Gara notturna di windsurf a Loano concorrenti traditi dalle lampare

Gara notturna di windsurf a Loano concorrenti traditi dalle lampare Tanto gioco, poco agonismo e alla fine nessun vincitore Gara notturna di windsurf a Loano concorrenti traditi dalle lampare LOANO — Cinquemila lire per iscriversi, cinquantamila per reclamare. Boe da lasciare in un primo tempo a destra, poi, se mai, a sinistra. Il bollettino annunciava: mare calmo, cielo sereno, pastaciutta al dente (nella spaghettata in programma a fine gara). La prima regata notturna di windsurf, tentata l'altra sera (sabato) a Loano, è scivolata tra il serio ed il paradossale. Metà dei concorrenti l'ha affrontata, con grinta da Olimpiade. L'altra metà si è sentita piovere addosso gli anni della goliardia. Ha puntato soprattutto sulla splendida targa per l'ultimo arrivato, attratta forse anche dalla dedica «Al wntdman, l'uomo che domina i venti». Anche se il gioco ha prevalso sull'agonismo, l'esperimento — uno dei primi effettuati in Italia — è statò valido. Il windsurf ha insospettate qualità notturne. Sulla punta dei boma avrebbero dovuto essere attaccate torce chimiche. Durano parecchio ed illuminano senza bruciare. L'afflusso di meticolosi turisti, preoccupati di restare in stop in una galleria dell'autostrada, ha fatto si che di torce a Loano non se ne trovasse neppure una Dopo un rinvio di un quarto d'ora, era cresciuta i'attesa. Venticinque surfisti sono scattati come fulmini, o quasi. Il ventiseiesimo è partito un po' dopo, anzi la ventiseiesima. Heidi Spotorno, tedesca molto graziosa, sposata ad un italiano ed abitante a Pietra Ligure, era stata ostacolata dal traffico automobilistico. Si è cambiata in tempo record e, difesa contro il freddo da un trasparente impermeabile sopra il bikini, ha veleggiato verso l'oscurità. Davanti a lei si rivelavano, in tutta la loro esplosiva rivalità, le due anime della notturna del surf. Quelli che facevano sul serio, lottavano bordo a bordo, senza esclusione di colpi. Erano Ghirardi, Daidola. Ciccio Rossi. Settimio Giraldi, Perrone, Lengueglia, Vignola. I turisti della notte, invece, sono partiti in planata verso la lampara di un pescatore confondendola con una boa. Questo ha complicato il lavoro della giuria di cui faceva parte il milanese Ubaldo Chirola, ex starista, rivale dei celebri Straulino e Ro¬ de. Lo aiutava la bruna Romana Pucci. Tre fari da 1500 Watt tentavano d'illuminare il percorso, ma, seduti sulle sdraio da spiaggia, gli spettatori non vedevano molto. Soltanto il torinese Cavagnero. che fabbrica il Ghibli in coproduzione italo-spagnola, ripeteva tenacemente che il suo campionissimo era al primo posto. Deve avere l'occhio felino, perché il giovane Mimmo Giraldi è stato davvero davanti ai fuoriclasse Daidola. Rossi e Ghirardi. Il sogno del sedicenne alassino è stato purtroppo troncato da un salto di vento. Il maestralino è entrato in sciopero e la prova è stata sospesa. Gli organizzatori, sul gommone, si sono trovati di fronte all'ultima e dura impresa: rincorrere tutti i velisti per convincerli a rientrare alla base. Li ha aiutati un lontano profumo di pasta al pesto ed anche il concorrente Che. aveva raggiunto la lampara e stava contrattando l'acquisto di pesce fresco ha virato di bordo. Si è conclusa cosi, con un nulla di fatto, la prima notturna paolo Bertoldi

Luoghi citati: Italia, Loano, Pietra Ligure