Condanne lievi a undici imputati
Condanne lievi a undici imputati IL PROCESSO DELLE "SEGNORINE,, Condanne lievi a undici imputati Firenze, 26 febbraio. Dopo dit'ci giorni di dibattito, stasera dinanzi alia nostra Curie d'Ansine è terminato quello che è stato defluito ài (processo contro i ctenudatori delle tsegrnorine ». L'udienza si è aperta alle 9,3u. Meno pubblico del --olito, in gran parte composto di laminari e di congiunti degli accusatii aumentato invece l'apparato della forza pubblica rispetto a quello dei giorni precedenti: sei carabinieri con mitra a tracolla si dispongono sotto la gabbia nella quale sono i giudicandi: qualche volto sereno, qualche «litro accigliato. Entra la Corte. 11 presidente chiede al Procuratore Generale comm. Ferrini se intende replica re alle arringhe dei difensori < questi rinuncia alla parola dicendo di rimettersi al senso di giù stili» dei giudici. Il presidente Ilenia si rivolge quindi agli ini putati invitandoli ad aliarsi. Tutti I sedici presenti nella gabbia scattano sull'attenti. Il Presiden te domanda loro se hanno nulla da aggiungere. Sedici cenni di di oiego. La Corte allora «1 ritirato ramerà di Consiglio. Gli imputati vengono ricondotti alla gabbia; il pubblico sfolla lentamente. Sono le 10 del mattino. La permanenza in Camera di Consiglio è durata esattamente sei ore e trentaelnque minuti. Alle 16 il pubblico è stato riammesso in aula. Gli imputati sono stati ricondotti in giù hhia. La Corte rientra alle 16,35 esatte Il Presidiente fa alzare gli imputati e legge la sentenza fra il più assoluto silenzio. Con essa. Orazio Dalli, per il quulc il Procuratore Generale aveva chiesto la pena maggiore — venti anni di reclusione — è stato assolto per non aver commesso il fatto dall'imputazione di concorso in violenza ai danni della signora Beatrice Maggi e per insufficienza di prove dall'accusa di violenza privata e di atti osceni ; Bruno Ruba, Oreste Aglietti e Morfeo Nigiotti, assolti per non aver commesso il fatto; Elio Cinini, Silvio Angioli, Loriano Giugni e Albino D'Osvaldo, assolti per insufficenza di prove; Mario Castelli, responsabile di violenza privata, atti osceni e resistenza alla forza pubblica, due anni di reclusione; Floravaote Gaeta, per violenza privata e atti osceni, a un anno e otto mesi; Romano Malfalli e Mario Barontini, rispettivamente a un anno e quattro me¬ si ciascuno; Luigi Armillei, Um berlo Dolfi, Gino Foppiani, Giorgio Sanguiwtti. un anno e due meni: Alfio Doberti lu mesi Spartaco Moluccbi e Varo l'oli • mesi con la condizionale e la non iscrizione nel certificato penale, A tutti quanti gli imputati sono state concesse le attenuanti generiche. La Corte ha ritenuto inoltre che gli imputati abbiano agito per suggestione di folla; ha escluso per tutti la rapina e il furto, modificando la rubrica in sola violenza privata. Sono state pure escluse la violenza e gli atti di libidine violenti, modificando la rubrica in attj osceni In luogo pubblico. La sentenza è stata accolta con visibile sollievo dagli imputati e dai loro congiunti presenti fra Il pubblico. Alcune lonne hanno dato sfoigo all'ansia contenuta per tanto tempo, piangendo dirottamente. Terminato la lettura del la sentenza il Presidente ba rivolto agli accusati un breve di «corso di ammonimento. I familiari degli ace»*3.ti hanno atteso nel cortile i due avvocati della difesa, Gelati e Curatolo e li hanno soffocati di al bracci e baci e così il processo al è chiu.-o con una scena patetica.
Luoghi citati: Firenze
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