Il fragile fratello dell'ucciso indaga

Il fragile fratello dell'ucciso indaga LE PRIME VISIONI SUGLI SCHERMI DEL CINEMA Il fragile fratello dell'ucciso indaga Rebus per un assassinio di William Rickert, con Jef f Bridges, John Huston, Anthony Perkins. Belinda Bauer. Drammatico, a colori, Usa 1979. Cinema Arlecchino. Esordisce con questo film per schermo gigante l'ex documentarista William Rickert. Esordisce con qualche ambizione, com'è dimostrato dalla scelta della fantapolitica dell'argomento, cui è servito d'ispirazione un bestseller di Richard Condoli, «The Winter Kills», dedicato all'assassinio d'un presidente degli Stati Uniti chiamato Keagan, avvenuto, si suppone, nel1960. Il delitto, compiuto a Filadelfia, è evocato all'inizio da un uomo (Sterling Hayden) che, ai nostri giorni, prima di morire, confessa a Nick Keagan, fratello dell'ucciso, d'essere stato lui il killer. Tale fratello (Jef f Bridges), traumatizzato dalla rivelazione, va, dal padre, impersonato con efficacia straordinaria da John Huston, per riferirgli quanto ha saputo, che è in contrasto con la versione ufficiale del delitto. ■Il vecchio genitore, industriale tra i più potenti e protervi degli Stati Uniti, ha sempre considerato Nick come il figlio debole della casata e prende occasione della circostanza per stimolarlo a esser volitivo e ad approfondire l'inchiesta. Il fragile Nick si dà coraggio, procede nelle indagini tra rischi e insidie, si trova presto sprofondato in situazioni allucinanti: nel complotto che segnò la fine del fratello vengono allo scoperto i fili segreti di partecipazioni incredibili nelle quali fu coinvolta gente altolocata e cinica, legata alla politica e alla finanza, alla polizia e alla mafia americana. La scoperta finale di una verità occultata con scaltri artifici è per Nick, attaccatissimo al padre, particolarmente tragica. Film sulla ^piovra del Potere», e sugli avvolgenti suoi tentacoli, Rebus per un assasT sinio è un po' un rebus anche. come narrazione. Questo per l'eccessivo groviglio degli accadimenti, per una certa confusione determinata da anche troppi personaggi, non tutti chiaramente definiti. Tuttavia lo spettatore sarà in vario modo interessato, oppure attratto, da taluni dettagli singolari, come la prospettiva avveniristica d'un kafkiano, iperbolico archivio, cui fa da guida un quasi automatizzato Anthony Perkins. Nel cast, oltre ai citati, si notano altri egregi interpreti: Eli Wallach, Richard Boone, Toshiro Mifune, Tomas Milian, l'inedita Belinda Bauer, la veterana Liz Taylor che si vede verso la fine per meno d'un minuto. '** Due volte donna di Elie Chouraqui, con Anouk Aimée, Richard Berry, Gabriele Ferzetti. Drammatico a colori, Francia 1978. Cinema Lilliput. E' V'Opera prima» di un giovane regista che, avanti d'essere promosso onorevolmente tale, fu assistente di Claude Lelouch. Con inclinazioni palesi verso un intimismo in più momenti delicato, Chouraqui ha proposto in «Mon premier amour» (titolo originale) la vicenda, derivata da un roman-, r e i o a o i : , , i o e e e e ù i r -, so, del rapporto tanto affettuoso da diventare forse incestuoso tra una signora, Jeanne, separata dal marito, e il figlio suo meno che ventenne Richard. L'intimismo si risolve nella tenera segretezza che regge il legame tra la genitrice e il ragazzo, dapprima portato all'indipendenza, poi addolcito e impietosito nei confronti della madre quando il medico che ha la signora in cura lo informa che il destino di lei è tragicamente segnato, perché condannata a tempi brevi dalla leucemia. L'incesto tra Jeanne e Robert non risulta esplicito, mentre inesorabile appare il progresso del male che troncherà questa love story destinata a intenerire i cuori femminili al suo melodrammatico epilogo. Superficiale in certi traiti, in altri acuto, il film indugia qui e là in compiacimenti visivi, ma le sue ripetute lentezze sono riscattate dalla continua, intensa, stimolante presenza di Anouk Aimée, attrice sempre di talento che sfuma con calcolata, tristezza il personaggio di Jeanne riuscendo a conferirgli schietti accenti umani. Il figlio è Richard Berry; il marito separato, evanescente figura che si vede poco, Gabriele Ferzetti. a. v. I . . S.: Belinda Bauer e Jeff Bridges nel film di Rickert

Luoghi citati: Filadelfia, Francia, Keagan, Rickert, Stati Uniti, Usa