Diamanti del Siam

Diamanti del Siam Saper spendere Diamanti del Siam Sono chiamati così gli zirconi, non pietre sintetiche, ma minerali simili al brillante «Ho sempre creduto — scrive Gabriella —che lo zircone fosse il Irutto dell'abilità dell'uomo e non della creazione della natura. Invece un'amica sostiene che non è una pietra sintetica. Ma ne siamo sicuri? Da questo dipende un acquisto che voglio tare». Tutti possono sbagliare e un errore comune è proprio quello di credere che lo zircone sia una pietra sintetica, studiala e nata in laboratorio per Imitare la preziosità naturale del brillante. Precisa l'orefice Sergio Della Valle: «è un minerale, non un prodotto di sintesi. Si chiama anche «pietra del mese di agosto» e la confusione è provocata dal fatto che nella sua varietà Incolore lo zircone è gemma molto vicina al diamante (come figura) per la sua notevole rifrazione della luce. E' anche molto meno costoso e forse per questo qualcuno ha parlato di prodotto sintetico a confronto con II diamante. Tanto più che gli zirconi particolarmente belli della Thailandia sono impropriamente denominati «diamanti del Siam». Di zirconi però ce ne sono anche di colorati: rosso chiaro, rosso scuro, rosso arancione (sono chiamati «giacinto»), oppure azzurri- e blu-verdastri (chiamati «starine», termine che ha sollevato molte discussioni tra* i gemmologi). Non basta: si trovano in natura zirconi di varie tonalità sul verde, giallo, grigio e bruno. Anche se la varietà più nota è propria quella splendente del diamante bianco. C'è una differenza però, e non soltanto '- nel valore. Lo zircone ha una ' notevole fragilità, perciò gli spi- gol! delle faccette si consumano in fretta. La vanità affiora all'improvviso, magari in una bella giornata di vacanza in una zona di mare di fronte a una vetrina, Elga ha scoperto in questo modo di desiderare «moltissimo una collana di corallo» e ha deciso che «in autunno, quando avrò di nuovo risparmiato qualche soldo, cercherò di regalarmene un filo». Nel frattempo 8'lntorma: «Che cos'è II corallo e quel è il più bello?». itH Risponde II dott. Sergio Della Valle: «Per molti secoli il corallo fu considerato una pian' la marina; solo nel 1700 si scopri che è invece formato dagli scheletri calcarei di migliaia e migliaia di polipetti che vivono nelle acque calde a bassa profondità. Notevoli banchi coralliferi si trovano presso Capri, Ischia, le isole a sud della Sicilia, vicino alle coste della Sardegna e della Corsica, per restare In casa nostra e non parlare della Polinesia o dell'Asia». L'alto valore det corallo dipende non tanto dalla scarsità (In quanto la pesca è abbastanza abbondante), ma sia dalla difficoltà che la pesca compòrta sia dalla qualità e dalla lavorazione che incide soprattutto su oggetti ornamentali e statuette. L'esperto precisa: «Commercialmente Il corallo si distingue secondo la gradazione del colore: corallo moro, cioè rosso cupo, rosso, rosa, pelle d'angelo oppure bianco. Esiste anche un corallo blu proveniente dall'Africa e un corallo nero. La qualità più pregiata e più nota è senza dubbio il "pelo d'angelo", peau d'ange, così prezioso se bello' che un filo di corallo può costare anche milioni». E chi non avesse patrimoni da investire In questo acquisto? «Può scegliere un filo di corallo rosso oppure due fili di corallo rosso e al centro un filo di corallo bianco. Con un bel fermaglio laterale è senza dubbio un gioiello di buon gusto. Ora sono alla moda anche collane di pie-, coli fili di corallo di diverso colore, attorcigliati tra loro; occorrono in questo caso parecchi fili, piccali, piccoli. Talvolta al coralli si uniscono'anche lapislazzuli o altre pietre dure In colorì vivaci per giocare sul contrasto. Atten-. zione però alle Imitazioni: la fabbrica dei falsi coralli è fonte di ottimi guadagni a spese degli In¬ genui. Il corallo vero si riconosce dall'esame al microscopio della struttura e dal pesò speci-, fico». «La mia lucidatrice accusa ormai gli anni — scrive Luisa — e fra breve sarò costretta a metterla a riposo. Purtroppo I prezzi, attuali degli aelettrodomestici sono tali da richiedere una lunga riflessione prima dell'acquisto. Avete torse qualche suggerimento all'Insegna del risparmio?». Un suggerimento e una novità. Il primo ò di evitare gli sprechi. Non che l'acquisto di' una lucidatrice costituisca uno spreco, ma il suo utilizzo comporta un consumo In più di energia elettrica e queste sono spese in costante aumento nel bilancio di una famiglia.! La novità Infatti è in una scopa antipolvere. Ha un manico snodabile che promette di raggiungere anche gli angoli sotto i mobili ed è formata da una spugna con particolari strofinacci Imbevuti di liquido speciale. «Raccoglie la polvere meglio di una lucidatrice» sostengono coloro che l'hanno provata. Il prezzò non è modesto: 3B mila lite, ma lascia la consolazione di un bel risparmio di energia elettrica. A Luisa e a tutti gli Interessati che ce ne faranno richiesta scritta invteremo l'indirizzo i» «Le mietendo, molto lunghe 6 larghe — scrive Eugenia —, con gli anni, dal bianco sono passate al grigio sporco. Nessun detersivo è riuscito finora a ridonare alla stolta il candore originario. Forse qualche casalinga più esperta di me ha un rimedio e un suggerimento utile?». Simonetta

Persone citate: Sergio Della Valle

Luoghi citati: Africa, Capri, Corsica, Ischia, Sardegna, Sicilia