MOSTRE D'ARTE

MOSTRE D'ARTE MOSTRE D'ARTE Pitture di Piero Martina La sua prima • personale », Piero Martina la tenne dieci sfinì or sano nella nostra città.In quella saletta, sotterranea di via della Zecca, che fu Iniziativa felice di un gruppo di pittori, e contribuì non poco alla vita artistica torinese. Dopo quella giovanile comaorazione, le sue tappe furono, una personale a Milano, presentata da Sergio Solml, nel '40, e una nel 43 a Firenze. Da allora, niente altro che la sua partecipazione a esposizioni collettive: e di qui l'Interesse della mostra apertasi ora alla Bussola, dorè una Quarantina circa di tele sono state soelte a rappresentare la sua evoluzione pittorica nella decade trascorsa. E' una evoluzione graduale che viene a essere cosi documentata, e che porta l'artista dalla « maniera chiana » un poco Idillica e crepuscolare, degli inizi, tutta intestata di squisitezze di passaggi cromatici, sino alle più recenti audacia e sprezzature, le quali risultano per tal modo essere, non 11 portato di salti inconsulti, ma U trotto di una graduale ricerca di forme piti essenziali, riassuntive e intense. Tutto lo stono di Martina, da quei giani, appare infatti lotoso a superare quella piacevolezza OS poco adolescente, quella eliti nei aristocratica di sentlltonl registrate di pelle in palle io una pittare senza ombre, fette di passaggi Ilerissimi, la quale parerà discenderei dall'Insegnamento del Menilo più lieve e aereo, e che faceva allora Il suo locante, per giungere a «orme più saldamente sentite, • più a fondo costruito. In un primo tempo, questo passaggio avvenne per gradi, mantenendo cioè la medesima concezione compositiva, pur irrobustendo progressivamente colare, Incaricato di formare l'immagino nelle sue avviluppanti stesure, in unità di luce. Poi, questa unita tonale si ruppe, per-rinvigorire le concezione del dipinto mediante violente opposizioni lo controluce; e fu dapprima un'. Alba ad Alasslo • a mostrarci un sole rosso di contro alle nere arborescenze di una vegetazione invernale. Questo tema del sole, albe o infocati tramonti, è diventato a un certo momento quasi ossessivo In Martina, come un simbolo pànico della sua nuova i 'tura : e ha dato rita a qualcuno del suoi migliori paesaggi, oltre che a taluni di quelli più spericolati, per l'audacia dell'impianto cromatico a repentini contrasti di tomo. Ultimamente poi le sue ricérche si sono volte In varie direzioni, ma sempre avendo di vista il medesimo scopo finale; che è la risolutine di quel residuo, di postImpressionismo che Informava prima la sua pittura, per giungere a un'erte lo cui l'oggetto sta persuasivamente ricreato in una sua nuova autonomia: Ubera dunque da quella soggezione «Ha naturalità degli schemi ohe e 11 retaggio del ) Urapressionlsmo. la queste ricerche varie, com'è naturale. non tutti ! risultati sono egualmente probanti: ma non mancano 1 dipinti pienamente risolti, su questa strada meditata e faticosa, che ne fanno uno del pittori più Interessanti e più vivi nella sua generazione. a. r.

Persone citate: Piero Martina, Sergio Solml

Luoghi citati: Firenze, Milano