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I misteriosi giustizieri della «banda della morte»» Si aggiravano a Porta Palazzo inceronati e col bastone I misteriosi giustizieri della «banda della morte»» a e e à e i . D e e rl e a i o maoo o ia è o e e o su8. 6, o i a paSa tempo nella aon* di Porta Palano, coreo Beglna Margherita, corso Giulio Cesare, avevano fatto compari"a due individui giovani, malvestiti, di sinistro aspetto: uno aveva il mento coperto di sporchi cerotti • un altro, zoppicante, si aggrappava ad un bastone. I due frequentavano tutto le bettole del quartiere: non si sapeva che mestiere facessero, avevano tempre in tasca qualche foglio da cento • s'acoattlvav-ano le simpatie di molti, offrendo loro da bereIn breve tempo amico loro diveniva, certo Michele Barisio fu Menotti, di 44 anni, abitante in cor so Bologna. TI Barisio giungeva una sera al «olito caffè in uno sta. to semplicemente miserando; un occhio gonfio, un'orecchia lacerata, la testa, bendata, le labbra rotte. I due amici lo interrogavano e l'altro, 11 per 11, diceva di essere caduto. Infine, dopo qualche bicchiere, narrava la verità. Da parecchi mesi egli era ricettatore: tre ladri lo rifornivano metodicamente: tire giovani, audacissimi lestofanti i quali erano maestri nell'arte di scassinare saracinesche • porte. Come di consueto, due giorni prima, essi erano venuti da lui a depositare una grossa partita di merce rubata, n Barisio l'aveva rinchiusa nel mairazrino — dopo averla naturalmente pagata a sonante moneta — e se n'era andato poi per altre faccende. Era rincasato alle 2 di notte, r, magazzino era aperto, la refurtiva era sparita. Da certi indizi raccolti 11 ricettatore comprendeva d'essere stato derubato dagli stessi tuoi amici. E li affrontava, chiedendo la restituzione della roba c. almeno, la restituzione del denaro. Apriti cielo: B Barisio era «tato assalito, «teso a terra e caricato di tante legnate quante dorso untano può sopportare... — E' una vergogna — esclamavano i due — ma noi siamo in grado di aiutarti... — Veramente? — SI. Oonfldensa per confidenza: noi apparteniamo ad una banda, la. c banda della morte » che punisce chi, fra noi ladri, sgarra. Dacci i nomi di quei tre furfanti e noi te li faremo sistemare a dovere... — Già — balbettava li Barisio — ma non li ammazzerete, spero... — No! Non è il caso, questa volta. Restituiremo loro le legnate che ti hanno dato... TI ripetiamo, dacci i nomi. Il Barisio Indicava I tre: Francesco Barelli di Giuseppe, di 36 anni; Riccardo Palmo di Giovanni, di 26 e Biondo Maesolin dt CBq—siiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiii»iiiiiiii*tii»ni Cario, di 28. tutti domiciliati • Bassa di Stura. Ieri il ricettatore si trovava in magazzino a conversare con 1 due — 1 quali gli assicuravano che l'ora della vendetta sui ladri stava per scoccare — quando, all'improvviso, «1 «palancava la porta ed entravano quattro agenti della Mobile, comandar ti dal dr. Maturerà. — Lei e Michele Bartolo? — SI, sono io. — Lei è in arresto, per ricettazione. Ma mentre pli venivano messe le manette ai polsi, l'uomo gridava: — In carcere da solo non ci vado. Anche loro devono andarci — e indicava i due —. Appartengono alla < banda della morte ». Gli «appartenenti alla banda della morte » scoppiavano in una risata ed esclamavano : — Siamo agenti della Squadra Mobile! All'bito 11 Barisio finiva in questura ove trovava, stia arrestati, i tre ladri che gli fornivano la roba. Costoro, acciuffati qualche ora prima, avevano confermato numerosi furti per un danno di parecchi m{lioni: colpi in via Montebello 9 (una tabaccheria), in via Massena 52 (preziosi ed orologi), in via Ferrari 3 (oggetti di cancelleria), in via Palazzo di Città (utensili), in via Monginevro 14 eoe. ecc. Le Indagini proseguono perchè sembra che 1 tre, autori materiali del furti, avessero una se rie di < luogotenenti » • «pali»: nonché « mandanti ». iiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiii Particolare curioso: ( due agenti della Mobil* da 26 giorni vivevano come dei parla della società, mangiando e bevendo in locali di Infimo ordine. Da 25 giorni non avevano piò contatti nè con le famiglie nè — sino alla conclusione della vicenda — con la stessa questura.