Il racconto di una vita più avventurosa di un romanzo

Il racconto di una vita più avventurosa di un romanzo LA VEDOVA DI NEUMANN DEPONE PER KRAVCENKO Il racconto di una vita più avventurosa di un romanzo // marito, noto comunista tedesco, scomparso nelle carceri sovietiche - La moglie consegnata ai nazisti (Dal nostro corrispondente) Parigi, 23 febbraio. Og-gl è stato Kravcenko non 11 governo sovietico ad animare con un colpo improvviso il glande processo di Parigi. E' venuta alla sbarra ed ha deposto a favore dell'esule una donna di 47 anni, magra, piccola, con i capelli biondi che le scendevano quasi sulle spalle con gli occhi chiari e Intelligenti. Di aspetto ancora giovanile, mente lucida e pronta, la signora Neumann, moglie del famoso capo comunista tedesco, ha passato sei anni della sua vita nelle carceri e nel campi di concentramento dell'URSS e della Germania nazista. Come sia passata dalla prigionia sovietica a quella ,v»n...<.ista lascieremo raccontare a lei. Storia al un rivoluzionarlo Bisogna prima ricontare brevemente di chi si tratta. TI marito della testimone, Heinz Neumann, si affermò rapidamente dopo l'altra guerra fra gli uomini d'azione dell'estrema sinistra. Era forse più un avventuriero della rivoluzione che un sagace capo politico, Più di una volta portò il proletiiriato all'azione e sempre venne sconfitto. Rappresentava insomma in Germania e nel mondo del comunismo internazionale la tendenza più estrema: quelle dell'azione per l'azione e dell'Insurrezione a ogni costo. Era un uomo coraggioso e deciso, ma esponeva imprudentemente chi lo seguiva a repressioni e Insuccessi. A parte la sua attività in Germania la sconfitta più clamorosa di Neumann fu quella della Cina; Inviato dal Komintern In estremo oriente volle applicare a Canton, nel *27, i suol metodi insurrezionali contro Clan Kai Scek e il Kuomintang. Il tentativo fini con la disfatta sanguinosa di Neumann che venne duramente biasimato dal Komintern. Continuò nella sua attività nvoluzionaria ancora per una decina d'anni, viaggiando in diversi paesi, finché non venne arrestato per ordine di Stalin e cosi scomparve. La signora Neumann depone in lingua tedesca. Parla in forma organica e chiara in pieno contrasto con le verbose confessioni dei testimoni slavi. Riferisce di avere abitato 'n Russia dal '21 al '26 e di essere stata iscritta al P. C. tedesco dal '26 al '33. Teste: Mio marito fu arre¬ stato una prima volta in Rus'sia nel '32 per «deviazionismo di sinistra ». Voleva impegnare il partito tedesco in una aperta battaglia di piazza contro Hitler, ma Stalin ordinava invece che la lotta avvenisse soltanto con mezzi legali e politici. Neumann ebbe un violento colloquio con Stalin nel dicembre '31. Fu la loro prima rottura. Stalin fece capire a mio marito che una vittoria del nazismo in IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIII Germania non lo preoccupava molto. Disse press'a poco: « Non le sembra che se Hitler andrà al potere e si volgerà verso l'occidente noi potremo stare tranquilli e costruire meglio il comunismo in ttussia? > Fin da allora era chiaro che Stalin pensava a una tregua col nazismo. La teste continua a ■accentare le avventure ael manto. Questi per un certo periodo di tempo rimase a Mosca grasso i] Komintern; poi fu in Spagna dove diresse un giornale operaio. Passato in Svizzera venne arrestato ed espulso e dovette rientrare in Russia. A Mosca i Neumann vivevano in un alloggio riservato ai membri del Kominform e con lo stipendio di questo organo direttivo della HI Internazionale. Ma presto, specialmente dopo il '35, la disgrazia del rivoluzionarlo tedesco divenne palese • anche i più vecchi amici comiiooiarono ad evitarlo. La signora espone pacatamente senz'ombra di sentimentallsmo o di esagerazione verbale le vicende del marito e sue. Teste — Ad un certo mo mento fu chiesto a Neumann (chiama così il marito) di riconoscere i suol errori del '31. Il Komintern, cioè Stalin, voleva che egli dichiarasse di essere responsabile con i suoi errori della vittoria del fascismo tedesco. Nel '36 Dimitrof, allora segretario del Kominform, disse a Neumann da parte di Stalin : « Lei deve diventare un comunista tipo nuovo e scrivere un libro per riconoscere i suoi gravi errori ». Neumann rifiutò e nel 1937 fu arrestato. Dopo qualche mese riuscii a sapere in quale prigione fosse; non no tevo fargli avere lettere o Sacchi ma solo la somma di 6 rubli al mese per fare ac quisti allo spaccio del carce re. Finché potei sapere in quale carcere si trovasse gli mandai la somima. ma presto scomparve. Non so ancora se sono vedova o no. Un comunista ungherese che ho incontrato mi ha r'ferito di essere stato nella stessa cella con mio marito in un carcere del l'estremo nord. Neomann aveva sempre rifiutato di firmare il verbale per riconoscere le accuse contro di lui L'incontro con l'ungherese è del '39; è l'ultima notizia che ho avuto ». Nemmeno adesso la voce dell'ex comunista tedesca dà segni di commozione; è una voce energica e tranquilla. Si può aggiungere che si ritiene sicura la morte di Neumann: deve essere stato liquidato con altri comunisti tedeschi poco prima della guerra. Ma la moglie non lo ha detto. Tradotta in Siberia La signora Neumann passa adesso a raccontare le sue avventure personali. Rimasta senza denaro, cacciata di casa visse di ripieghi per qualche tempo; poi il governo sovietico si preoccupò del suo mantenimento: la fece arrestare. Volevano che firmasse anche lei un verbale di confessione: l'accusavano di avere appartenuto a una organizzazione controrivoluzionaria. Gli interrogatori furono lunghi, estenuanti, con privazione di sonno, ma senza percosse e sevizie. Pres. — (leggermente scettico ) : Ma il giudice istruttore le contestava dei fatti o l'accusava soltanto di attività contro rivoluzionaria? Teste — Non mi venivano contestati fatti precisi; mi accusavano solamente per 1 miei atteggiamenti nel P. C. tedesco fra il '31 e il '33. Da ultimo fui condannata a 5 anni di « rieducazione politica > e venni tradotta in un campo di concentramento della Siberia, che era grande due volte la Danimarca. Abitavamo nella steppa di Kazan in misere capanne; potevamo muoverci in una zona molto ristretta; evadere era impossibile. In un secondo tempo venni assegnata a un campo di rappresaglia dove il trattamento era assai più rigoroso. La difesa riesce a stabilire che non si trattava di un campo di concentramento vero e proprio: come sarebbe possibile cintare un territorio arando due volte la Danimar-ca? Eia una specie di domi- cilio coatto. Solo 11 campo di rappresaglia era cintato e chiuso. Teste — Uomini e donne abitavano insieme, ma erano proibiti i rapporti sessuali. Chi infrangeva questa regola e veniva scoperto era severamente punito. Naturalmente pochi obbedivano all'ordine e molte donne ebbero bambini. Le madri, se condannate a lunghe Dene. venivano subito separate dal figli per i quali erano state formate speciali sezioni Infantili. Quando una donna arrivava lassù le altre le dicevano: * Trovati un uomo che si preoccupi di darti da mangiare»; gli uomini rubavano i cibi per avere le donne e le donne per poter mangiare di più cercavano di avere due o tre uomini. Nel '40 avvenne un mutamento improvviso. La donna con altre comuniste te desche austriache e ungheresi fu trasferita a Mosca, allog- fìata, nutrita e vestita decenemente. Infine a lei come alle altre venne notificato un ordine di espulsione dalla N.K.V.D. Dopo un lungo viaggio si trovarono a Brest Litowski in Polonia. Teste — Scendemmo dal treno con gli agenti della N.K. V.D.; c'era una barriera di confine e dall'altra parte ci aspettavano le S.S. Fra noi c'erano un ebreo e un comunista tedesco condannati a morte da Hitler. Questi due e un altro prigioniero dovettero essere trascinati a forza dai tedeschi. La rabbia delle S.S. si sfogò subito sull'ebreo. Internata nel terribile campo nazista di Ravenbrueck la Neumann vi rimase fino all'aprile '45 quando, avvicinandosi le truppe russe, la sorveglianza cesso e lei potè fuggire. A buon diritto la teste può concludere: « Ho conosciuto due dittature nelle loro forme più terribili ». La difesa non riesce a dimostrare, anzi non tenta nem¬ iiiiiiiiniiiiuiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiitiiiiiiiii meno, che anche questa testimone ha collaborato con i tedeschi. Ma polemizza contro la memoria di Neumann accusandolo di avere favorito la vittoria del nazismo con la sua tattica errata. La signora replica sobriamente che quelli sono i soliti luoghi comuni dei comunisti di stretta obbedienza staliniana contro suo marito. Pres. — La teste pretende di essere stata consegnata dalla polizia sovietica ai nazisti; questo è un fatto importante. Gli altri testimoni Le altre deposizioni non hanno un grande interesse. Sono le abituali narrazioni di deportazioni e di miserie che i testi di Kravcenko riportano alla sbarra. H primo a deporre è un certo Labitach, di origine operala, diventato direttore di una fabbrica nell'U.R.S.S. H teste fa ridere il pubblico quando racconta le visite delle delegazioni straniere alla sua officina; per queste circostanze gli operai ricevevano vestiti a nuovo, vestiti che dovevano riconsegnare subito dopo. Labitsch fu arrestato dalla N.K.V.D.; dice di essere stato percosso e torturato; perfino- il giudice istruttore lo picchiava sul capo con una sbarra quando nei lunghi interrogatori accennava ad addormentarsi. Pres. — Ma era proprio il giudice istruttore? Teste — SI proprio lui. Per indurmi a firmare 11 processo verbale inscenarono perfino una fucilazione. Nel '39 venni condannato a,morte per sabotaggio e attività contro-rivoluzionaria ma la condanna venne poi riformata La testimonianza 6 interrotta da battute polemiche fra avvocati. Quando la difesa lo assilla di domande per provare che al tratta di un collaboiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e o , a ; u e e e i l r o o i a a o ratore dei tedeschi il teste rifiuta di rispondere. Presidente — Insomma vuole rispondere o no? Tèste — Non rifiuto di rispondere al Tribunale, ma a quei signori che sono agenti della M.K.V.D. Difesa — Noi non siamo della N.K.VJD. Izard — E chi ha detto ai sovieti il nome di Antonov prima che comparisse in questa aula? Wurmser — Sono stato io che ho dato quel nome parlando con testi sovietici. Il teste seguente è un trozkista francese a nome Chiarelli che parla in dialetto e fa ridere la gente con le sue frasi pittoresche. Ha combattuto durante la rivoluzione spagnola contro Franco; è statò partigiano sotto l'occupazione tedesca: adesso vedendo come i comunisti trattano Kravcenko si è irritato, ha letto il suo libro ed ha voluto deporre per la Parte Civile. La sua testimonianza consiste in questo: come sorvegliante in un centro di prigionieri dopo la liberazione ha conosciuto molti sovietici e può affermare che non desideravano affatto di essere rimpatriati. L'ultimo teste è un ex-ufficiale della marina mercantile sovietica dal quale nè gli avvocati di Kravcenko nell presidente impazientito e annoiato riescono a trarre una dichiarazione di qualche utilità. L'udienza finisce nella confusione. Il presidente dice sorridendo: — Siete tutti nervosi, è impossibile farvi tacere e perciò preferisco levare l'udienza. Còsi rimanda a lunedi per la discussione sul manoscritto di Kravcenko. Il tribunale dovrà decidere in camera di consiglio quali testi ammettere ancora a depo.-re. Domenico Battoli iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiitiiiiiiiiiiiiiii