Tumultuosa seduta alla Camera per il verdetto contro iI Primate

Tumultuosa seduta alla Camera per il verdetto contro iI Primate Tumultuosa seduta alla Camera per il verdetto contro issI Primate R Ministro Sceiba esprime U dolore del governo mentre le sinistre inscenano una manifestazione di protesta - Urla e clamori mentre i deputati scendono nell'emiciclo - Insulti tra la maggioranza e l'opposizione Roma, 8 febbraio. La seduta della Camera volgeva alla fine e quella di oggi oteva dirsi una giornata ìnolore allorchè la presentazioe di una interrogazione urgente dell'on. Medi (d.c.) per hiedere al governo se era in ossesso di notizie che potesero fare luce sul- processo Mindszenty ha fatto nell'aula effetto di un barilotto di polere al quale fosse stato ap- iccato improvvisamente 'il uoco. Non appena il presiente dell'assemblea ha reso nota la presentazione dell'inerrogazione, alla quale è stao dato carattere d'urgenza tanto che non risultava inseita nell'ordine del giorno), si ^rnfglun! o^rlm^néU'aula £g prime grida no ha oggi stesso inviato pl. ia diplomatica al Santo Pa dre e al Sacro Collegio l'è riressione del suo dolore. Ben he le informazioni sul prò esso siano state scarse, è ri cnoTUA a j„i L£S££ Òi^àcSiS^LÌf s^oBM^^vLirD«no na oggi stesso inviato pei ultato evidente che si trattai un atto politico che sarebbe stato impossibile in un Paese governato dalla libertà. Sono certo di interpretare il pensiero del popolo italiano nell'associarmi, a nome del governo, al biasimo espresso da molte parti del mondo ad un cosìfatto procedimento giudiziario (il centro e la destra scattano bmvrvfapgii piedi e applaudono a lungo. iTSi odono te prime grida di «Mindszenty! Mindszenty!^; 'estrema sinistra tace per qjmlche attimo come sopraffatta dalla manifestazione, poi si levano le prime urla di opposizione, i primi insulti subito rimbeccati dalla maggioranza; il clamore raggiunge il massimo). MEDI (comincia a parlare, ma la sua voce si ode solo a tratti soverchiata dal baccano). La dolorosa impressione suscitata dal verdetto di Budapest lascia perplessi gli amanti della liberta, che ve diiiauLi umici uiai ia. uni; ve- violate la dignità e la al- curezza umane: è stat°coipi- u„ „_ .a.j,-.Qi„ ovoivesrvwn dftiedrgssctmfpsdto un cardinale arcivescovo, un principe della Chiesa e noi che viviamo nell'unità del Corpo Mistico di Cristo ci sentiamo sgomenti e addolorati. Re- n^ì^m^^H^a^tm ?hfha tio l'inaudito verdetto. La condanna di Budapest è una separazione tra due mondi, tra due città. La penna di S. Agostino potrebbe descriverne il profondo solco "divisore con adeguata potenza. Da una par. te l'innocenza dall'altra la tracotanza che, vinta nel campo del pensiero, cerca di rifarsi prevalendo sulla materia. La Camera esprime la propria solidarietà al popolo magiaro.. (clamori). Voce a sinistra — Il popolo magiaro è libero! MEDI — Così reagendo voi vi rendete corresponsabili del la condanna... FORESI (d.c.) — Un giorno pagherete anche il fio... « Pagherete il fio... » L'iitteiTiicioiie del deputato sstndssèfvdemocristiano che si eleva potente sulle altre provoca il primo grave incidente. Il co«i»»iSf« Cavallotti seguito dai compagni, tra cui la deputata Teresa Noce, da Corbi e- Guadalupi, e altri discende la scoletta irrompendo nell'emiciclo. Gronchi suona a distesa k; campana. Questori e commess«■ sbarrano il passo alla pattu•''''« comunista. Dal centro c dal centrosinistro altri depu tati muovono di corsa verso il basso. Si notano i d. c. Coccia e Spiazzi; anch'essi sono airestati dal cordone di commessi. I pugni si tendono, gli insulti Il ■ si intrecciano. Il presidente •2r"'« roMg° H?nl >whìaml al; i'°rdine Sceiba e seduto al banco del governo, pallido, nn?ass,.b"e- Dopo qualche minti- jyon. Sceiba, gli altri deputati democristiani, l'on.le Foresi hanno diretto una minaccia contro i nostri banchi, ma sappiate che noi antifascisti non temiamo chicchessia, Una effimera calma pervade la assemblea. Il presidente — i'0,l"e"e rlstablUta un P° dl calma- GRONCHI — On. Cavallotti, la richiamo all'ordine; se la sua discesa nell'emiciclo avesse provocato uno scontro, l'avrei fatto espellere dall'au- la- Nor^.tollero che si provochi- Ino incidenti. I n.v.iin™ ■ „ CAVALLOTTI — Respingo, 11.richiamo all ordine. Lei deve\ richiamare coloro che hanno provocato la nostra reazione.1 Gronchi ne approfitta per chiedere a Sceiba quando intende rispondere alla seconda interrogazione urgente presentata dall'on.le Corona (p.s.i.) sugli incidenti avvenuti oggi in Ancona fra la forza pubblica e i dimostranti, una decina dei quali sono rimasti feriti nello scontro. SCELBA — Risponderò subito. Ieri ad Ancona, mentre preannunciata la visita I .1.1.1 ,1 _.- TT T»T-» f¥V. ! chiesto l'immediata messa in Iatto di una serie di lavori pub-1del ministro dei LL. PP. Tupini. è stata organizzata una dimostrazione di disoccupati. Una commissione di questi presentatisi al prefetto ha . liiu.liv 1 ' i «-»-» nr' ' bile! e il versamento di cento-,vemila lire alla Camera del La-1 mvoro per pagare le spese di I chritorno a casa dei disoccupati nevenuti dalla provincia. Il pre- to fetto non ha potuto aderire l'oalla prima richiesta, anche1 poperchè il piano dei lavori è d< già stato predisposto dall'on.le noTupini, e per la seconda ha'didetto di non poter distogliere refondi per tale motivo. Pressa- to dai dimostranti, si è messo dein comunicazione con Roma, a e gli è stato risposto che la Qudignità del governo non tolle-idarava simili imposizioni. In se- saguito è stato proclamato lo Qusciopero generale e stamane [msj sono svolti comizi senza alcuna autorizzazione e si è tentato di dare l'assalto al Comune ed alla prefettura. La forza' pubblica e Intervenuta, per ristabilire l'ordine e la disciplina. CORBI (com.) — Viva il duce! L'aula è una bolgia SCELBA stata accolta in una strada da spari e lancio di pietre. E' stato risposto con spari a salve; nel tafferuglio vi sono, stati dei feriti e sette si sono presentati all'ospedale, ma poi sono tornati a casa. Uno solo è rimasto ricoiverato perchè ferito da arma da fuoco, non si sa da chi. Se la caverà in venti giorni (esclamazioni di sarcasmo a sinistra). La calma è stata ristabilita e la si- asfoto4aboplmbadespLa polizia è | petedescpetulaAsi(isisespmtuazione è ora normale. Co-1 Cmimico che d'ora in poi i pre-1 fetti non riceveranno commis-1 Gsioni di sobillatori organizzati ll'ofinché perdura lo stato dì agitazione; ripeto che il governo interviene solo per stroncare disordini di piazza; è un suo dovere. In Ancona vi era forse l'intenzione di organizzare incidenti più gravi, e solo per le tempestive misure di polizia questi sono stati evitati. CORONA — E' tutto falso, falso come lo spauracchio del pericolo rosso che il governo agita. La manifestazione in Ancona non è stata organiz- ronodìveridisesfbuavziPata in concomitanza con il .reviaggio del ministro Tupini. 11 dedisoccupati della città marchi-! giana chiedbno invano che sildattuino certi lavori per soli in7 milioni di lire. Il fatto è che \ guil governo afferma che in Ita-1 selia non esistono disoccupati e bquando questi protestano li fa recaricare dalla Celere. Mentre parlava Von IJ**^ dTquiVsel^esr I „„ „-„>;,; „ „ ', Ha appena finito di pronun-\n, clare Ul dum frase to rff-_!\pUtata comunista Marcellino d colombi, che indossa un abi- p1 Corona, fra i banchi comunisti- si notava un grande at-meggìo. Si stavano infatti raccogliendo le necessarie firme per una interpellanza che Gullo (coni.) ha poi presentato alla presidenza -.<per conoscere i motivi per cui Sceiba e altri deputati hanno usato parole e gesti offensivi contro un Paese, l'Ungheria, con il quale l'Italia ha rapporti di amicizia ». Il Presidente dell'Assemblea, secondo la norma, si rivolge al Ministro dell'Interno per conoscere da lui quando intenda dare corso all'interpellanza. SCELBA (bruscamente) Chiedo che la discussione sia alIMVtclncolpfatàcolabmnto verde con collettino rica-"-mafo, si slancia contro il A/i-"'"nistro degli Interni seguita É Kaltri compagni dipartito I» | «preda ad incontenibile furore Di nuovo le urla raggiungono il diapason. Di nuovo squilla la campana e i commessi fanno siepe con i loro corpi e le braccia tese, mentre i questori scrollano i più scalmanati. Sceiba sembra una sfinge e sembra non curarsi del trambusto a pochi passi da lui. Da parte democristiana si risponde a tono alle {«rettine. La Camera è una bolgia. « Si è offesa l'Ungheria! » L'on. Guadalupi solebpzo| nvaGdgAdticeroza| pr I deufe'Gronchf Squali Cri- "! . f- - > I • . ■ 1 . — chiama all'ordine. AVa ti- /"«e,:utra suonar di campane, e altri appelli, l'interpellante può oparlate. |vGULLO —- On Presidente India risposta del ministrò I 1Sceiba vello una offe^attrawfè verso la mia persona, alla Ca mera e al popolo ungherese, che tanti uomini ha offerto nella lotta per il Risorgimen to italiano. Bisogna cancellare l'offesa fatta alla sovranità del popolo ungherese, al suo amor d< patria. Chiedo a lei, che noi stimiamo per la rettitu- dine del carattere, di esprime re un giudizio, GRONCHI — Il ministro degli Interni Sce"--a ha agito a termini del regolamento, Quello che è accaduto è stato,. da. me più volte, per il pas- t sato, aspramente deplorato.1" Quando si sentono continuamente intrecciarsi in questa ndcvddrlzbqnpcassemblea gli epiteti di « buffone », « traditore », « venduto », come possiamo giudicare 4a che parte sia il torto ? Debbo solo, ancora una volta, deplorare che il costume parlamentare sia caduto cosi in basso. SCELBA — L'interpellanza dell'on.le Gullo investe la responsabilità del Governo e la personajdello stesso Presiden¬ te del Consiglio. H processo del cardinale Mindszenty trascende la libertà di un popolo perchè riguarda la libertà di tutti i popoli. Giusta è quindi la reazione dell'Assemblea. Anche al Parlamento inglese si è fatta analoga protesta (invettive a sinistra). Il Presidente del Consiglio deciderà se e quando dovrà essere ri sposto all'interpellanza e do mani darà una risposta alla 1 Camera, 1 GULLO — Dalle parole di 1 Gronchi rilevo un biasimo per ll'on. Sceiba... GRONCHI — Delle mie pa role sono io responsabile, e lei non ne può essere l'interprete. Dopo le reiterate insistenze dì Gullo perchè l'interpellanza venisse discussa giovedì e la riconferma da parte di Sceiba di una risposta per domani, la seduta viene tolta e l'aula sì sfolla lentamente. Prima del burrascoso finale, la Camera aveva approvato l'autorizzazione a procedere contro Von, aan1vmvmlnatsdcscmqumcsPietro Amendola (com.) per il .reato di diffamazione a mezzo 1 della stampa, ! Al Senato nella seduta o-, ldierna si è svolta la discussio-; ine sul disegno di legge ri-1 \ guardante le modifiche al di- 1 segno legislativo del 2 €eb-( braio 1948 in relazione alla revisione delle opzioni degli,altoatesini.