Accordo a tre in Germania per la costituzione tedesca

Accordo a tre in Germania per la costituzione tedesca Accordo a tre in Germania per la costituzione tedesca (Nostro servizio particolare) Francoforte, 1 marzo. All'incontro odierno dei tre governatori delle zone occidentali della Germania va data particolare importanza perchè in esso si è esaminato e discusso il problema della sicurezza. Le tre grandi potenze occidentali ritengono — da quanto si può sapere negli ambienti alleati di Francoforte — che con lo statuto della Ruhr, con lo statuto di occupazione e con gli organi militari di polizia di cui disporranno, si sentiranno completamente garantite contro la rinascita del militarismo tedesco. Se è.vero che la costituzione tedesca deve guadagnare stima in Germania essa deve fare la sua apparizione come costituzione tedesca e non come legge det tata dagli alleati; tuttavia è ovvio che questi ultimi vogliano garantirsi che essa abbia netto e non ambiguo carattere democratico. Nei loro colloqui i tre governatori hanno esaminato e discusso oggi le divergenze esistenti fra le direttive alleate di Londra e il progetto di costituzione elaborato dal consiglio parlamentare di Bonn. Questa sera il generale Clay dopo aver detto che le conversazioni continueranno anche domani ha dichiarato di essere estremamente ottimista. Infatti i tre governatori si sono accordati su di un numero elevato di questioni e forse sulla loro totalità. Se domani sarà realizzato un accordo unanime, essi sottometteranno nel pomeriggio i loro punti di vista circa il progetto di costituzione di Bonn a una delegazione del consiglio stesso. Negli ambienti politici alleati si fa questa sera notare che il Passo che domani compiranno tre governatori precederà di poche ore la seduta indetta dal consiglio di Bonn per dopo domani. Si tratta quindi di un autorevole gesto alleato che non vuole essere un'imposizione ma un netto richiamo alla realtà dei fatti. Bisogna che i tedeschi si decidano a mettersi seriamente a costruire, a darsi una Germania pacifica La commissione sovietica per il rimpatrio dei sudditi russi della zona americana alla quale il generale Olay alcuni giorni or sono ha fatto sapere che avrebbe dovuto lasciare Francoforte il 1° marzo dovendosi considerare il suo compito come esaurito, oggi non ha chiuso i battenti e ha dichiarato che intende proseguire nella sua attività. Interrogato in proposito, il generale Clay ha risposto che ai membri della commissione sovietica non sarà fatta alcuna violenza, ma che dovranno lasciare il territorio 1. m. psamul'psrcfrccnGmovsaraealJ