Riunione d'urgenza a Washington

Riunione d'urgenza a Washington SCANDINA. VIA. SS TWO ATLANTIC O MiiiiiitMi ttiiitifiiu iiiiiiMiiiiiiiiiiiMiiiit Riunione d'urgenza a Washington Una serie di domande rivolte dalla Norvegia agli Stati Uniti - I rifornimenti militari da inviare all' Europa (Dal nostro corrispondente) Washington, § febbraio. / « negoziatori » del Patto Atlantico si sono riuniti oggi per la prima volta da quando Dean Acheson ha preso possesso della carica e la convocazione è stata improvvisa e con carattere di urgenza. Accennavamo ieri alle ragioni che avevano indotto Acheson a rinviare fino ad ora la riunione, prima fra tutte la necessità di documentarsi sulle trattative svolte prima della « inaugurazione ». « Incominceremo dove avevamo concluso » — ha detto il barone. Silvercruys, ambasciatore belga, prima della riunione. Con lui e con Acheson hanno partecipato al colloquio gli ambasciatori canadese, inglese, franiese, olandese e lussemburghese. La questione scandinava rimane naturalmente in prima linea al Dipartimento di Stato. Domani Acheson si incontra con gli ambasciatori di Svezia e di Danimarca a Washington. Ed intanto negli ambienti ufficiali americani si pone in rilievo che i rappresetitanti scandinavi, primo fra tutti naturalmente Halvqrd Lange, avranno « tutte le in formazioni che vorranno ». A rendere edotti i diplomatici stranieri della situazione provvederanno, assieme ad Acheson, Charles Bohlen e Theodorè Achuies, rispettivamente consigliere del Dipartimento di Stato e- capo della seione dell'Europa Occidentale presso il Dipartimento stesso Da parte americana, secondo le informazioni più attendibili, si è dichiarato alla mis sione norvegese che gli Stati Uniti non.intendono affatto in durre o tanto meno costrin 2ere alcuna delle nazioni scan inave che aderissero ai patto a render disponibili le basi militari nazionali in tempo di pace. Si insiste sul fatto effe le conversazioni procedono in atmosfera di grande cordialità, e che gli Stati Uniti non esercitano alcuna pressione sulla Norvegia. Questo sarà, probabilmente ripetuto domani agli ambasciatori svedese c danese da parte del Segreta il» di Stato. In attesa che Boheman < Kauffman possano conferire con il ministro degli Esteri americano, nti circoli danesi e svedesi di Washington si manifesta viva soddisfazione per l'atteggiamento di Lange, il quale tiene informati punto per punto i rappresentanti in America dei due Paesi di ogni decisione e considerazione relativa alla questione norvegese. Si è saputo che motivo della riunione odierna è stata la necessità di rispondere ad alcune precise domande rivolte dalla Norvegia agli Stati Uniti. In sostanza il Governo di Oslo, per bocca di Kange, Ita fatto chiedere in che misura gli Stati Uniti e le altre nazioni del Patto Atlantico sono disposte a collaborare per il presidio militare della Norvegia in caso di attacco. Naturalmente una così precisa richiesta impegna ad un'altrettanta precisa risposta. Perciò la consultazione con i Paesi interessati. Inoltre la Norvegia ha chiesto, se qualcosa dovesse accadere nel periodo che trascorrerà tra la sua eventuale partecipazione al patto e il riconoscimento dello stesso da parte del Congresso americano, se gli Stati Uniti sono impegnati ad intervenire in suo aiuto. Si è trattato anche della questione dell'invìo di armi alle Nazioni, invio che Truman e parzialmente autorizzato a compiere. Il generale Eisenhower, pre sidente della « Columbia Uni versity », ha annunziato in una lettera diretta al capo della sezione amministrativa dell'Università Stessa, che tra breve egli si recherà a Was hington per la trattazione di urgenti questioni. La sua assenza durerà circa otto settimane. Edoardo Depuri