Ventimila chilometri via radio per ascoltare i battiti del cuore di Gianni Bisio

Ventimila chilometri via radio per ascoltare i battiti del cuore Un elettrocardiogramma dal Monte Rosa al Venezuela Ventimila chilometri via radio per ascoltare i battiti del cuore La prova è stata portata a termine (con successo) da un gruppo di radioamatóri piemontesi e liguri - Sono state usate apparecchiature normalmente reperibili e di costo ridotto Un elettrocardiogramma dal Monte Rosa al Venezuela attraverso l'etere, in pochiistanti, per dimostrare le possibilità delle diàgnosi a distanza: questo il singolare esperimento portato a termine con pieno successo durante il «ponte» di Ferragosto da un gruppo di radioamatori piemontesi e liguri che hanno operato in collegamento con stazioni ricetrasmittenti nigeriane e venezuelane. Gli impulsi di un.normale elettrocardiografo portatile, opportunamente codificati, sono stati trasmessi via radio dalla Capanna Margherita, a quota 4459, a poca distanza dalla vetta del Rosa, direttamente a due stazioni-ponte sulle colline di Ovada, nell'Alessandrino, e di qui in Nigeria e in Venezuela. Successivamente la registrazione del tracciato è stata ritrasmessa, per la stessa via, al punto di partenza per consentire il confronto con l'elettrocardio- gramma originale rilevato graficamente durante la trasmissione. Il tutto con apparecchiature radio normal-' mente reperibili e di costo ridotto. La pròva è riuscita Rerfett amen te: sia pure dopo un viaggio attraverso l'etere di oltre 20 mila chilometri, gli impulsi dell'elettrocardiografo non hanno presentato alcuna distorsione. In altre parole un cardiologo, sia che fosse presente alla Capanna Margherita, dove si trovava il paziente-cavia, sia che fosse nel più vicino ospedale della zona (dotato ovviamente cu un ricetrasmettitore attrezzato), sia che fosse addirittura a Caracas (dove era la stazione ricevente più lontana), avrebbe avuto a disposizione l'identico grafico su cui basare la diagnosi. Per parlare con i protagonisti dell'esperimento anche noi abbiamo dovuto stabilire un collegamento radio dalla «stampa» alla Capanna Margherita grazie all'interessamento di un tecnico del giornale, anche lui radioamatore. Ideatore della prova è stato un cardiologo genovese, il prof. Carlo Boccerò, funzionario dell'assessorato alla Sanità della Regione Liguria. Punto di partenza: il problema di assistere i «collassati» lontani da strutture idonee alla diàgnosi: gli alpinisti in rifugio ò gli equipaggi in navigazione. Il servizio radiomedico —da anni in funzione —ha provveduto in migliaia di casi a consigliare le varie cure sulla base delle descrizioni dei sintomi fatte via radio dalle navi. Perché non fare, con lo stesso sistema, un elettrocardiogramma? Perché non accoppiare un elettrocardiografo ad un ricetrasmettitore? E cosi è stato fatto. Radioamatori genovesi e biellesi si sono dati una mano: in particolare Roberto Danielli, genovese, Cesare Balduzzi, un pittore di Acqui Terme che ha la stazione radio a Roccaverano, e. Giacomo Benedetti, alpinista biellese. E' toccato a quest'ultimo salire ai 4459 metri della nuova Capanna Mar¬ gherita (un rifugio che sarà inaugurato alla fine del mese)' con tutte le attrezzature. Lo hanno aiutato, oltre "alla Guardia di Finanza di Alagna, due guide alpine del Cai di Varallo, Doriano Corrani (che ha anche «prestalo» il cuore per l'esperimento) ed Emilio De Tornasi. Comunque, applicato l'elettrocardiografo, sono cominciate le trasmissioni. Spiega Roberto Danielli: «Il segnale dell'elettrocardiografo viene trasformato in un suono modulato al 700 Hertsal secondo con alti e bassi. Questo viene a sua volta trasmesso con un ricetrasmettitore portatile (peso 1 Kg, dimensioni cm 12x10x4, costo 200 mila lire) sulla frequensa, riservata ai radioamatori, di. 144 megalierts in SSB, cioè in banda laterale unica per evitare disturbi!'. Il segnale del cuore della guida, con un balzo solo, è arrivato a Carpeneto e Rocca- verano, presso.Acqui Terme, dove c'erano due stazioni riceventi. Qui è stato «traslaton, su una lunghezza d'onda diversa (più adatta alle grandi distanze) é ritrasmesso in Nigeria, dove è stato raccolto da un radioamatore italiano («Giorgio»), e in Venezuela, a Caracas. Qui, registrato su un comune nastro magnetico, è stato contemporaneamente trasformato in elettrocardiogramma, in grafico cioè. Poi, per la verifica, si è fatto il percorso a ritroso e alla Capanna Margherita l'apparecchiatura ha registrato sulla banda di carta gli impulsi reduci da un viaggio di oltre 20 mila chilometri, perfettamente idèntici a quelli partiti poco prima. Di questo eccezionale collegamento, che potrebbe aprire nuove vie al servizio radiosanitario, si parlerà comunque, nel convegno che terranno ad ottobre, a Foligno, i radioamatori medici italiani. Gianni Bisio

Persone citate: Carlo Boccerò, Cesare Balduzzi, Emilio De Tornasi, Giacomo Benedetti, Roberto Danielli, Rocca