La Polonia «farà il visio ai sindacalisti italiani

La Polonia «farà il visio ai sindacalisti italiani La Polonia «farà il visio ai sindacalisti italiani Lo ha comunicato l'ambasciatore^ a Roma: la partenza della delegazione è ora prevista per giovedì - Le reazioni al rimpasto di governo e al discorso di Gierek: «Un significativo passo avanti » DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Le autorità polacche concederanno nei prossimi giorni il visto d'ingresso alla delegazione sindacale italiana che partirà alla volta della Polonia a metà settimana, probabilmente nella giornata di giovedì. Nel corso di un «cordiale colloquio» con i componenti della delegazione sindacale, l'ambasciatore deUft Polonia a Roma ha confermato ieri «la. piena dispoMbilità» da parte polacca acj/accogliere nei prossimi giorni la delegazione sindacale italiana in modo che essa possa, come richiesto, «Incontrarsi con i lavoratori in lotta, con i sindacati e con le autorità secondo i contenuti politici e lo spirito che è all'origine dell'iniziativa della federazione unitaria». La federazione Cgil-Cisl-Uil afferma in una sua nota che le decisioni adottate nelle ultime ore insieme alle misure anticipate nel discorso di Gierek «rappresentano un significativo passo avanti verso un rinnovamento della vita sindacale e della partecipazione operaia in Polonia», Riconfermando il pieno appoggio alle rivendicazioni dei lavoratori polacchi, la federazione si aspetta ora che «il processo di rinnovamento si affermi e si consolidi». Circa le misure annunciate dal segretario del partito comunista polacco, Gierek, il segretario confederale della Cisl, Nino Pagani, componente della delegazione italiana che andrà in Polonia, ha affermato che esse aprono «processi nuovi e molto interessanti ed introducono la possibilità di ulteriori passi in avanti». «Quanto è successo in questi giorni — ha proseguitò, — sta a significare che non ci si trovava in Polonia di fronte a fatti di ordinaria amministrazione, ma in presenza di una lotta dei lavoratori molto spessa che il potere politico ha, almeno in parte, avuto la capacità di recepire positivamente. Non va dimenticata, per questi importanti sviluppi, l'azione che si è sviluppata a livello internazionale e die è stata improntata ad interesse e solidarietà». Anche per il segretario confederale della Uil, Larizza, non si deve «commettere l'errore di misurare tutto con il nostro metro sottovalutando l'importanza delle ammissioni autocritiche e delle aperture fatte da Gierek». «Si tratta di un primo significativo passo avanti... e di segnali politici che, anche se importanti, debbono però tradursi in fatti concreti secondo le aspirazioni dei lavoratori». Sulla situazione polacca si discuterà anche in Parlamento, sulla base di numerose interrogazioni e interpellanze presentate dai vari gruppi politici. Ieri è stata la volta del segretario liberale Zanone e del'capogruppo del deputati del pli, Bozzi, i quali hanno chiesto ài governo che esponga «le proprie valutazioni sulla situazione politica, economica e sociale in Polonia, nonché le prospettive e le ini ziatlve che il governo italiano intende assumere in collaborazione con gli altri Paesi della Comunità europea»: Nel documento si invita il governo «a richiamare l'attenzione dei Paesi partecipanti alla prossima conferenza di Madrid sulla gravità degli arresti dei dirigenti del movimento operaio polacco e sulla gravità delle ripercussioni che gli arresti potrebbero avere sui risultati della conferenza».

Persone citate: Bozzi, Gierek, Larizza, Nino Pagani, Zanone