L'ergastolo al card. Mindszenty

L'ergastolo al card. Mindszenty IA SENTENZA DI BUDAPEST E LE SUE PROFONDE RIPERCUSSIONI L'ergastolo al card. Mindszenty La stessa pena al suo segretario e vari anni di carcere ai "complici,, - Il Primate in piedi, assorto, ascolta impassibile la lettura del verdetto - La difesa ricorre in appello - Il P. 6. protesta contro la mancata condanna a morte , j (Nostro servizio particolare)\Budapest, 8 febbraio. j « Oggi, otto febbraio 1949 — leggcva il presidente Vilmos Olty — il Tribunale popolare. di Budapest ha pronunciato verdetto di colpevolezza e con- danna all'ergastolo a carico di Josef Mindszenty, ritenuto reo di aver capeggiato un complot- to per il rovesciamento della Repubblica». Tutti tacevano, nella piccola i grigia aula che ventiquattro \anni prima aveva visto la sce-\na conclusiva del processo Ra-Ìkosi (l'attuale capo del governo ungherese) con la condanna a morte poi tramutata in ergastolo. Così, non era la morte ma era pur sempre una grave condanna, quella inflitta al cardinale ritenuto colpevole. Continuava Olty: « ...colpevo aver contrabbandato valuta sul | mercato nero, di aver avuto \legami con potenze imperiali- te... ». L'imputato ascoltava ssorto, eretto nella persona c con un movimento della ma-i scclla, unico indizio di emozio- ne. Era forse il più ìmpassi-ì bile tra gli imputati, dopo La- dislao Toth completamente sor-1 do e quindi impossibilitato a | comprendere quanto Olty ve nissc dicendo. Continuava a leggere, il presidente, le sentenze, le motiva, aloni, i commenti. Justin Baranyai era condannato a quindici anni di carcere, alla pri- le di tradimento; di non'averi depositato valuta straniera, di' vazione dei diritti civili dieci anni, alla confisca dei beni. Andras Zakar, il segrc tario di Mindszenty, u sei anni, privazione del diritti per dieci, confisca dei freni. A Esterhazy la Corte ha inflitto la pena di quindici anni, oltre alla priva .'.ione dei diritti civili per dieci anni ed alla confisca delle pro prietà, mentre Miklos Nagy c Bela Ispanhy, i due sacerdoti, sono stati condannati, il primo \a tre unni di carcere, alla privazione dei diritti politici per cinque anni, il secondo all'er- studenti di legge, funzionari governativi, parenti e amici degli imputati ammessi net l'aula /topo il rigoroso control lo dei documenti, Solo quando il presidente ha dato lettura della condanna di ì Esterhazy la moglie del prin oipe — che ha assistito a tutte 1 le udienze vincendo bravamen| te l'emozione — ha chinato il gastolo, alla confisca dei beni, alla privazione dei diritti per dieci anni. Ultimo, Lascio Toth, il giornalista sordo, condannato a dieci anni di prigione, alla confisca dei beni immobili ed alla privazione dei diritti per dieci anni. - Il numerosissimo pubblico i non dava cenno di emozione.\'Era il consueto pubblico di\volto nascondendolo fra. le meni. Sul banco degli imputati il principe appariva ora pallido e sofferente. Mindszenty muoveva ancora di tanto in tanto, nervosamente la mascella. Aveva le mani ammanettate sull'anulare dalla destra apiccava l'anello vescovile. Olty si è dilungato a specificare le ragioni di fatto e di diritto della sentenza a carico del cardinale, infiltrando eie| m-entt politici neZla sua dichiarazione, ricordando come il ministro americano a Budapest Chapin avesse « chiesto a Mindszenty di fornir dati sui movimenti e l'entità delle truppe russe in Ungheria », e come egli fosse « legato a gruppi imperialistici». La motivazione ha riassunto in sostanza quanto già sostenuto dall'accusa in sede di dibattito. Ma oggi si è riscontrata una divergenza sostanziale tra aveusa e corte in merito alla valutazione dei crimini. Il tribunale richiama infatti ■gh elementi * attenuanti* che a suo dire giustificano la man tata accettazione delle richieste del pubblico ministero: laj. \cata acccttazione delle lichic- Sincera ammissione da parte di l Mindszent-u delle sue colpe, la-\vita condotta dall'imputato quale sacerdote, l'aver egli in- vocato la pace fra Stato e Chiesa. Tutte queste motivazioni nonifcamio soddisfatto il dr. Gyula,AZupi, battagliero e spietato icapo-accusatore. T reati di' la legge la pena capitale — egli ! ha, ribadito — e non ci sono circostanze che valgano ad at-l tornare la loro gravità. Quin- di il pubblico ministero ha de- ciso di presentare appello alla isuprema corte, tribunale di se- condo grado rispetto alla corte; popolare. Se poi questa richie- sfa sia fatta con la speranzai di ottenere un aggravamento di pena, o non piuttosto per|porre maggiormente in rilieuo I agli occhi dell'opinione pubbli-, ca mondiale la « clemenza »1 del tribunale non è dato poter giudicare con certezza. Appello presenteranno anche i difensori di quasi tutti gli imputati. Ad eccezione di i Esterhazy e di Azkar, «sod-; disjatti odella sentenza a loro carico, gli accusati hanno ao-iconsentito apertamente alla \ Presentazione del ricorso: «Si» — detto brevemente Uind- szenty alla domanda di rito. 1 Pcr Toth non c stata una- questione tanto semplice. Egli' è quasi completamente sordo,\ ed invano Olty cercava di fargli comprendere a quanto ammontasse la pena inflittagli. Già avevano parlato i difensori c il pubblico accusatore, ora si trattava di sapere se Toth vo-\ lesse presentare appello. Vole-\ va, infatti, e lo ha detto ad altissima voce, protestando per la condamia secondo lui eccessiva. Non rimaneva molto da fare. Ormai tutto era consumato dal punto di vista procedurale. E nella grigia luce invernale dell'aula, nel silenzio totale, la voce del presidente ha dichiarato chiusa l'udienza nel nome del popolo. /n un'ora e trenta minuti di ndien,;a la storia aveva regi-lstrato la conclusione di ugprocesso senza precedenti nel- \ la storia moderna d'Europa, fi di cui si parlerà e si discuterà,per secoli. Ma se np parlerà1 miche nei prossimi giorni, pri-, lila che le sentenze passino in \ giudicuto, e dopo. Edward J. Korry Uclt'-'Unlted Pa'ess » | \

Luoghi citati: Budapest, Europa, Ungheria