ff fripartito si ri volge ai comunisti per un'opposizione meno dura? di Alberto Rapisarda

ff fripartito si ri volge ai comunisti per un'opposizione meno dura? Impercettibili segnali in vista anche del difficile autunno ff fripartito si ri volge ai comunisti per un'opposizione meno dura? Ma anche il pei parla di «governabilità» e di «stabilità» - L'«Unità» sembra invitare i partiti di governo a ricercare un incontro col pei, almeno nelle aule del Parlamento ROMA — Sono per ora segnali impercettibili, ma forse qualcosa comincia a muoversi nella stagnante . situazione politica italiana. La «rinuncia» del governo a Montecitorio sui decreti economici sembra aver lasciato il segno. Il timore per quel che potrebbe avvenire in autunno nel mondo dèi lavoro (licenziamenti; inflazione, svalutazione) sta inducendo i partiti della maggioranza dc-psi-pri a cercare una opposizione un po' più benevola da parte del pei. I tentativi di dialogo che si colgono fanno capire che l'attenzione dei partiti della maggioranza si va concentrando nuovamente sul ruolo del partito di Berlinguer. Cosi il segretario socialista Craxi (secondo quanto riferisce il settimanale .Panorama») si è incontrato con l'esponente della sinistra democristiana De Mita, sostenitore dell'ingresso del pei al governo, il comunista Ingrao si ri¬ volge con tono molto pacato à Craxi per chiarire in che cosa dovrebbero consistere, a suo giudizio, la «governabilità» e la «stabilità», temi cari al segretario socialista. Mentre V«Unità» sembra invitare 1 partiti di governo a cominciare a ricercare un incontro col pei almeno nelle aule del Parlamento, secondo quanto scrive Alinovi, vicecapogruppo del pei della Camera. .Nella presente situazione un governo può essere forte se si apre agli apporti delle forze motrici della tenuta politica e del rinnovamento nazionale, e quindi ai contributi del Parlamento che ne è lo specchio» è il suggerimento di Alinovi. Egli però constata che «ci si muove nella direzione opposta», .si vorrebbe partecipare a una tensione costruttiva e si è respinti continuamente nelle secche di una governabilità di basso livello». Occorre invece'a suo dire «un confronto con una forza come la nostra (il pei) che, anche quando non fa parte del governo e resta all'opposizione, sa agire per il meglio e per suscitare e unire le spinte democratiche necessarie al cambiamento». Anche i socialdemocratici, premesso che «occorre avere il coraggio di farsi protagonisti», avviano oggi un loro dialogo con i comunisti dalle pagine dell'»Umanità». Il vicesegretario Puletti prende spunto dagli avvenimenti della Polonia per ricordare come l'Urss abbia lanciato nuovi anatemi e condanne» contro il pei solo perché Berlinguer ha affermato che i comunisti italiani, in caso di un ipotetico conflitto, si leverebbero «a difendere l'indipendenza del nostro paese». Cosi «viene continuata la polemica contro un partito che già si colloca sul confine dell'eresia». La conclusione di Puletti è che «da questi fatti le forze democratiche debbono muovere per riaprire un discorso utile (col pei, ndr) anche per avviare a soluzione il problema sulla reale governabilità del nostro paese». Si tratta di un chiaro invite al dialogo rivolto al pei, con la richiesta di rinunziare però all'alternativa secca: o al governo o all'opposizione. Mantenendo questa posizione il pei rischia di favorire coloro che «intendono mantenere in piedi una coalizione di governo che si rivela insufficiente a sciogliere i nodi-della crisi», scrive Puletti. Invece bisognerebbe .individuare i problemi più gravi e fare in modo che ogni partito avanzi ipotesi di soluzione». Il psdi vuole infine verificare se il pei, dopo che «sono stati infranti certi dogmi», è disponibile per «rendere finalmente operante il principio dell'alternanza». A quanto pare, il partito di Pietro Longo vuole scavalcare a sinistra quello di Bettino Craxi forse anche per chiedere di entrare al governo a pieno titolo come forza di sinistra. Anche Craxi ha rivolto richieste al pei, nel dialogo con De Mita di cui riferisce «Panorama». «Il pei deve dire che cosa intende fare. Non solo oggi e domani, ma in prospettiva. Ci sono ancora quattro anni alla fine della legislatura. Vuole continuare così? Ma così finisce per sfasciarsi tutto, e non solo il governo. Ecco il livello del dialogo che va impostato con i comunisti: un dialogo di prospettiva, serio, di fondo non con gli "ammiccamenti" di Piccoli e di Spadolini» ha affermato 11 segretario socialista. E De Mita gli ha risposto: «Quella tua idea della "grande alleanza riformatrice" mi sembra una base di intesa seria per tutti». Alberto Rapisarda

Luoghi citati: Polonia, Roma, Urss