Vivace ripresa polemica per la nostra politica estera

Vivace ripresa polemica per la nostra politica estera Vivace ripresa polemica per la nostra politica estera Impressione per l'articolo di De Gasperi -1 comunisti affiggono manifesti murali contro il governo - Nenni prepara un'interpellanza • I socialdemocratici solidali col Presidente l e e ¬ Roma, 16 febbraio. La giornata si è aperta tra i commenti all'articolo del Presidènte del Consiglio sull'adesione dell'Italia all'Unlorfe europea. Il Popolo stamane ha pubblicato il testo integralmente; ma il senso generale è parso rimanere quello che già si era riscontrato pur nell'estratto breve reso noto Ieri sera. E il senso, a stare alle impressioni più accreditate, è un'autorevole battuta di arresto opposta contro la campagna dell'opposizione: De Gasperi prevede che nonostante ciò si leveranno più aspre le polemiche nel campo comunista, rincrudiran no le accuse al governo di voler svolgere una politica guerrafondaia; e questo si farà per confondere le acque, dato che dall'articolo risulta in modo chiaro che di immediata attualità è l'unione europea e non già il patto atlantico, sospetto di portare la conclusione di trattati militari. Contro l'unione europea, si osserva per esempio, lo stesso Nenni, qualora fosse coerente con i suoi principi! internazionalisti, non dovrebbe trovare nulla da eccepire, e in questo senso si dovrebbe regolare nell'impostazione dell' annunciata interpellanza in materia di politica estera. Naturalmente le dichiarazioni presidenziali non basteranno invece a Togliatti; ma è noto che il partito comunista ha avuto il coraggio — un coraggio obbligato, a dire il vero — di caratterizzare assai più chiaramente la sua politica estera. Perciò pretesti alla polemica si trovano indubbiamente, e già oggi del reato sono apparsi manifesti su ogni cantonata'per denunciare ancora una volta il governo asservito ai fautori di guerre, il governo nemico della pace e dei lavoratori, il govèrno delle cricche militariste internazionali e altri simili concetti non più di tanto originali. Il giudizio di Saragat Ha detto invece Saragat nel corridoi di Montecitorio che il Presidente del Consiglio nel suo articolo « ha interpretato esattamente il pensiero del governo e indirettamente anche quello della grande maggioranza del Paese, che 'anela alla pace, inseparabile dalla sicurezza nazionale. L'unione europea ha proseguito Saragat — costituisce infatti una tappa importante nel dimoile ma sicuro cammino della riorganizzazione del nostro continente, e rappresenta una garanzia sicura di più alacre ripresa economica nell'interesse delle classi lavoratrici e della democrazia ». Anche l'on. Simonini, segretario del P.S.L.I., si è dichiarato molto soddisfatto e completamente d'accordo. « Se qualcuno potrà ancora in buona fede avere del dubbi sugli scopi e sui possibili sviluppi della progettata unione europea, le chiara, semplice e onesta parola detta dal Presidente nel suo articolo dovrebbe definitivamente avere convinto che tale unione è soltanto uno strumento di pace >. Non meraviglia che gli esponenti più qualificati del PSL1 siano stati i primi a cogliere il senso pacifico- dell'articolo di De Gasperi, dato che un slmile orientamento della politica estera costituisce, come è noto, il punto cruciale dei dibàttiti che si sono svolti fino ad ora nel seno stesso del partito. Come è ben noto gli esponenti del centro e gli esponenti della sinistra del PS.L.I. fondano tut. te le loro riserve circa la partecipazione al governo proprio sul timore che la politica c~ve- ra dell'attuale coalizione pò a] acondurre'ad impegni WmtaifliWal quali i loro gruppi sono nettamente contrari: e pertanto ogni sforzo viene ora fatto dalla maggioranza per convincere i dubbiosi che si può fare sicuro affidamento sulla volontà di pace della compagine ministeriale. Ancora oggi qualche discussione si è accesa in seno al P.S.L.I. a proposito della nomina di Andreoni a commissario della federazione romana del partito, nomina che è dichiarata in . contrasto con lo statuto, ma che viene impugnata dagli elementi di minoranza della direzione proprio perchè ad Andreoni si attribuiscono propositi bellicosi e la disposizione d'animo a non indietreggiare neppure davanti alla eventualità della conclusione di patti militari. Rappresentante dell'estrema destra del partito, come egli stesso ebbe a definirsi a Milano, Andreoni è di fatti considerato da taluni addirittura un militarista e si è temuto che la sua nomina stesse a indicare uno scivolamento del partito verso una politica di conciliazione al presunto bellicismo del governo: così si spiegano gli interventi chiarificatori di Saragat e di Simonini, che sono stati pronti a cogliere la favorevole occasione. Strana causa alla Camera Di pochi altri argomenti si è parlato nella giornata di oggi, prevalentemente impegnata dagli intensi lavori delle commissioni tanto alla Camera che al Senato. A Montecitorio tutta¬ vsdcmrCgaafthatsvdztssSngtcrlgvfqCfFdasssmsncdllliltMIt MIlttllItlllllllllllMlllllllllllllllllllllll a] alla giunta delle elezioni per iWfefSasiie l'Invalidità" ~ o e , a , ¬ via un certo interesse ha destato il. pubblico svolgimento della causa intentata davanti della proclamazione a deputato del democristiano Salvatore Foderaro, eletto nella circoscrizione di Catanzaro. A termini della legge che stabilisce l'incapacità alle funzioni legislative di chi abbia svolto rilevante attività a favore del fascismo, un comitato di cittadini di Catanzaro ha difatti inoltrato richiesta di annullamento affidandosi al patrocinio del prof. Carneluttl, lo stesso che difende Graziani davanti alla Corte d'Assise straordinaria. Davanti alla giunta delle elezioni, Carneluttl ha pronunciato invece un fiero atto di accusa contro un fautore del trascorso regime: forse spropor- Sionato alla modesta oscurità ell'lmputato. Questi, da giovane, diresse infatti una rivista giuridica, nella quale bensì si trovano espressioni grottesche come questa: « La fonte del diritto è nel duce perpetuo », ma la cui influenza sulle giovani generazioni appare essere stata veramente irrisoria o nulla affatto, almeno in paragone à quella avuta da Graziani, che Carneluttl ha intrapreso a difendere con tanto vivo ardore, Foderaro, a sua volta, è stato difeso dall'avv. Tino, un noto antifascista, e dopo questo scambio delle parti la giunta si è ritirata in camera di consiglio, da dove è uscita, al termine di due ore, con la decisione di sospendere ogni pronuncia sul merito dì questo se condo caso Bontempelli e predisporre ulteriori accertamenti istruttori. v. g. neqppntssasspgs«ldparotrcmfnPuncsatmstttsgllltMItlIIIMIIItlllllllllllllllllMIMIIIII tMIMMIII

Luoghi citati: Catanzaro, Italia, Milano, Roma