Le armi a Kabul di Bernardo Valli

Le armi a Kabul Le armi a Kabul (Segue dalla l'pagina) ri occidentali, espressa la loro ammirazione per quegli apparecchi sofisticati e ineguagliati, giudicano i piloti impacciati, lenti, spesso incapaci di utilizzare in pieno le qualità dei loro mezzi. Abituati all'Europa orientale, alle grandi pianure sulle quali si possono manovrare reparti corazzati, i sovietici si troverebbero a disagio tra le montagne afghane, e ancor più davanti ai guerriglieri che si'muovono a piccoli gruppi, confondendosi con la natura e con la popolazione. Anclie il resto dell'aviazione, die si valuta sia dotata di circa 70 caccia Mig-21 e di uria squadriglia di caccia bombardieri SU-17, si muoverebbe con difficoltà e avrebbe ottenuto finora scarsi successi. In un primo tempo il comando sovietico aveva cercato di risparmiare i villaggi al fine di evitare il più possibile vittime civili. Col tempo, riuscendo difficilmente a reperire i ribelli, i centri abitati sono diventati obiettivi abituali, appena sono segnalati dei mujahlddin intervengono elicotteri e caccia. Giovedì l'aviazione sovietica ha bombardato i quartieri vecchi di Herat, la Città Santa ai confini con l'Iran. I ribelli vi si erano annidati e compivano azioni improvvise contro le caserme della polizia e le sedi del partito popolare democratico (comunista), installate nei quartieri nuovi. La fanteria si muove per lo più con autoblindo. E anche in questo campo i sovietici usano mezzi che gli esperti ritengono eccellenti. Sono stati fabbricati sul. modello degli Armored 'personnel carrlers (Ape) dell'esercito statunitense, ma sarebbero migliori, più perfezionati, tantoché l militari americani dicono: «Noi ne avremo di cosi buoni sòl tanto tra qualche anno». Gli Ape made In Urss possono trasportare più uomini degli Ape made in Usa e si spostano con inaggiore agilità sul terre ni frastagliati. Sono utili per l rastrellamenti. I sovietici ne fanno largo uso. Se ne servono andie per spostarsi nelle dttà. Sono l loro tassi corazzati. Altra arma nuova è un recente modello del fucile mitragliatore Kalashnikov, che ha sostituito l'AK-47: Il Kalashnikov degli Anni Ottanta è più rapido e spara pallottole non appuntite, mozze all'estremità. Esse fanno ferite difficilmente clcatrizzabtll. Nelle loro azioni antiguerriglta i militari soutettei mancherebbero di Iniziativa. Abituati alla disciplina delle grandi unità, gli ufficiali non hanno immaginazione e si lasciano sorprendere dai ribelli, poveri in armi ma ricchi di fantasia. Non mancano gli episodi sul convogli che cadono nelle imboscate e sulle guarnigioni superarmate che subiscono perdite per l rapidi attacchi dei mujahlddin. Grazie ai mezzi blindati di cui dispongono e alla debole potenza di fuoco dei ribelli, i russi si muovono in una relativa sicurezza, senza subire gravi perdite. Ma la loro superiorità sul piano dell'efficacia finisce con l'essere un fattore negativo. E' perlomeno quel che pensano gli esperti militari, in particolare quelli americani, che non hanno dimenticato la lezione vietnamita. Come è accaduto In Vietnam, anche l'Afglianlstan è un terreno per sperimentare armi convenzionali nuòve. Come gli americani, anche i sovietici si adattano via via al terreno e alla guerriglia. I lorb carri armati pesanti, su cutÀl basa In gran parte la superiorità dell'Armata Rossa ùCEuropa, si sono rivelati per lo più inutili. Restano Immobili e servono come artiglieria. Molti sono stati rispediti oltre l'Amu Darla, Il fiume delimitante a Nord II confine con VVrss. Lo stato maggiore sovietico sta preparando unità antlguerriglla. Dei commandos, In grado dt Inseguire i ribelli all'interno del Paese, per ora coritrollato dalla resistenza. Quando quelle unità, quei commandos saranno pronti è passeranno all'azione, l'avventura sovietica in Afghanistan entrerà nella seconda fase, sul piano militare. Bernardo Valli

Luoghi citati: Afghanistan, Herat, Iran, Kabul, Urss, Usa, Vietnam