Lo scandalo in Francia al Ministero della giustizia

Lo scandalo in Francia al Ministero della giustizia Lo scandalo in Francia al Ministero della giustizia Le dimissioni di un giudice ed un attacco dell' "Humanité,, (Dal nostro corrispondente) Parigi 5 febbraio. (m) Il voto dell'assemblea nazionale che giovedì scorso respinse le domande degollista e comunista di una commissione d'inchiesta parlamentare circa un intervento del miniatro della giustizia in favore della società Sainprapt e Brice che durante l'occupazione fece per i tedeschi un insieme di lavori militari per 386 milioni di franchi, non ha chiuso la questione. Il giornale comunista l'Humanité è ritornato all'attacco pubblicando la lettera di di missioni del giudice Lindon e chiedendo al guardasigilli di dire se è vero o no che il 16 giugno 1948 la Cancelleria ha chiesto formalmente di non procedere contro la società in questione. Pare ormai accertato che per ben due volte, il JL3 mag gio e il 16 giugno 1948, il Mi nistero della giustizia abbia invitato i giudici a archiviare senza seguito giudiziario il fascicolo Sainprapt e Brice. Dopo il primo intervento il giudi- » Lindon scrisse al suo supe- Ve gerarchico per chiedergli Sminarlo ad altre funzionile f ItergU una posizio=i8 i -. "Uè divergen- ze di vedute con il guardasigilli in materia di collaborazione economica con il nemico. Il procuratore generale Boissarie gli rispose invitandolo a rimanere al suo posto; ma durante un'assenza del Lindon il fascicolo Sainprapt e Brice venne archiviato dal commissario del governo. Al suo ritorno il giudice scrisse che non poteva più rimanere al suo posto pei che in coscienza gli sarebbe stato impossibile, dopo il provvedimento di favore adottato nei confronti della ditta Sainprapt e Brice, mandare dinanzi alla Corte di giustizia altri collaboratori i cui casi, ancora da esaminare, erano tutti meno gravi del suddetto. Dopo la pubblicazione di questa lettera è evidente che il guardasigilli dovrà spiegarsi di nuovo dinanzi al Parlamento martedì prossimo. Oggi egli ha già parlato sull'argomento con il capo del governo. Pare che il ministro! ignorasse le due lettere inviate dal giudice Lindon al procuratore generale Boissarie; ma alcuni giornali affermano che accuse di tale importanza, rivolte al suo dicastero, non potevano non venire comunicate al ministro interessato. Jpsna!

Persone citate: Lindon

Luoghi citati: Francia, Parigi