Coppi incontra Schulte

Coppi incontra Schulte QUESTA SERA AL VELODROMO DJ PARIGI Coppi incontra Schulte Enorme arresa per il confronto tra l'asso italiano e l'olandese che ad Amsterdam gli ha strappato il titolo mondiale Questa sera il Velodromo di Inverno di Parigi - la «Scala» del ciclismo invernale - sarà teatro d'un a lenimento di risonanza mondiale: l'incontro in inseguimento, Sii 5 ch.ilomer.rt, tra il nostro'Coppi e l'olandese Echulte, campione del mondo della specialità. C'è un vecchio conto da regolare fra questi due fenomeni del pedale, che risale all'agosto del 1947, quando il primo battè il secondo nella semifinale per la maglia iridata, che poi doveva vestire dopo la finale con Bevilacqua, La vittoria era stata cosi far Cile (ben 16"4/10 di distacco) che fece pensare a un definitivo declino dell'ultratrentenne < pazzo pedalante » e a una netta, incontrastata e incontrastabile superioritd di Coppi, poi confermata da una stagione invernale che fu una collana ininterrotta di successi su tutti i più quotati inseguitori che gli erano stati opposti sulle piste di Parigi, Bruxelles, Anversa, Gand e Zurigo. Ma questa collana — motti onori e ancor più quattrini — distolse il nostro campione dalla razionale preparazione su strada e fu la causa indiretta della sua non brillante annata su strada (messa ancor più in ombra dal trionfo di Bartali nel « Tour x) il cui passivo culminò nel disastro di Valkenburg e della rivincita che Bchulte potè prendersi, sia pure per solo mezzo secondo, ad Amsterdam, togliendo a Coppi it titolo mondiale. L'olandese, punto sul vivo dal fatto che, dopo Parigi, era stato poco ricercato e pagato, nei confronti del vinoitore, e dall'orgoglio di trionfare in casa sua, s'era preparato alla perfezione; mentre Coppi ancor più demoralizzato che giù di forma, irritato dalla acenataccia della semifinale con Bevilacqua (ricordate la rinuncia di quest'ultimo a difendere le sue chance», i fischi della gente che gremiva lo stadio, i cuscini sulla pista, l'interruzione dell'incontro) e dal rinvio della finale, al momento deci¬ sdtscotdiftqinrapdlssdi , e o e a n e a i o ¬ sivo fu Vombra di se stesso e dovette — lui proclamato da tutti dominatore assoluto nella specialità — piegare le ginocchia davanti all' indemoniato olandese. Il quale intendeva poi sottrarsi al dovere di confermarsi degno del titolo, rifiutandosi di incontrare ancora Coppi. Ma le frecciate che gli venivano da tutte le parti e specialmente quella che... sotto forma di un ingaggio di quasi mezzo milione gl'indirizzo l'impresario parigino, ferirono la sua... suscet abilità, e allora il colossale Gerrit (1,87 di altezza e 85 di peso!) acconsentì a scendere di nuovo in pista contro l'italiano. Non credo che occorra insistere sull'importanza tecntea e sull'interesse sportivo che ha questo incontro. Bisogna, forse riandare al confronto Girar dengo-Binda-Bottecchia contro i tre fratelli Pelissier (1925) per ricordare cosi vibrante attesa, da noi e all'estero, per un avvenimento ciclistico su pista nel quale fosse impegnato un atleta italiano. Per quanto, dal punto di vista tecnico, non si possa parlare di rivincita di Amsterdam, nè di « bella » dopo Parigi e Amsterdam, perchè altro è un inseguimento su pista scoperta, più favorevole ad un routier come Coppi, e altro uno su pista coperta, più adatta per un pistard come Bchulte questo match offre l'occasione al nostro rappresentante di cancellare la sola sconfitta riportata in due anni e di riaffermare la sua assoluta superiorità. Scorrendo il libro d'oro di Bchulte, attualmente insuperato « americanista > in coppia con Boeyen, troviamo che la sua miglior prova in inseguimento fu quella contro Clautier (1940), nella quale compi i 5 lem. in 6'S", ma dopo aver raggiunto l'avversario in 2915 m. compiuti in 3'43" (media 46,7067, il che vuol dire che gli ultimi 2085 ••• Bchulte U fece in 2'26" ("media 51,411,1. Ma qfqt5(44p4sgLtpCsls e i a a i r 5 a li e a questo exploit rimane isolato fra altri risultati mediocri. In quello di Coppi, invece, c-< si trovano, oltre una media di 50,562 su 3750 m, contro Kubler (1940), che avrebbe voluto dire 5 km. in 5' 56", medie di 49,522 •■. 2820 m. con Peters, di 49,691 su 3760 con Blanchet e parecchxe altre al disopra dei 48. Cioè, in complesso, le prestazioni dell'italiano sono migliori di quelle dell'olandese. L'essere stato battuto da Bchulte sul tempo di 6'24"9/10 vuol proprio dire che quel giorno Coppi era molto al disotto del suo normale livello. Con ciò non voglio dire che l'esito dell'incontro non lasci luogo a dubbio. Ma, se Coppi si presenterà in piena forma, la vittoria non dovrebbe sfuggirgli. Egli dovrà, però, fronteggiare l'inizio forse più pronto dell'avversario, andare in netto vantaggio nel 3" e 4" chilometro e poi resistere alla reazione finale del più veloce pistard. Se egli dovesse trovarsi al termine del 4° chilometro quasi in pa rita, la partita sarebbe per lui perduta. Giuseppe Ambrosini ngnnlAmIl «locatore Della Frcra, terzino del Novara, è stato ricoverato In clinica e sarà operato di menisco tra qualche giorno. L'U.V.l parteciperà ufTìcialmen te anche quest'anno alla gara campestre internazionale che si svolgerà a Parigi in febbraio. E' oonttrmato che 11 l.o maggio il Mllan si recherà a Liegi, per incontrare In partita amichevole la squadra dello Standard. Si conferma pure che l'Inter intende recarsi all'estero il 71 febbraio prossimo, quando cioè si disputerà In Italia l'incontro fra la nazionale azzurra e quella portoghese: non è stato però ancora decìso quale Invito convenga accettare: se in Turchia, In Svizzera o in Spagna. La squadra austriaca del Rapid. reduce da una lunga e vittoriosa tournée nell'isola di Malta (sette partite, sette successi) sarà oggi a Catania, dove incontrerà l'undici locale. Successivamente, la compa glne rientrerà In patria per disputare la gara assegnatagli dal calendario del campionato austriaco.