Comizio socialcomunista contro il patto atlantico

Comizio socialcomunista contro il patto atlantico Ieri offe 18 in piazza S. Carlo Comizio socialcomunista contro il patto atlantico Piazzai San Carlo era Ieri]quasi completamente gremita lquando verso le 18 una rappresentante dell'U.D.I. ha pronunciato il primo discorso di protesta contro l'adesione al Patto Atlantico. Gli oratori parlavano ad un microfono ohe ampliava eccezionalmente la voce, da un palco circondato e sormontato da cartelli, drappi e insegne d'ogni genere. Il pubblico ha interrotto spesso con applausi. Dopo la delegata dell'U.D.I., hanno fatto brevi dichiarazioni di adesione dirigenti dell'A.N.P.I., dell'Alleanza Giovanile, delle Ragazze d'Italia. Più ampio il discorso di Stroblno (F.S.I.). il quale ha annunciato che alla decisione del Governo, il movimento operaio risponderà con misure del suo organo direttivo. Secondo Garavini (P.S.L), dei Consigli di gestione, gli industriali italiani vogliono risolvere la crisi con la guerra: egli ha invitato gli operai a segnalare le eventuali ordinazioni di carattere bellico alle rispettive fabbriche Una certa sorpresa ha provocato l'apparire sul palco, dell'assessore Maiorca, uno dei dirigenti torinesi del P.S.L.I., il quale ha però subito dichiarato di parlare non tanto a nome de] suo partito, quanto nella sua qualità di membro del!'«Associazione obiettori di coscienza». Molti applausi alla sua affermazione di voler «seguire la propria strada nel caso che la destra del P.S.LJ. non rinsavisca », Un'ovazione ha poi salutato l'I discorso dell'aw. Marziano puglielmlnettl, segretario del- lllllllllllllItllllllllllllllllllllHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIW la federazione P.S.I. Più che ai socialisti e ai comunisti, l'o- ratore si. è rivolto agli incerti, « a coloro che stanno ai margini della piazza», sostenendo che la' D. C. è venuta meno alle sue promesse del 18 aprile e che il Patto significa guerra, anche civile; ha concluso con un appello ai morti di tutte le guerre, nel cui ricordo tutti devono unirsi per realizzare la pace. Oratore ufficiale era 11 sen Negarville. Egli non ha lesinato gli aggettivi all'indirizzo di De Gasperi e di Sforza, « responsabili di una politica disastrosa», ed ha impostato la sua tesi sul plano politicodiplomatico, sostenendo che l'U.R.S.S. persegue una politica di pace. «Nel settembre scorso, essa ha proposto al' l'O.N.U. la riduzione degli armamenti e la rinuncia all'impiego della bomba atomica; in gennaio,» Stalin si è dichiarato disposto a firmare una mozione di pace: è questa — ha chiesto il sen. Negarville — politica di guerra? Perchè allora, il Patto Atlantico?». Comunque, la partita non sarebbe ancora decisa: secondo l'oratore, la maggioranza parlamentare — che ha votato per l'adesione al Patto può sfaldarsi. « Bisogna battersi — ha perorato il senatore comunista — per distruggere la cambiale firmata dal Governo, con la mobilitazione delle masse che dovranno questa volta agire con tutta la loro energia, con tutto 11 loro coraggio, poiché la lotta sarà eccezionalmente dura». Tutti gli oratori avevano invitato gli intervenuti all'ordine e alla disciplina. I presenti hanno lasciato piazza San Carlo diluendo lentamente per 1 due tratti di via Roma, al canto di inni partigiani.

Persone citate: De Gasperi, Garavini, Negarville, Sforza, Stalin

Luoghi citati: Italia, Maiorca, U.r.s.s.