Settecento «tifosi» di Bach e Vivaldi al concerto pomeridiano nella chiesa

Settecento «tifosi» di Bach e Vivaldi al concerto pomeridiano nella chiesa Settecento «tifosi» di Bach e Vivaldi al concerto pomeridiano nella chiesa Il clavicembalista ungherese incredulo: «Tanta gente a quest'ora?» - Boom della musica classica fra i giovani - «Sono entrato per caso, ma quell'organo mi fa venire i brividi» Metti un pomeriggio, in chiesa, a sentire Bach e Vivaldi. La chiesa è quella dei Santi Martiri, in via Garibaldi, il concertista è un ungherese, Janos Sebestyen, mani prodigiose sulla tastiera del clavicembalo e orga-, no. All'assessore comunale per la cultura, Balmas, che l'aveva Invitato per «Settembre musica», Sebestyen aveva espresso perplessità. «Siamo sicuri di aver scelto un'ora propizia? Un concerto in chiesa, nel pomeriggio di un giorno feriale, in una città come Torino? Mah..». E Balmas: «Non abbia timori, maestro, vedrà, vedrà». Quando il clavicembalista venerdì pomeriggio ha fatto il suo ingresso nella chiesa, venti minuti prima dell'inizio del concerto, è rimasto incantato: tutte le sedie e 1 banchi occupati, si faticava a trovare uno spazio per restare in piedi. Sei-settecento persone, parecchi seduti a terra, facce di adolescenti e capelli grigi. Giovedì pomeriggio all'Auditorium della Bai, mezz'ora prima di sentire suonare «L'orchestra giovanile italiana», hanno affisso il cartello «Tutto esaurito». Tantissimi anche nelle prime due serate, a San Filippo. Iranno scorso in poco meno dì un mese di concerti, le presenze furono ottantamila, quest'anno nello stesso periodo sì ritiene che 11 numero aumenterà. Ma. perché la musica classica attira così tanto? mio penso — dice Roberto Gorgone, 18 anni, iscritto al primo anno di ingegneria —che gli appassionati di questa msica siano più numerosi di quanto si ritenga. Lo noto tra i miei amici ascoltano Guccini ma anche Beethoven, cancellano un nastro di canzoni di Lucio Dalla e incidono Bach o Vivaldi Musica classica e leggera non sono in contrapposizione. Io scelgo l'una o l'altra a seconda dei momenti. In ogni caso si organizzano troppo pochi concerti rispetto al po¬ tenziale' di uditori .Settembre musica dovrebbe durare di più». Roberto è venuto ad ascoltare Bach e Vivaldi insieme con la sua ragazza. Lidia, 17 anni. Sono arrivati un quarto d'Ora prima dell'inizio delle sonate, hanno preso posto sui gradini delle balaustra. Interviene Lidia: « Vengo da una famiglia di melomani Mio padre pranza e cena sempre con la radio accesa, sempre sul terzo programma. E'stato lui ad iniziarmi alla classica. L'anno scorso ai concerti di Settembre musica sono andata quasi tutti i giorni lo farò anche quest'anno. Diciamolo francamente, sono un'assidua anche perché l'entrata è gratuita». I torinesi accorrono in massa ad ascoltare i brani, del musicista noto o l'esecutore famoso ma fa la fila per sentire un'opera sconosciuta o 11 complesso -mai sentito nominare. Uno degli scopi di «Settembre musica» è infatti quello di abituare alla rl- cerca, a prescindere dalla presenza del divo o dal brano orecchiabile e facile. 'io — com'essa un impiegato Fiat, Giacomo Porta, 42 anni — sono venuto a questo concerto per caso. Passeggiavo per via Garibaldi, ho visto gente entrare in chiesa, all'ingresso distribuivano un opuscolo. Sono entrato anch'io, per curiosità. Non mi intendo di musica classica: quella specie di pianoforte, il clavicembalo come è scritto nell'opu-scoio, non m'è piaciuto molto ma l'organo si Che bella musica, mi venivano i brividi a sentire certi brani Forse tornerò qualche sera, al pomeriggio no, perché tra qualche giorno riprendo il lavoro: Una pensionata, Amalia Giaccherò, non nasconde d'essere venuta «per passare il tempo, un pomeriggio diverso. Ma sono rimasta impressionata a vedere tanta gente, soprattutto i giovani e tutti con facce pulite, i vestiti in ordine, attentissimi. Portano il registratore, sembrano interessatissimi. Non mi chieda se mi intendo di musica, conosco soltanto qualche pezzodell' "Aida". A me piacciono i cori e le bande». C'è anche l'esperto incallito. Maurizio Castaldo, 52 anni, commerciante, trova giusto che •Settembre musica» . presenti opere e brani poco conosciuti al grande pubblico. «E' un modo, per apprezzare autori mai senti- ' ti. Non ho dubbi a lasciare il negozio qualche orajper venire qui. La musica ce l'ho nelle vene, mi sono iscritto anche ad un corso per flauto. Mia moglie mi prende in giro: "Alla tua età... lascia perdere. E poi c'è il pericolo di disturbare i vicini quando fai le prove". Ma io, quando ascolto musica mi sento diverso, posso avere i corni di traverso, tutto siappiana. L'anno scorso a Settembre musica ho conosciuto altra gente, siamo diventati amici, ci invitiamo a casa per ascoltare dischi e commentarli Guido J. Paglia La chiesa di San Filippo gremita per il concerto diretto da Jean Marc Cochereau Folla ogni giorno alle manifestazioni di «Settembre Musica»

Luoghi citati: Torino