Tre famiglie scappano dalle loro case «Ogni notte si scatenano gli spiriti»

Tre famiglie scappano dalle loro case «Ogni notte si scatenano gli spiriti» Ad Almese mobilitati carabinieri, parroco e popolazione Tre famiglie scappano dalle loro case «Ogni notte si scatenano gli spiriti» La gerite ride, ma gii abitanti della villa sono terrorizzati: «Le luci si spegnevano da sole, c'erano gemiti e strani odori» - Un ex legionario: «Il barolo in cantina è scomparso» lutto è cominciato una settimana fa- Prima rumori dalia cantina, poi strane sensazioni. Infine paura, fino ad abbandonare gli alloggi, con l'arrivo dei carabinieri, guardie comunali'e del parroco. Insomma una strana storia di «spiriti», che' ha messo In subbuglio Almese, in bassa Valsusa. Di notte la gente si accalca attorno alla casa, nella vana attesa di chissà quale fenomeno ultraterreno. Nell'edificio dell'abitazione •stregata», risiedono quattro famiglie. Una è tornata dalle ferie l'altro ieri e ha trovato tutta la palazzina vuota. Gli altri inquilini già. da alcuni giorni sono! scappati, rifugiandosi dai parenti. In breve la voce si è sparsa, tra scettici sorrisi e molta incredulità. «La gente ride, dice die sono tutte storie — confida1 Gerardo Gallo, 23 anni, sloggia-; to dagli "spiriti" — ma non ha', visto nulla. Altrimenti anche loro avrebbero fatto fagotto». Porte e maniglie «che si muovono», tonfi, passi per le scale, grida. Persino — qualcuno giura - «materassi che sobbalzano». Sugli insoliti tramesti! in cantina nessuno subito sa dare spiegazioni. Dalla vicina caserma accorrono i carabinieri, ovviamente più convinti sulla presenza di malfattori, che di altro. Poi la situazione peggiora. Gli «spiriti», cosi sembra, hanno traslocato ai plani superiori. «Le luci si spegnevano e si accendevano da sole — racconta Salvatore Perrone, 29 anni c'era qualcuno, ma min si vedeva. S'avvertivano strani odoii, incenso, zolfo. Anche il cancello si muoveva». Aggiunge rabbrividendo Pierangela Chlrlo, 26 anni: «Lro\viclna al bambino. Ho sentito uii^gclido'vento. Poi lamenti e rantola, come se qualcuno slesse per morire. Mio figlio sorrideva, sentivo odori di crisantemi. Una paura di quelle...». Soltanto spifferi da una fine¬ stra, con i profumi di un vicino giardino, oppure erano davvero in azione forze occulte? Una dozzina di persone sono pronte a giurare per queste ultime, tanto che non sono pid tornate a dormire in casa. Sono andate dal parroco, don Ettore Ghlano, che ha benedetto le stanze per liberarle dagli «intrusi»: •£' stato solo per tranquillizzarli Niente di più». Ma il culmine è stato toccato mercoledì, quando i Perrone e gli altri sono stati «liberati» dai vicini'. «Urano terrorizzati, chiedevano aiuto —■ ha raccontato Ugo Suda, titolare del cinematografo .—. Non riuscivano più ad aprire le porte. Invece per me è stato semplicissivio. A certi fenomeni io non ci credo. Ma qualcosa deve essere successo, sembravano dei cadaveri». Una suggestione collettiva, o qualcosa di piti v Ad Almese la gente è incredula, divertita. «Sono solo storie — cerca di sdrammatizzare l'inquilino tornato l'altro ieri. Franco Marengo, arredatore-antiquario, ex paracadutista e legionario — ci vuole ben altro per farmi paura. L'unica cosa che ho trovato è la cantina scassinata. Sono scomparse 4 bottiglie di Barolo del '64, vi ho trovato un gatto nero. Comunque se ci sono gli spiriti io li affronterò». L'altra notte Marengo e i coinquilini sfrattati dalle •masche», hanno vegliato la casa, pli'i o meno decisi ad interveni- re. Ma evidentemente gli «spiriti», viste le bellicose'intenzioni' dell'ultimo arrivato, hanno preferito battere in ritirata. La notte è trascorsa tranquilla, rischiarata dalla luna. La folla verso le due si è sciolta, tutti so-' no tornati a casa delusi. g.dolf.

Persone citate: Ettore Ghlano, Franco Marengo, Gerardo Gallo, Perrone, Salvatore Perrone

Luoghi citati: Almese, Barolo