I testimoni richiesti da Mosca non erano nelle liste dei criminali

I testimoni richiesti da Mosca non erano nelle liste dei criminali MOSSA FALSA SOVIETICA AL PROCESSO KRAVCENKO I testimoni richiesti da Mosca non erano nelle liste dei criminali (Dal nostro corrispondente) Parigi, 22 febbraio. Per la terza volta il governo sovietico ha risollevato l'interesse popolare nel processo Kraveenko, che forse sarebbe caduto senza il suo intervento. La secca nota diplomatica al governo francese per chiedere la consegna di tre testimoni a favore di Kraveenko ha avuto la conseguenza di richiamare di nuovo V attenzione di. tutti sul clamoroso processo. Le altre due volte i mezzi impiegati dai russi erano stati meno ufficiali e meno diretti: il Cremlino aveva mandato a deporre la signora Gorlova, l'exmoglie dell'esule, poi il generale Rudenko, preparando accuratamente l'ambiente per la presentazione di questi due testimoni centrali della difesa. Adesso il governo scende in campo direttamente e rivolge una nota al Quai d'Orsay per la consegna dei tre fuorusciti, che sarebbero criminali di guerra. Perchè il governo di Mosca si ostina a fare la massima pubblicità al processo e al libro 1 Non si riesce a capire se si tratta di un astutissimo calcolo oppure di grande ingenuità E' improbabile che la consegna venga ottenuta. Fra l'altro due dei tre sono già in viaggio per la zona americana in Ger mania, e perciò il governo francese non potrebbe materialmente arrestarli. Sono accusati di " assassinio in massa ", di denuncie alla Gestapo, di partecipazione attiva alla repressione tedesca nella Russia occupata. Per questo, e non per cercare la liberta, sarebbero fuggiti insieme ai tedeschi e non sarebbero rientrati in Russia dopo la guerra- Oggi si è presentato Antonov, l'unico dei tre che sia ancora in Francia, ed ha fatto la, sua deposizione, interrotta frequentemente da tumulti e polemiche. Ne parleremo tra poco, dopo aver rias sunto le altre testimonianze. Si comincia con un testimone della difesa, il deputato co munista Garaudy, professore, trentacinquenne, che cerca di dimostrare con molta pedan¬ teria una lunga serie di contraddizioni in Ho scelto la libertà. Il vero autore del libro, dice il deputato, lo ha fabbricato secondo una tecnica che non è nuova: persino Flaubert l'applicò per scrivere uno dei suoi romanzi. Ha messo insieme un dizionario di luoghi comuni antisovietici, intorno ai quali sono stati costruiti gli episodi. C'era bisogno di un eroe per dare un centro al libro, e si è preso Kraveenko, questa « lumaca pesante », secondo l'espressione del teste. Garaudy ha davanti a sé una copia di Ho scelto la libertà zeppa di segni, di annotazioni. Con voce monotona e scolastica indica controsensi ed errori. Il Tribunale ha l'aria annoiata. Il Presidente parla spesso con i giudici che gli siedono accanto e a momenti sorride ironicamente. I testimoni finiscono col ripetere sempre le stesse cose, e c'è il caso che abbiano, tutto sommato, l'effetto contrario. Ad un certo momento il Presidente vuol controllare una citazione chiede a Garaudy a quale pagina si trovi. Teste 'dopo avere dato l'Indicazione richiesta, con tono cattedratico) — Fate bene a rileggerla. Presidente (ironico) — Vi ringrazio mollo. Teste — Kraveenko dice perstne I" notizia zarista era migliore di que'la sovietica. Kraveenko (è tornato nell'aula per la prima volta dopo l'indisposizione dell'altro gior no; all'inizio è calmo, poi si riscalderà) — Lo ripeto. Sotto la polizia zarista c'erano alcune migliaia di condannati politici; adesso sono milioni. Un oratore Il testimone prosegue nella sua critica storica e letteraria Parsifal, Giovanna d'Arco, gli emigrati di Coblenza e i Giacobini, i reazionari e i rivoluzio nari del '48, Thiers e La Comune, cioè il Male e il Bene nella storia degli ultimi 150 an ni vengono evocati da lui. Naturalmente il Bene culmina nel trionfo sovietico e il Male, un po' sproporzionatamente, in Kraveenko. I suoi avversari, col loro cieco accanimento, fanno del fuoruscito ucraino un grande personaggio della storia. Presidente (annoiato) : Spero che le parti non vogliano porre domande al testimone. Avv. Izard: Questo è un oratore, non un testimone. Dovremmo porgli domande su Giovanna d'Arco, Carlo V, Parsifal, ecc. Il teste seguente è un certo dott. Abulker, anche lui di obbedienza comunista. La deposizione ha scarso interesse. Il testimone parla delle seduzioni esercitate durante la guerra dal servizio segreto americano su tutti quelli che capitavano nei suoi ingranaggi, e racconta il caso di un repubblicano spa gnolo suo amico. « Non si può combattere sotto un'altra bandiera », dice. Kravcenfco, secondo lui, è stato inventato dai reazionari americani per fare un'affermazione propagandisti, ca antisovietica prima dello sbarco in Normandia. Kraveenko gli grida che alla sua età, (il teste avrà appena 30 anni) non si dovrebbe mentire in quel modo. Presidente (sempre un po' ironico) : La sua deposizione è interessante. Non faccia polemiche inutili. Continui pure. Teste: Mandano Kraveenko in Francia per fare tra noi la propaganda contro il partito co munista. Avv. Izard: La tesi sostenuta dal testimone è press'a poco questa: il servizio segreto americano ha fatto scrivere dal giornale comunista Lettres Franqaises un articolo diffamatorio contro Kraveenko perchè questi possa intentare un processo qui in Francia contro il giornale. Ma il presidente licenzia rapidamente anche questo testimone. Ecco Nicola Fedorovic An tonov, cinquantatreenne, rifugiato nella zona francese della Germania, che il governo sovietico vorrebbe consegnato come criminale di guerra insieme agli altri due. Avrebbe denunciato funzionari sovietici e operai stakanovisti ai tedeschi, che avrebbero fucilato quel patrioti. Si sarebbe arricchito nel servizio della Gestapo tanto da aver aperto un negozio, nel 1943, a Drjepropetrovsk. Antonov è un uomo dai capelli bianchi e dai lineamenti marcati; veste correttamente di scuro. Prima che il teste sia ascoltato, il patrono di Kraveenko chiede la parola. Presidente — L'incidente diplomatico è al di fuori della nostra competenza. Le raccomando di essere breve. Ingerenza straniera Izard — E' cosi. Ma mi splace di dover constatare che un documento compilato da una ambasciata straniera si trovi nel dossier dei miei avversari. Come ha fatto il governo sovietico a conoscere le generalità di questo testimone'! Per gli altri due è chiaro che i resoconti del processo hanno segnalato la loro presenza a Parigi, ma l'identità esatta del signor Antonov è conosciuta soltanto da noi e dalla parte avversa. Non è possibile quindi che il governo sovietico sia stato informato dalla stampa; constato l'intervento di un governo straniero in questo processo. Prima un documento ufficiale, il famoso questionario personale di Kraveenko, è stato portato dall'U.R.S.S., poi un generale ha detto di avere esaminato a Mosca il libretto militare del mio cliente. Adesso uno dei nostri testimoni è accusato ufficialmente di avere fatto uccidere 118 persone; se le accuse fossero vere o anche verosimili rinuncierei alla deposizione, ma è impossibile che siano vere o verosimili. Il governo sovietico si basa su un accordo internazionale del 1946 che fa obbligo agli alleai ti di consegnare i criminali di guerra. Da 4 mini le liste dei eliminali sono state compilate e le autorità sovietiche hanno avuto generalmente soddisfazione. I nostri testimoni non sono evidentemente su anello liste tanto è vero che la i,ota sovietica non lo afferma. Presidente — 2V"oi ignoriamo tutto ciò. Izard — Il mondo ne parla e noi dobbiamo spiegare questi fatti. Il testimone sovietico VaésUienko ha affermato che i delitti di Antonov erano noti dal 1944 in poi. Perchè si è aspettato proprio ora per chiedere la sua estradizione? Ho il diritto di dire che la nota sovietica è una menzogna perchè nessuna prova viene fornita. Perciò non rinunciamo al testimone Antonov. Nordman — Non ci opponiamo alla sua escussione. Il governo francese darà la risposta che crederà alla nota soinetica. Presidente — E' naturale. Il capo del collegio di difesa controbatte gli argomenti di Izard: dice che nel campo per rifugiati della Germania occidentale si fa propaganda in favore di una associazione di russi antisovietici e cita il caso di un ex-generale russo naturalizzato tedesco Presidente — Non sosterrete che tutti i rifugiati sono dei criminali di guerra. L'aw. Nordman sviluppa anche la sua. tesi per screditare i testi di Kraveenko. Presidente — Questo incidente diplomatico non riguarda affatto il tribunale. a a a ' i . , 9 anni di carcere Dopo una introduzione cosi animata la deposizione di Antonov è piuttosto scialba. Il teste ha conosciuto Kraveenko a Nikopol e conferma alcune circostanze da lui narrate in «.Ho scelto la libertà». Racconta le sue avventure personali nelle mani della G.P.U. e descrive le lunghe torture a cui venne sottoposto perchè sospetto di attività controrivoluzionaria. E' verboso come tutti i russi di tutti i colori. Particolarmente penosa è la sua descrizione di una segreta freddissima dove restò rinchiuso sei o sette giorni: non poteva stare in piedi nè sdraiarsi completamente e nemmeno cambiare posizione. Il rifugiarlo ha passato nove anni nelle carceri dell'U.R.S.S. Teste: (dopo che l'interprete gli ha tradotto la parte della nota sovietica che lo riguarda) " E' una delle solite menzogne sovietiche. Non so come io pos-