Cuochi e meccanici sono gli 007 di un frenetico mercato piloti

Cuochi e meccanici sono gli 007 di un frenetico mercato piloti Cuochi e meccanici sono gli 007 di un frenetico mercato piloti DAL NOSTRO INVIATO ZELTWEG — Sono giorni frenetici, questi, per la Formula 1. Non tanto per la lotta verso il titolo mondiale, quanto per il «mercato» di fine stagione. Mai come in questa occasione i trasferimenti dei piloti (ed anche dei tecnici, dei meccanici; dei team-manager e dei direttori sportivi) hanno assunto un tono farsesco ed assurdo, molto vicino e simile a quello della «campagna-acquisti» del calcio. Si assiste nel paddock di Zeltweg ad una danza di spostamenti dei personaggi interessati, di azioni da «007». Si cercano i luoghi più discreti per effettuare le trattative. Dalle toilettes ai boschetti che circondano il circuito, tutti i posti sono buoni per uno scambio di informazioni, per i tentativi di piazzarsi o di piazzare un «pezzo» presso qualche scuderia. E nel ruolo di messaggeri .vengono impiegati anche individui insospettabili come cuochi o cronometristi. Ovviamente questa situazione crea il caos più completo con una ridda di voci, di smentite o di conferme che finiscono anche per es¬ sere grottesche. Basta che un meccanico della Ferrari sia visto parlare con la ragazza di un pilota per far partire subito in tutto il mondo la notizia che lo stesso conduttore sia sul punto di essere ingaggiato a Maranello. Dietro agli schermi fumogeni comunque qualcosa si muove. A manovrare tutto sono gli sponsor più potenti e cosi si rischia di perdere il senso della reale valutazione di un pilota, il tutto a vantaggio di abili businessmen come sono certi proprietari di scuderie che si arricchiscono alle spalle di chi è disposto a spendere nella Formula 1 milioni di dollari. I piloti più giovani e meno affermati sono le «vittime» preferite. Se i giovanotti si mettono in luce, vengono rivenduti a prezzi esorbitanti, se dimostrano poco talento, debbono pagare profumatamente per cambiare scuderia con la speranza di ricominciare da capo, di ritentare la fortuna. Il «caso» più clamoroso degli ultimi tempi è quello che ha avuto come protagonistil'argentino Riccardo Zunino ed 11 messicano Hector Rebaque, entrambi ingaggiati dalla Brabham dell'astuto Bernie Ecclestone. Il primo ha firmato all'inizio della' stagione un contratto pagando 1 milione e mezzo di dollari per correre. Alla sesta gara (dopo aver versato 900.000 dollari), rimasto senza fondi, è stato appiedato' per far posto al miliardario Rebaque che pare paghi 150.000 dollari a corsa per avere la seconda Brabham. Ora Zunino si aggira per i box con la speranza che il suo rivale finisca i soldi per riprendere il posto (chiaramente a pagamento). Un altro episodo sulla bocca di tutti riguarda il giovane Elio De Angelis. Dopo essersi legato negli anni scorsi a Tyrrell, De Angelis avrebbe versato all'inglese una' grossa somma all'inizio del 1979 per essere libero di andare alla Shadow. Ora, passato alla Lotus, il romano vorrebbe lasciare Colin Chapman, non essendo soddisfatto della propria situazione. Ha diverse offerte (per esempio dall'Alfa Romeo), ma anche lui per andarsene dovrà pagare una penale. c_ ^ • PROVE — Molto più lenti dei tempi ottenuti nelle qualificazioni, i risultati delle prove libere di ieri mattina con il pieno di benzina e le gomme da gara: il più veloce è stato De Angelis (Lotus) con l'34"95, davanti ad Arnoux (Renault) l'35"10 mentre ViUeneuve (Ferrari) è stato quarto con l'35"63, Giacomelli (Alfa Romeo) quattordicesimo con l'37"99 e Cheever (Osella) 23*, con l'38"7& • MOTORI — I piloti della Renault hanno avuto ordini ben precisi per là gara: non superare 110.500 giri (400 meno del massimo) allo scopo di cercare di non rompere il motore. Jabouille è stato invitato a dare la precedenza ad Arnoux che lottava per il mondiale. • FESTA — Nelson Piquet ha festeggiato ieri con una torta al cioccolato e champagne In abbondanza 11 suo ventottesimo compleanno ai box della Brabham-Parmalat con meccanici e tecnici della squadra. Elio De Angelis vorrebbe lasciare la Lotus per l'Alfa

Luoghi citati: Maranello, Zeltweg