"La libertà in Russia fra 30 anni,, afferma il laburista Ziliacus

"La libertà in Russia fra 30 anni,, afferma il laburista Ziliacus UNA GIORNATA DI DEPOSIZIONI CONTRO KRAVCENKO "La libertà in Russia fra 30 anni,, afferma il laburista Ziliacus Le accuse di un giornaliste americano amico dell'Unione Sovietica (Dal nostro corrispondente) Parigi, 2 febbraio. Churchill, Stalin, Roosevelt, Bevin, De Gaulle, Molotov, Ciano, Nenni: ecco alcuni dei nomi celebri che sono stati evocati al processo Kravcenko e sono rimbalzati dal banco della difesa a quello dell'accusa, davanti all'impassibile tribunale. E' un vioieaito riesame della storia degli «itimi trenta , — ... . ... nanni, una retrospettiva, che «n-igrandisce certi particolari e ne trascura altri e mescola tutto] in una confusione, polemica poco accettabile non solo da g» JKLjg*eJ% osservatore oggettivo. Due fatti hanno animato l'udienza ai oggi: prima di tutto la preseli- za di due testimoni di una certa importanza: il giornalista americano Kahn c il deputato britannico Ziiiacus; poi il ritorno dell'avo. Izard, patrono di Kravcenko, senza dubbio il più abile e acuto fra tutti gli avvocati di questo processo. Come in un comizio Ecco alla sbarra Alberto Kahn, giornalista molto noto in America: molto noio non solo come giornalista ma anche come amico fedele della Unione Sovietica e dei comunisti. Ha 36 anni, è. biondo, di media statura, vigoroso, porta gli occhiali. Parla con grande impeto, con molta passione e presto l'aula diventa un comi zio. Un fatto strano del processo è questo: gli intellettuali di evidente origine borghese sono contro Kravcenko mentre per lui depone gente povera e umile, proletari e piccoli borghesi. Ecco dunque Kahn orgoglioso dei suoi libri pro-sovietici, delle sue denunce contro la quinta colonna nazista in America e dappertutto. Ricorda le sue opere (non siano soltanto gli editori di Kravcenko a beneficiare di tanta pubblicità) : « Sabotaggio », « Il complotto contro la pace », a La grande cospirazione contro la Russia », tradotta quest'ultima, credo, anche in italiano. I suoi libri, afferma, si basano su documenti e su i-apporti ufficiali. Presidente (rivolto all'interprete di lingua inglese che traduce via vìa la deposizione): — Dite al testimone che da-* IIIIIIIIIIIIIIIItllllllllltfTlllllllllllllllllfIMIIIIIIID vanti a un tribunale francese] la libertà è assicurata sempre a tutti. Teste — TI processo è sotto molti aspetti legato al problema della paoe. Per questo sono venuto a deporre: per Kravcenko non valeva la pena. Nel 1938-44 ero segretario del Con. sigilo americano per la lotta tssc«ddccontro la propaganda nazista]dal quale aderivano Thomas Mann, Einstein, il filosofo fran- nuuviii, iiidoirm, . . .......t .j ...... icese Jacques Maritain, la gior „.llixf„ nnrnth ] i a o e e e n o a a . o : * nalista americana Dorothy Thompson (la moglie di Sin-1 clair Leiois)... Si parla di Sim Thomas Avv. Izard — Lo signora Thompson ha elopiato iì libro di Kravcenko.. Mi pare assurdo evocare il suo nome per garantire una testimonianza a difesa. La parte avversa accordi meglio t suoi violini. Teste — Dorothy Thompson ha cambiato: adesso è diventata filotedesca. Questa risposta può non soddisfare la parte civile ma soddisfa me. Izard — Ad ognuno Ut sua verità. Teste — Col mio organo L'Ora pieno di rivelazioni sull'attività della quinta colonna nazista collaboravo col servizio d'informazioni americano durante la guerra. , Izard (ironico) — E' lui, non Kravcenko un agente segreto americano. Presidente (per riportare la deposizione sul temi del processo) — Lei conosce Sim Thomas l'autore dell'articolo pubblicato da Lettres Frangaises e che la parte civile giudica diffamatorio? Teste — Non ho mai sentito questo nome (nell'aula si ride). Non ho nemmeno letto l'articolo, me ne hanno parlato solo ieri. Presidente — Lei non è curioso. Teste — Non sono curioso, signor presidente, delle cose che riguardano Kravcenko. T _ , _ . . . . . iIzardl — E intanto fa mi- gitala di chilometri per veni-\re a deporre contro di lui. ,a a a e , e - a i r o rlghnrinragTeste Ho creduto che li processo tocchi argomenti as-, i sai più importanti di Krav CGìllCOt Izard — Lei allora, è venuto \per parlare non di Kravcenko \ ma di altre cose. Ne prendo at-.10 volentieri. ; Kahn spiega le ramtficasio-?lJ??!?..Flylta-JPl°™a V-f^ìsta ucraina negli Stati Uniti che aveva un forte seguito nel milione di emigrati appartenenti a quella nazionalità. Divaga poi nel raccontare la storia di un ufficiale russo bianco violento, crudele, sposato a una ricchissima americana che si vantava di aver fatto ucci dere Kirov il segretario dehpartito bolscevico. ìII presidente gli chiede se ci:siano altri giornalisti negli Stati Uniti che facciano ia\campagna come lui contro Za|propaganda antisovietica. Teste—Ce ne sono ma han- ! no difficoltà a pubblicare i\ proprii scritti. Prevale la -pro-'pagando, antisovietica che mi-imiccia la pace. \Presidente — Ma lei è ve- unto liberamente in Francia e j potrà rientrare negli Stati\Uniti. , Teste — Il signor presiden- te non deve crédere che siti'venuto facilmente. Ma non so- io qiiì per attaccare il Gover-'e a i n e a e e o a r i no del mio Paese. Potrò rientrare negli Stati Uniti: è un mio diritto. Spero che il popolo francese non creda che Kravcenko rappresenti gli Stati Uniti e gli scrittori americani. Presidente — Non è nemmeno cittadino americano. Izard — Ma come spiega che il misterioso 8im Thomas non viene e lei può venire qui liberamente ? Teste — Non è mio compito spiegare l'assenza di una persona che non conosco nemmeno. Morgan (uno degli imputati direttore di Lettres frangalses) — Assumo io l'intera responsabilità dello scrii to di Sim Thomas. Presidente — Sia pure, ma Sim Thomas rimane il principale imputato. La difesa sposta da questo terreno pericoloso la discussione. Chiede al testimone cosa pensi del libro di Kravcenko. Teste — Il libro di Kinsey « Il comportamento sessuale del maschio umano » è meglio documentato in materia erotica del libro di Kravcenko. Lo dico perchè ci sono molte sto- iui/,b[.,u u iitt.«iun» urne, t- Cano alcuni elementi agivano \in senso contrario alla politi,ca di Roosevelt: preparavano rie sessuali in «Ho scelto la libertà » evidentemente per ragioni commerciali. Questo noi ha rapporto con la situazione nell'U.R.S.S. Gli scrittori americani seri non attribuiscono importanza al libro di Kravcenko e nemmeno al libro di Waltin. Sulla sua pretesa attività di agente del Komintern, Kahn torna al suo argomento principale; quello delle quinte colonne fasciste negli Stati Uniti ed è qui che viene fatto il nome di Ciano col quale il capo di una quinta colonna sarebbe stato in rapporti. Teste — Il capo fascista ucraino Luk Matsura è un amico di Kravcenko. Kravcenko ride e scuote il capo. Oggi è molto calmo e padrone di sè. Kahn mostra una copia del giornale ucraino lo Svoboda che riporta brani di « Ho scelto la libertà ». Teste (attenuando le sue dichiarazioni) — Dico che Matsura ha preso un atteggiamento amichevole verso Kravcenko. Patetica perorazione La tesi di Kahn è dunque questa: Kravcenko è un agente fascista anti-sovietico ma è anche un agente segreto americano come affermano i comunisti. Le due cose non si escludono se Kravcenko ha rotto col regime sovietico du rante la guerra f Kahn non si cura molto della contraddico ne e rimane fermo sulla sua tesi. Si limita a dire che nel servizio d'informazioni ameri- persino una pace segreto con , \a Germania per fare la guer- i ra alla. Russia. Per luì il libro fa parte .della \contro l'Unione Sovietica che \ comincio nel I917 con vinter .vent0 aneat0 in Russia e con ; finita ancora avendo sempre -come scopo l'annientamento ìdel regime comunista. Finisce con una patetica perorazione; ricorda le vittime delle atrocità naziste e dice the gli orrori di un conflitto armato non devono ripetersi. Izard — Ma siamo tutti d'accordo in questo. Presidente — Non tenia, av- hvocato Isard, non mi lascio ìmanovrare. (Si, volge poi al- :1.mtel.'P1'it,e.): Gu d,ca c,}e tut' tl >wl abbutmo conosciuto e \sofferto direttamente queste |cose- Teste — Kravcenko è un ! granello di sabbia, ma la sua \ persona e il suo libro hanno 'preso un significato simbolico iper la propaganda di guerra, \E' nemico dei miei figli. Lui dovrebbe essere l'imputato, j Kravcenko — Il testimone \ha parlato soltanto degli orrori tedeschi e non di quelli so- vietici che minacciano tutto il 'mondo. Non conosco i fascisti ucraini dei quali egli parla, '« Ho scelto la libertà» fu pub- blicato a puntate su. SO giornali americani; erano tutti fascisti? Izard (al teste) — Lei è stato tu Russia? Teste — No. Izard — Non valeva la pena di fare un viaggio tanto lungo per non portare nessun elemento nuovo. Teste — Posso dire una cosa importante: un famoso giornalista americano ha accusato Kravcenko di non avere scritto il suo libro; l'autore vero sarebbe un certo Lyons. E' questo l'unico dato di cdmppdFKccqTfatto notevole che la testimo- nianza abbia portato. E' natii rale la domanda della difesa: « Perchè Kravcenko non querelò a suo tempo il giornalista americano? ». Kravcenko spiega che allora non aveva il denaro suffi-\ - o o i i n l a n l e l a e è i a i a l - n - o e e o e ; n i - o - ' e e n a o o , i e - l i , - è o n o ee s. di cento per sostenere le spese di un processo e che ad ogni modo l'accusa fatta in, un paese dove i comunisti sono pochi e deboli era meno grave di quella comparsa su Lettres Francaises. La statua della libertà Izard riprende ad attaccare Kahn. Gli fa dire che non combattè nell'altra guerra come soldato, ma rimase a fare il giornalista in patria, e quando il teste parla dell'attività pericolosa dei nazisti l'avvocato aggiunge svelto: « Pericolosa ma non per lei ». , La schermaglia continua c'osi e Kahn si agitai davanti alla sbarra sotto le stoccate. E costretto et difendersi con frasi declamatorie di filo comunismo che il pubblico accoglie con risa. Òli dice Izard alla fine: « Quando tornerà in America dia uno sguardo di gratitudine alla statua della libertà nel porto di New York ». Fa' la battuta finale. Dopo qualche battuta secondaria l'interrogatorio è finito. E' durato circa 4 ore. Kahn va a sedersi nell'aula rosso in volto un poco spettinato. Il deputato laburista' di sinistra Ziiiacus uno dei pochi comunisteg giunti dell'Inghilterra depone con altro tono: trasferisce il dibattito sul piano della storia e dell'alta politica. E' un uomo di una cinquantina d'anni con pochi capelli grigi vestito oi scuro. Tarla bene il francese non alza mai la voce, analizza con una certa oggettività almeno apparente gli argomenti. Naturalmente si dichiara contro Kravcenko e condanna la sua rottura con la Russia souietica in piena guerra. Ziiiacus racconta una visita a Weigand nel Medio Oriente prima dell'offensiva tedesca del '40: « Quel vecchio signore pensava soltanto ad attaccare la Russia; studiava le carte del Caucaso nel suo quartier generale e le fotografie di Baku e di Tiflis invece di pensare atta guerra contro la Germania. Ma fu poi la Russia a stroncare la potenza dell'esercito tedesco ». Passa poi a narrare di una, visita n Stalin su' mar Nero e riferisce le parole di pace, il desiderio di collaborazione con gli occidentali del maresciallo. Di Churchill dice che fu un grande capo in guerra, ma che ora è uno dei più -violenti bellicisti. Beviti non è certamente un traditore, come afferma il Kominform, quantunque la sua politica estera non possa essere approvata. Teste: — Ho visto senza entusiasmo la formazione del Kominform; non l'approvo ma sono gli occidentali che l'hanno provocata. Izard: — Lei firmò con qualche altro deputato laburista la lettera a Nenni durante la campagna elettorale d'Italia? Teste: — Certamente; preferivamo che in Italia vincesse un partito operaio. Izard: — Lei non crede che auesto processo non avverrebbe se in Russia ci fosse un parlamento libero? Teste: — Mi scusi ma devo rispondere con una barzelletta:.se mia zia avesse le mole sarebbe un tranvai. Ci vorranno trent'anni perchè i paesi della rivoluzione sociale nequistmo la stessa concezione della liberto che abbiamo noi. _ Kravcenko: — Bravo. 'L'udienza è finita. Il processo continuerà lunedi prossiìno e speriamo di poter vedere allora la misteriosa exmoglie di Kravcenko sepolta adesso nell'ambasciata russa. Una cosa è Certa: Kravcenko non riuscirà a far venire dalia Russia un -giornalista russo che lo sostenga come il giornalista americano oggi ha sostenuto i sovietici, nè da un - paese alleato della Russia un deputato che parli come Ziiiacus Fra trent'anni forse sa>ebbe possibile, come ha previsto il comunisteggiante deputato laburista. Domenico Bartali : ea -\