Le due Germanie riconoscono che il momento è «poco adatto» di Tito Sansa

Le due Germanie riconoscono che il momento è «poco adatto» Le due Germanie riconoscono che il momento è «poco adatto» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — L'atteso «vertice intertedesco»,l'incontro fra il Cancelliere federale Helmut Schmidt e 11 presidente e capo del partito della Ddr Erich Honecker, in programma per la settimana prossima sul lago di Werbellin, è stato annullato. E' stato Schmidt a rinunciarvi, in considerazione dei trecenti avvenimenti in' Europa» che fanno ritenere il momento attuale «poco adatto». Afferrato il telefono, il capo del governo di Bonn (che si trova in vacanza ad Amburgo) ha chiamato il presidente della Germania comunista, a Berlino Est, e lo ha informato della propria rinuncia, che «è stata assai difficile», presa dopo cinque ore di consultazioni con i suoi più stretti collaboratori di governo. Erich Honecker —secondo il portavoce del governo Klaus Boelling — ha «dimostrato comprensione». L'annuncio è stato dato alle 15,20 dallo stesso Bo eli in g nella foresteria del Senato di Amburgo, dove Schmidt aveva convocato una cerchia ristretta di ministri per preparare gli ultimi dettagli del suo viaggio. E' stata una sorpresa per tutti: appena tre ore prima a Bonn il portavoce in seconda del governo, Armin Oruenewald, aveva assicurato la stampa internazionale che «non vi è alcun indizio che l'incontro non abbia luogo», rispondendo poi negativamente alla domanda di un collega che voleva sapere se il governo poteva ancora mutare opinione. S^èlnsomma ripetuto il rituale di lunedi scorso, quando la visita del capo del partito comunista polacco Edward Oierek veniva data per sicura e meno dì mezz'ora più tardi annullata. La differenza fra l'annullamento di lunedi e quello di ieri è tuttavia sostanziale. All'ini- zio della' settimana era stato Gierek a rinunciare,. perché 'trattenuto da impegni di partito», ieri è stato il Cancelliere tedesco, la cui politica è tutta impostata sulla distensione internazionale e ispirata al concetto più volte ripetuto che •proprio nei momenti difficili è necessario mantenere i contatti e tenere aperto il dialogo». Forse — si presume negli ambienti diplomatici di Bonn — il Cancelliere ha voluto anticipare ima eventuale probabile disdetta di Honecker. Pochi giorni dopo la rinuncia comprensibile di Gierek, essa avrebbe potuto venire valutata come un affronto e avere conseguenze nella campagna elettorale per le politiche del 5 ottobre. Ufficiosamente è stata data una spiegazione, con la quale, si addossa la responsabilità della rinuncia ai governanti, della Germania comunista. E' stato detto che essi avrebbero voluto annullare una parte del programma di viaggio di, Schmidt, e precisamente quella «privata» che prevedeva una visita del Cancelliere alla cittadina di Guestrow e a Rostock, il principale porto della Ddr sul Mar Baltico. Il governo di Bonn sarebbe stato a conoscenza di questo mutamento unilaterale di programma, dovuto al timore delle autorità della Ddr che i. disordini di Danzica e di Stettino (confinante con la Germania comunista) potessero estendersi tra i lavoratori del porto e dei cantieri navali di Rostock. Ma si può pure pensare che il Cancelliere non abbia voluto rischiare di «avallare» eventuali azioni militari contro la Polonia, va parte del Patto di Varsavia, con la sua presenza ufficiale nella Germania Est. ' Nella dichiarazione ufficiale letta dal portavoce Klaus Boelling non si trova peraltro traccia di tutto ciò. E' un documento lunghissimo, pieno di dichiarazioni di intenti, che mirano a tranquillizzare l'opinione pubblica (non solo nella Repubblica Federale ma anche nèU'«altra Germania») la quale si attendeva risultati promettenti dall'incontro sul lago di Werbellin. ili governo federale — ha detto tra l'altro Boelling — è profondamente, convinto della necessità che proprio i tedeschi contribuiscano al consolidamento della pace in Europa e che la collaborazione tra ì due Stati tede-: schi debba venire intensificata nell in teresse dei ci ttadini». . Più avanti si legge: «// Can- Tito Sansa (Continua a pagina 2 In testa colonna)