I tre arrestati di Parma si rifiutane di rispendere

I tre arrestati di Parma si rifiutane di rispendere Frasi d'amore e tritolo per preparare un'evasione? I tre arrestati di Parma si rifiutane di rispendere Vogliono prima parlare con gli avvocati - 11 «cervello» sarebbe la Vecchi che teneva corrispondenza con un detenuto a Nuoro PARMA — A Nuoro considerano fantasiosa l'ipotesi di un tentativo di evasione con lo shampoo al tritolo spedito da Parma da un'operaia, Va-; leria Vecchi (che pare fosse il cervello del gruppo), e dagli studenti Ivano Zerlotti e Nella Montanini, i tre arrestati di Ferragosto.. Persone slnora insospettabili, gentili ed educate, rispettate e stimate dai vicini di casa, ma da tempo tenute sotto controllo dal carabinieri. Impossibile — sostengono gl'inquirenti sardi — fuggire dal carcere «Baddu e. Carros», nessuno ci è mai riuscito, nemmeno prima che' là casa di detenzione venisse trasformata in carcere di massima sicurezza. Misure di controllo estremamente rigorose e sofisticate, segnalatori elettronici, circuiti televisivi interni,,mezzi blindati dei carabinieri che presidiano giorno e notte il perimetro, renderebbero pressoché impossibile qualsiasi tentativo. Ma allora, a che cosa servivano i salsicciotti di tritolo nascosti nei tubetti di schiuma da bagno e i detonatori infilati nelle sigarette? Probabilmente — è questa l'opinione prevalente a Nuoro — per un'azione dimostrativa tendente a provocare danni e incidenti, per richiamare l'Attenzione dell'opinióne pubblica sui' problemi di queste supercarceri. A contrastare tale interpretazione della vicenda stanno le dichiarazioni rese subito dopo l'arresto dello Zerlotti e la corrispondenza con Horst Fantazzlnl (anni fa tentò una clamorosa fuga dal carcere di Fossano) da parte di Valerla Vecchi. Fantazzini, rapinatore solitario plurlomicida era il probabile destinatario dell'esplosivo: la fitta corrispondenza con la Vecchi era amorosa ma intercalata da frasi enigmatiche alle quali si attribuisce il significato di veri e propri messaggi. in ogni caso, per far luce su questi e altri particolari, si attende l'interrogatorio dei tre arrestati. Domenica mattina il sostituto procuratore della Repubblica dott. Gerardo Laguardia ha varcato 1 cancelli del oarcere di San Francesco alle 10,30 e ne è uscito un'ora più tardi, ma, a quanto risulta, non ha potuto combinare granché. Infatti la Vecchi e la Montanini (quest'ultima è nipote del presidente comunista dell'amministrazione provinciale di Parma, Arturo Montanini, in predicato per essere ri confermato nell'incarico dopo le elezioni dell'8 giugno) si sorto riservate di rispondere alle domande del magistrato solo dopo il colloquio con 1 difensori : gli avv. Dosi e Bozzlni. Dal canto suo, Ivano Zer lotti, che ha scelto come difensori lo stesso avv. Bozzini e l'avv. Gastone Costa, si sarebbe limitato a confermare al dott. Laguardia quanto già dichiarato al carabinieri, e cioè di appartenere al gruppo parmense superstite di «Azione Rivoluzionaria» e di aver agito per favorire il piano di evasione. Intanto il sostituto procuratore ha notificato a tutti e tre 11 mandato di cattura per associazione sovversiva, CO' stltuzione e partecipazione a banda armata, detenzione, trasporto, confezione e spedizione di materiale esplosivo, tentata procurata evasione e sostituzione di persona. In più il dott. Laguardia ha contestato l'aggravante del l'art. 1 della legge 6 febbraio 1980, per aver agito per finali tà terroristiche e di eversione dell'ordine democratico, che prevede una condanna da 7 a 15 anni. g.c.

Luoghi citati: Fossano, Nuoro, Parma