Colloquio Ira De Gasperi e il Nunzio per la prossima visita in Valicano

Colloquio Ira De Gasperi e il Nunzio per la prossima visita in Valicano Colloquio Ira De Gasperi e il Nunzio per la prossima visita in Valicano Animata discussione tra partito e Azione Cattolica L'on. Spataro eletto segretario del gruppo parlamentare n. o o a i è n n ril a, ti ria n ee an oo al e eia l2, otà, n e. ashe n è ooesa nrca iadi il tle sire rà rino zLI le sine elntti è he Roma, 2 febbraio. Monsignor Borgoncini Duca, nunzio apostolico presso la Repubblica Italiana, è stato ricevuto da De Gasperi stamane al Viminale. La visita è da porsi in relazione con la preparazione dell'udienza che il Papa concederà al Presidente del Consiglio l'il febbraio prossimo, ventesimo anniversario della Conciliazione, e non è quindi il caao di trarne illazioni di carattere politico più generale. Ma è bastato l'annuncio dell'odierno incontro per richiamare l'attenzione degli ambienti politici sul Vaticano, sulla Chiesa, sull'Azione" Cattolica, sul rapporti che li uniscono a vicenda e su quelli che appaiono tuttora in corso di definizione con la democrazia cristiana, col governo e con lo Stato: e questi ultimi costituiscono un problema che proprio oggi torna ad essere attualissimo. Aperta polemica . Si sta Infatti svolgendo una polemica non più coperta, ma palese tra esponenti dell'Azione Cattolica ed esponenti della democrazia cristiana al riguardo delle sfere di competenza dell'una e dell'altra organizzazione: per la democrazia cristiana Lazzati afferma essere non opportuna l'ingerenza diretta dell'Azione Cattolica nelle questioni della politica attiva; per l'Azione Cattolica parla stamane sul Quotidiano il prof. Carretto, presidente delle organizzazioni giovanili, che rivendicali diritto di combattere per realizzare « quelle condizioni culturali, sociali, politiche, sindacali che permettano alla Chiesa di svolgere in pieno la sua divina missione». La polemica si sviluppa a colpi di citazioni, di encicliche e di messaggi papali interpretati, - com'è ovvio, in modo contrastante dalle due parti contendenti; non difficile impresa dato il tenore elevato e le vaste prospettive che sono caratteristica di tali documenti. Intervenendo nella polemica con un discorso estremamente battagliero, che ha fatto molto chiasso negli ambienti politici il prof. Gedda, presidente degli uomini di Azione Cattolica, a sua volta si è appellato ad una citazione di più diretta importanza politica: egli-difatti ha chiamato in causa De Gasperi, informando che il presidente del consiglio gli avrebbe dichiarato tempo addietro: «Non starei a questo tavolo neppure dieci minuti se non sapessi di lavorare per il regno di Dio » L'intenzione di avvalersi della autorità del presidente del con sigilo per rafforzare la tesi, che diremo interventista, dell'Azione Cattolica, è evidente; dice Infatti il prof. Gedda: «Dove giunge il cristiano giunge la coscienza cristiana e dove giunge la coscienza cristiana giunge come maestra la Chiesa ed ivi può giungere l'Azione Cattolici j i ca. E questo vale — ha affermato con forza anche per la politica». Qualche giornale stasera par- mlla di «una vera e propria tcn- sione » che si .a determinando fra Azione Cattolica e democra- zia cristiana ed è indubbio che di qualche contrasto si possa legittimamente parlare: ma la tensione. sussiste, più che con l'Azic-.ie Cattolica, genericamente intesa, con la specifica organizzazione dei Comitati civici, che il prof. Gedda difende come propria creatura: « Se si cercasse di colpire i Comitati civici, che hanno stupito il mondo — ha dichiai ...o Gedda — diremmo che non è solo ingratitudine, ma anche stoltezza ». Senso d'una elezione E' chiaro che l'accenno alla ingratitudine colpisce direttamente la democrazia cristiana e nella democrazia cristiana particolarmente coloro che nella recente assemblea organizzativa hanno proposto 'limiti alla attività ed alla funizone dei Comitati. In questo senso si erano espressi chiaramente i cosiddetti giovani — Lazzati in testa — ai quali 1 cosiddetti vecchi « popolari » avevano lasciar to la funzione di avanguardia. Oggi, nel gruppo parlamentare, gli .aderenti alle due correnti hanno avuto la possibilità di contarsi in occasione dell'elezione del presidente del gruppo che deve succedere a Cappi nella carica ed 1 risultati sono stati assai significativi: 132 voti all'on. Spataro, 103 all'on. Moro, 12 all'on. Mastino e gli altri Ano alla concorrenza dei 273 presenti sono andati dispersi. Spataro, attuale presidente della Rai, era il candidato della direzione ed in genere dei vecchi popolari: egli fu collaboratore di Don Sturzo e di De Gasperi nel P.P. del primo dopoguerra, fu segretario generale della concentrazione aventiniana al tempo del delitto Matteotti, in casa sua fu costituita la rinnovata demo-, crazia cristiana nel 1943, è stato ripetutamente membro del governo: in politica, rappresenta Una tendenza mediana. L'on. Moro, sottosegretario agli Esteri per 1 problemi dell'emigra zione, fa invece parte del gruppo dei professorini, come Dossetto, Del Bo, Lazzati ed altri ed era il candidato di Fanfani. Sono confluiti sul suo nome anche i voti di altri gruppi — dei sindacalisti, per esempio — ed il risultato è assai notevole, se lo si interpreta come espressione di una tendenza combattiva: una tendenza che, ben lungi dal minare l'unità sostanziale della democrazia cristiana, vorrebbe che l'azione del partito si facesse ancor più Intensa. In simile indirizzo è naturalmente compresa la rivendicazione al partito della piena autonomia dell'Azione Cattolica e 11 desiderio di sottrarre le sezioni dalle ingerenze dei Comitati civici locali. La notevole affermazione dell'on. Moro non può avere dunque alcun significato di mancanza di coesione nel partito: anzi, dimostra che a contatto della maggioranza continuatrice della tradizione si allineano in buon numero forze nUove di efficienza non minore l v- *>•*

Luoghi citati: Gedda, Repubblica Italiana, Roma