I nazionalisti accettano le condizioni di Mao
I nazionalisti accettano le condizioni di Mao I nazionalisti accettano le condizioni di Mao Nanchino, 22 gennaio. . Un comunicato diramato poco prima della mezzanotte (ore di-ciotto - italiane) dalla segreteria del presidente provvisorio Li Tung Jen, informa che il governo nazionalista accetta di considerare gli otto punti di Mao Tze Tung come base per i negoziati. Lo stesso comunicato aggiunge che il governo nazionalista e pronto ad iniziare i negoziati di pace non appena le autorità comuniste avranno fatto conoscere il loro pensiero in merito alla località ed alla data per le consultazioni. Poco prima un altro comunicato governativo aveva annunciato la costituzione della delegazione nazionalista incaricata dt trattare con i comu- renati. A capo dei delegati di Nanchino è etato chiamato Shao Li Tze, già inviato straordinario a Mosca e noto come uno dei più accesi fautori della politica di pace. Cinque uomini compongono la delegazione nazionalista alla quale il governo ha affidato la piena responsabilità delle decisioni. Comunque, la parola sta ora ei comunisti e si ha l'impressione che essi intendano far fare anticamera ad delegati nazionalisti. Le notizie dai fronti informano che le colonne comuniste continuano incessantemente la loro avanzata verso lo Yang Tze Kiang, lungo la linea ferroviaria Tien Tsin-Pukow. Questa sera i rossi erano attestati con le loro unità avanzate a Foachochi, a meno di trentacinque miglia da Nanchino. Nazionalisti hanno anche sgomberato Ohi Chi Sten altro caposaldo della difesa ravvicinata dello Yang Tze a trenta miglia dalla capitale.
Persone citate: Mao, Shao Li Tze, Tung
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