia avrebbe le mani libere anche giuridicamente nella Germania orientale. Un'altra eventua lità è questa: il Cremlino ha deciso di reagire contro11 patto atlantico in Finlandia e in Jugoslavia, e perciò cerca giustificazione pretesti anticipati. Sono tutte ipotesi ragionevoliqueste, che vengono avanzate da stasera negli ambienti internazionali. Ma non si esce nemmeno qudal terreno della propa ganda. Ieri, e anche stamattinale supposizioni più autore voli andavano in un altrsenso. Si diceva che il bloc ce di Berlino sarebbe statlevato tra poco. Si dicevche la Russia avrebbe insi stito nell'offensiva di pacper tornare a trattare cogli occidentali; è l'opiniondel Times di oggi. La notsovietica scombina questsupposizioni? Meno forse dtdScgfmRnmlnd quanto non possa sembrare. Le offensive di pace si fanno solamente quando c'è la guerra. Servono a indebolire lo spirito di resistenza dell'avversario e a persuaderla ad'accettare uncompromes so Per.lui sfavorevole. Men f tre si impegnano le offensive di pace la guerra prosegue. Sono due azioni parallele e concordanti: che cosa è la guerra stessa se non un'offensiva di pace condotta con mezzi brutali? Perciò la Russia da una parte continuerà a minacciare, a premere e forse ad agire (Finlandia, Jugoslavia, agitazioni sociali in occidente), e dall'altra a cercare un accordo, cioè la pace, E vuole veramente la pace, ma alle sue condizioni. Domenico Bartoli