Drammatici confronti di Domenico Bartoli

Drammatici confronti AL PROCESSO DI P A R / G Drammatici confronti Kravcenko indisposto assente dall'aula - Narrazioni di miserie e di sofferenze Depone una compagna di scuola della Gorlova - La seconda moglie non comparirà e i n i r ' y e o o a e i a i l o a i i , a o i i i ' e i (Dal nostro corrispondente) Parigi, 16 febbraio. Kravcenko è ammalato. Il processo, senza di lui, perde colore e rilievo. Ieri l'autore di Ho scelto la libertà si è allontanato dall'udienza poco dopo la ripresa: poco dopo, cioè, la interruzione provocata dal tumulto ohe aveva chiuso la deposizione del generale Rudenko. Pochi si sono accorti della sua prolungata assenza. Ma un fotografo lo ha ritratto mentre usciva dall'aula, il volto contratto per il dolore. Adesso è a letto, soffre di ' una forte depressione nervosa e di un'ulcera allo stomaco. Qualche giornale dice che ha avuto un vero collasso. E' certo che queJt'Mmo di stirpe alava e di educazione comunista, e perciò appassionato, violento, ha sopportato fino ad oggi, in quattro settimane di processo, uno sforzo nervoso fortissimo. Non stupisce che abbia avuto una crisi. Il confronto con Rudenko, ieri, la rabbia nel vedere di fronlc a si, per la prima volta dopo la clamorosa rottura, la odiata uniforme sovietica, hanno sconvolto il suo animo già. tanto agitato. Drammatici racconti L'udienza è stata tranquilla. Mancavano le invettive del fuoruscito, mancavano i suoi scontri polemici con i testi sovietici e gli avvocati comunisti. A momenti sembrava di essere in un'aula giudiziaria qualunque, dove si discutesse una causa qualunque. Ma, tendendo l'orecchio, si potevano ascoltare cose tremende. I testi citati da Kravcenko, russi ed ucraini rifugiati nei campi della Germania occidentale per <c.displaced persons », raccontavano le loro esperienze sotto il regime sovietico: deportazioni,- carestie, repressioni, stragi. Nessun osservatore oggettivo può contestare che, a momenti, ci sia nelle parole degli esuli una parte di esagerazione. Uno ha detto: « Invece del pane il regime sovietico ci ha dato l'antropofagia ». Riferiva scene di cannibalismo in Ucraina durante la lotta contro i kulaki e la care-stia che ne derivò. Ammettiamo che casi di cannibalismo siano avvenuti, repressi naturalmente dalle autorità sovietiche; ma la frase che ho riportata rimane ugualmente eccessiva. Cosi IIIMlllItlllllllllllKlillltIMIIItlItlllMIMIIIIIIflIllll un altro ha dichiarato di avere {dvisto centinaia di migliaia di ncadaveri. L'espressione sembrai cesagerata. Certamente la lotta ccontro i contadini ricchi, la re- mpressione nelle campagne, lai gterribile carestia degli anni do-i fpo il '29 fecero parecchie cen-ì dtinaia di migliaia di vittime; ma chi può dire di averle viste? Personalmente non dubito della sincerità dei testimoni. Pure bisogna tener conto dei loro sentimenti, che li inducono a generalizzare, ad accrescere spontaneamente di numero e di gravità gli episodi. A parte questa riserva, bisogna dire che i testi di Kravcenko lasciano un'impressione di miseria, di vera sofferenza. Sono uowiaidonne, che tono passati attraverso prove spaventose. Giorni di fame e di lutto, di carcere e di deportazione, persecuzioni della polizia russa e delle S. 8. Se qualche volta esagerano, si può capirli. Di fronte a loro, i testimoni sovietici sono eleganti, baldanzosi, ben nutriti. Da una parte sono le vittime di una vicenda che dura da trent'anni e più; dall'altra i vincitori, che esaltano il militarismo, la burocrazia trionfante, e parlano coi manuali della propaganda di stato. Vengono a confronto oggi le due parti: gli esuli ed i leali cittadini sovietici. Ecco il fuoruscito Passetscnik e l'ingegnere Vassilienko, che ha chiesto il confronto. Vassilienko dice che l'altro è un criminale di guerra. Lavorava a Dnicr propetrowsk coi tedeschi pei la gestione dei beni dei fucilati. Paesetscnik — Non potevo aspettarmi altro da questo tristo deputato al Soviet supremo. Sotto i tedeschi lavoravo al municipio, all'ufficio alloggi. Poi venni arrestato per sabotaggio, non avendo eseguito gli ordini delle autorità di occupazione. Vassilienko insiste nell'accusa che non sa meglio precisare. Izard — Tutti i russi che hanno scelto la libertà sono criminali di guerra. Volete dir questo? E' così"! Spia per forza Si presenta una donna, la signora Gorlienko, che fu bibliotecaria nella fabbrica nella quale lavorò Kravcenko come operaio. E- piccola, grassa, ha capelli castani. Racconta molti arresti di dirigenti e d'ingegneri della fabbrica, e conferma varie circostanze di « Ho scelto la libertà », contestate dai testimoni della difesa. Co- cp<mcnlmnosce bene Vassilienko e fu Iper molto tempo in cordiali \rapportt con lui e la famiglia, Teste — Nel '40 fui invitata jnJ?rrZe,Jrr„!Z E*** ft\greto. Doiett, accettate tTnZCCkrftV'le9lnV0 c,M""elpersone. Evitavo gh argomen-\L^SLlTTt' mi trofaV° 1Z n°n d?ver U■ ' che erano mie, amici. !Wurmser (uno degli accusa- ti) — Si attacca un paese al-iy a a leato servendosi delle spie. Izard — Sono le persone che il regime ha formato. Vassilienko, chiamato a confronto, ammette di conoscere la signora. Ma nega che altbia potuto sorvegliare anche lui. Vassilienko — Se si fosse trattato di un non iscritto al partito sarebbe stato possibile. Ma io sono iscritto al partito comunista. Teste — La polizia politica diceva che bisognava diffidare di tutti, anche dei comunisti più sicuri. E' un regime atroce. Lo zio di Vassilienko e stato vittima della polizia segreta- Un'altra donna, la signora Kacinska, dottoressa, chiama in causa anche la Gorlova: "studiavano insieme, cosa che l'ex-moglie di Kravcenko smentisce. Ma la testimone insiste ed indica qualche dato di fatto preciso. Il professore di anatomia si chiamava così e così; l'età delle due donne è identica; sono dello stesso paese e laureate tutte e due in medicina, ecc. Naturalmente, mentre la Kacinska descrive la gente che cadeva morta di fame per le città ed i villaggi di Ucraina durante la carestia, la Gorlova non ha visto niente di tutto ciò. La prima moglie di Krav cenko porta il suo solito paltò marrone, ma quanto più eie gante della logora sottana a fiori e della povera giacchetta dell'altra! La Gorlova guarda con meraviglia la. sua ex-compagna di scuola, o pretesa tale: < Non ho mai visto questa dottoressa », esclama. « Ci vedevamo ogni giorno alle legioni, al corso di anatomia non mancavano i cadaveri, in quel tempo », replica l'altra. Altro battibecco fra l'ingegnere Romanoff ed il nuovo teste Bigorelof. Questi afferma di essère amico della famiglia Kravcenko. L'ingegnere sovietico chiede di. esnere messo a confronto con lui e lo sottopone Od un lungo interrogatorio sulla famiglia Kravcenko. Sfilata monotona La sfilata continua monotona. Ecco un contadino ucraino che racconta daccapo gli orrori della campagna contro i kulaki; ecco un ingegnere elettrotecnico che con voce flebile dichiara di aver subito esattamente i supplizi descritti nel capitolo " Tortura a mezzanotte" di "Ho scelto la libertà". La difesa protesta. Izard replica: " Siete più staliniani di Stalin ». Il testimone conosce la Gorlova dal '27 e conferma le poche righe che Kravcenko dedica a lei nel suo libro. Dichia¬ rKtcnfctassslpcvpdmrndam ra cheta Gorlova, divorziata da Kravcenko, sposò un importante personaggio locale, una specie di ras. L'ingegnere sostiene che le autorità sovietiche fuggirono dall' Ucraina e non compirono le distruzioni abituali prima di ritirarsi, non avendone avuto il tempo. Vassilienko replica che se si fossero comportate cosi sarebbero state fucilate. Teste — Le cercarono, ma non le trovarono. I tedeschi erano porci, ma anche voi. L'ultimo testimone, un excontadino che è passato attraverso la solita vicenda di deportazione e di fame, ha fatto lo esperimento di otto prigioni sovietiche. Descrive Y espulsione dei kulaki daìle loro terre e la lunga emigrazione forzosa a piedi. Durante l'occupazione tedesca venne trasferito in Germania e poi liberato dagli americani. Adesso fa il minatore nel Belgio. Presidente — Perchè lei non torna nel suo paese? Teste — Ci tornerebbe lei? Il processo è rinviato a lunedi prossimo, secondo il metodo abituale di tenere udienza solamente nei primi tre giorni della settimana. Le due parti hanno rinunciato, a molti testimoni. Fra l'altro, la difesa ha comunicato che la seconda moglie di Kravcenko non comparirà. Si conferma l'impressione che la causa si avvia alla conclusione. Domenico Bartoli

Luoghi citati: Belgio, Germania, Parigi, Ucraina