L'affascinante adoratore ha truffato la marchesa

L'affascinante adoratore ha truffato la marchesa L'affascinante adoratore ha truffato la marchesa La collana Luigi XIV e la valigetta di gioielli falsi I dell'anno. Capodanno a Riccione. La marchesa Giuliana De Sca-roppl, di 34 anni, abitante nella nostra città, era alloggiata nell'i Hotel des baine ». E qui conosceva» un giovane bruno, aitante, dall'abbondante capigliatura e dal sorriso buono per una reclame di dentifricio: eoa bui si qualificava per Carlo Bronoint, industriale serico di Saronno. Le faceva una corte spietata e la marchesa — trovandolo affascinante — l'accettava volentieri. Cosi i due trascorrevano Insieme la veglia del primo All'Indomani il Broncini s'offriva di riaccompagnare la signora a Torino. « Ho una Maserati che e ima meraviglia: rasenta i 200 orari. In un lampo l'accoro- ragno e poi me ne torno a Sa- ronno... ». La De Soaroppl rispondeva affermativamente. Ma alla 4 , s o r o e na ao foti i ro- a- na sera B giovanotto si presentava da lei scuro in volto: — Ohe disdetta. La mia auto è in offielno-rlparoxoni. Ho spaccato il cambio...». «E allora? », « L'accompagno egualmente a Torino. Andremo in autopullman n ». Al mattino del 2 la coppia, oon tale mezzo, raggiungeva Firenze: e qui effettuava una sosta, scendendo in un albergo del centro. Eira il Broncini che pagava, dimostrandosi, in ogni occasione, «n oavwllere premuroso, liberale e compitissimo. Nel tardo pomeriggio della stessa giornata, il giovanotto compariva nella camera della marchesa piuttosto agitato: « Ohe guaio. Mi hanno telegrafato adesso adesso da Riccione che la mia Maserati è in ordine. Io vorrei proprio andarla a ritirare Ha la spesa di riparazione^ è di 46 mila lire. Io non ho con me, eccettuate poche banconote, ohe un assegno di 260 mila lire. Le banche son chiuse... «Poco mole — esclamava la marchesa — io conosco da dieci anni il proprietario di quest'albergo. Andiamo da lui». Il proprietario, su garanzia della signora, pagava senz'altro l'assegno al Broncini: & quole.se ne partiva subito dichiarando ohe sarebbe stato di ritorno all'indomani con il suo guizzante bolide. Al mattino del 3, verso Je IO, la marchesa veniva «vegliata dall'albergatore in persona, rosso In volto ed ansante: « Uno coso enorme ! Signora, lo banco, poco fo, mi tao notificato che questo è un assegno rubato quindici giorni or sono in Emilia... ». La •Ignora, dapprima lncredu a, doveva arrendersi dinanzi all'evidenza. Ma subito gridava: «Il signor Broncini è rimasto vittima o sua volta di un truffatore! Non c'è dubbio! Del resto, egli, primedi partire m'ha lasciato ima valigetta di gioielli. Questi gioielli serviranno eventualmente di pegno... ». La valigetta veniva subito aperta: non conteneva ohe volga ri salme Imitazioni del valore complessivo di 3-4 mila lire... Da notare ohe il giovanotto aveva donato alla marchesa una collana, affermando che si trattava di un monile stupendo, risalente al tempi di Luigi XIV. Lo collana, esaminata da un orefice, venivo ri conosciuto falsa e stimata 1600 lire. La signora, ritornata sola a Torino, ha segnalato 11 fatto al dottor Perrito della Squadro Mobile, dopo ohe il proprietario dell'albergo ho sporto denuncia alla Questura di Firenze. Naturalmente,' dopo una breve inchiesta, è risultato che nessun Carlo Broncini, industriale, esiste a Saronno.

Persone citate: Carlo Broncini, Carlo Bronoint, Luigi Xiv

Luoghi citati: Emilia, Firenze, Riccione, Saronno, Torino