Duello al processo Lo Verso tra la parte civile e la difesa

Duello al processo Lo Verso tra la parte civile e la difesa Duello al processo Lo Verso tra la parte civile e la difesa Si prospetta di nuovo la tesi dello scambio di fiala Palormo, 20 gennaio. «La pluralità delle iniezioni prati. ,ito dal Lo Verso alla moglie è un fatto certo e indiscutibile contro il quale naufraga miseramente la tesi dell'errore» ha detto stamane l'avvocato Hocco Gullo di P. 0., riprendendo la «»a arringa al punto interrotto Ieri e affrontando quindi la causale del delitto obe, secondo il rappresentante dell'accusa privata, non soltanto si riassume nell'odio del Lo Verso per la moglie, ma si compone in notevole parte della passione per la Salzillo. Eppure il Lo Verso sacrificò anche lei, raccontando la menzogna oscena dell'operazione di ragadi cui avrebbe assistito e che gli avrebbe dato modo di constatare come l'ex-suora non fosse pura, anohe Ir Salzillo però ha detto la sua menzogna in questo processo, mostrando lina miseria di carne e di spirito superiore a quella reale, menzogna ignobile o sublime saorifloio di cui eolo le donne innamorate sono capaci. Lo Verso, sostiene l'oratore, si era pentito del matrimonio e corninolo ad odiare la moglie quando si convinse ohe «Ha costituiva un ostacolo alla libera vita cui egli aspirava. Anche dopo la morte durò l'odio ingiustificato inumano e criminale di quest'uomo per la moglie. Come «i può spiegare ciò che egli dice contro la memoria della povera defunta se non con l'odio? «Ricorcate, prosegue l'oratore rivolgendosi alla pubblica accusa, tutto quello che di osceno, di calunnioso disse l'imputato contro la moglie? Tutte menzogne che sono in contrasto con la tesi dell'errore. Se egli avesse avvelenato per errore, quale ragione poteva avere per dire che aveva conosciuto la Sofia in una casa di dubbia morale, che l'aveva posseduta prima delle nozze, che non l'aveva trovata integra, che sapeva di alcune visite della moglie al club degli americani? Lo Verso non esita a lanciare fango contro la memoria della consorte perchè, come ha chiaramente iVt to, la ritenne la causa delle sue disgrazie. Ebbene voi, Lo Verao, ohe avete ucciso questa donna, ma che secondo la vostra tesi difensiva l'avreste uccisa per errore consideravate questa povera don na la causa di tutte le vostre disgrazie e non avete esitato a lanciare fango contro la sua memoria come non avete esitato a iniettare 11 veleno». La tesi dell'errore Subito dopo ha preso la parola l'avvocato vincenzo Vizzini della difesa, il quale ha affermato che non si può dimostrare la volontarietà del delitto senza eecludere l'errore, e rileva che secondo la pubblica e la privata accusa l'imputato sarebbe stato un tale manìaco della fraudolenza da ingannare il suo avvocato, da portarlo davanti ajl'ollora P. G. del regno per chiedere quella esumazione del cadavere dalla quale è nato queeto processo. «Ma. continua Vizzini rivolgendosi agli accusato- ri. Lo Verso è un architetto per- feM-n del dditto o è uno ■chlsofre-nlrooèuti imbecille. K' 'necessario che ecegliate una ci coteste tre aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiMpersonalità e eu di essa costruiate, però non tiratene fuori di volta In volta una e di quell'una l'aspetto che piil può farvi comodo». « Avete detto essere Lo Verso un furbissimo e profondissimo scienziato, un «profondo conoscitore della tossicologia»; decide a un dato momento di uccidere la moglie, attende al 6° mese di gravirianta e poi comincia lentamente ad avvelenarla non solo, ma, per costituirsi quello che domani sarà 11 suo « alibi », chiama a raccolta 1 parenti, si procura la indiretta e quasi carpita testimonianza dei migliori medici di Palermo, uccide e poi cinicamente si accompagna al dolore della suocera, e infine questo architetto del delitto, dopo avere partecipato ai funerali della moglie e di averne pianta la morte, mostrando di continuare a soffrire angosciosamente per la di lei perdita, da perfetto imbecille accoglie nella oasa, dove qualche mese addietro è spirata lia moglie, la ex-suora Filomena Salzillo, la donna che lo aveva preso nei sensi e alla quale aveva promesso di sposarla perchè, senza di questo, quella non gli ei sarebbe data ». La causale Abilmente a questo punto l'avvocato Vizzini passa daU'argomen to personalità dell'imputato a quello della causale. Si è detto che Lo Verso uccise perchè preso, dominato, travolto nei sensi da una morbosa e incontrollata passione per la Salzillo, la quale gli avrebbe concesso i suoi favori solo se egli si fosse reso libero. Strano scrupolo codesto! O la Salzillo era una buona cristiana, e allora non avrebbe mai dovuto dare esca alla passione insana, o era una cattiva cristiana, e allora si sarebbe data al Lo Verso senza troppe storio cosi come fece e ha confessato di avere fatto a Napoli. nsmpuMiiiiiiiiiiiiiiiiiinii i mi niun ìtiiiia a a Dopo lo studio della personalità dell'imputato, il difensore affronta il punto debole dell'accusa, ohe è la causale fondamentale in un delitto indiziario come questo, pone le basi di quel dubbio la cui consistenza da ai difensori la unica possibilità di successo. La causa sta, secondo l'avv. Vizzini, in un punto, in uno solo: o l'iniezione fu una e una sola, e allora siamo davanti all'errore, o le iniezioni furono multiple, e allora potremo essere davanti al delitto esecrando. Di fronte a queeto dilemma, la Corte può, a suo convincimento, consultare: 1) la perizia Nicoletti che dicet l'Iniezione fu una e una sola; 2) la perizia del prof. Guccione il quale nella prima tesi di' ce: Non posso dire se le iniezioni furono parecchie o se fu una sola; 3) la seconda tesi del prof. Guccione: l'iniezione non potè essere che una sola; 4) quanto affermò il prof. Belluzzi: le iniezioni furono parecchie. « lo vi dico, concluda l'aw. Viz zini, che il prof. Guccione, «l'infallibile», tornò Bulla sua prima ipotesi solo dopo di avere letto quanto scrisse il prof. Belluzzi, perito di P. O. Perchè il rosso cinabro del tubo di saggio gli ha dato alla testa e gli ha fatto perdere di vista i limiti del suo mandato». La difesa ora richiama l'attenzione della Corte sugli ultimi documenti presentati in ausilio della verità, che sono le consulenze scientifiche dei massimi tossicologi italiani : anzi, l'avv. Vizzini si sofferma a leggere tutto quanto scrisse il prof. Maschcrpa che conclude appunto, in una circostanziata e chiara espressione di dubbio, sul quesito del numero delle iniezioni Torna cosi alla line dell'arringa di oggi quel motivo del dubbio dell'errore su cui si ritiene insisterà domani l'avv. De Marsico nella sua tanto attesa arringa conclusiva.

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