La Rai scongela dopo 11 anni « Gradiva» con Laura Antonelli

La Rai scongela dopo 11 anni « Gradiva» con Laura Antonelli Il film del '69 di Albertazzi mercoledì sulla rete due La Rai scongela dopo 11 anni « Gradiva» con Laura Antonelli Mercoledì 20 agosto si vedrà finalmente sulla "Rete 2 il film Gradiva, diretto da Giorgio Albertazzi nel 1969, presentato e premiato al Festival di Locamo nel 1970, sporadicamente apparso in qualche manifestazione cinematografica italiana (le «Anteprime» di St-Vincent, per esempio) e tuttavia mai apparso né sugli schermi delie sale normali né sui teleschermi. La prolungata sosta (11 anni) di Gradiva nei frigoriferi della Rai è la conseguenza delle controversie seguite al dissesto d'un comproduttore che bloccò l'uscita della pellicola. Realizzato in un momento in cui la psicanalisi era all'apice della moda. Gradiva risulterà forse Un pò' «datato» per chi lo vede oggi. La vicenda è derivata da una novella di Wilhelm Jensen, scrittore tedesco dell'Ottocento: un archeologo delira per la marmorea creatura femminile raffigurata da un bassorilievo e guarisce della sua allucinazione quando nell'immagine scolpita identifica una compagna d'infanzia incontrata a Pompei.. Nella trasposizione per lo schermo, grande o piccolo che sia, Giorgio Albertazzi regista e i suoi collaboratori alla sceneggiatura Giuseppe Berto e Ghigo De Chiara (consulente scientifico Cesare Musatti) hanno spostato l'azione nella Firenze del 1966 inondata dall'Arno: sarà proprio l'alluvione a riportare alla luce il bassorilievo greco-romano simboleggiante la 'fanciulla che cammina* sognata dall'archeologo, il quale di fronte a quell'Immagine riprenderà contatto con il proprio passato. •'. • •• .i^rwi»>:..v-'s!-;':> t ' ■ . Nella parte dello studioso nevrotico; allucinato e delirante, si vedrà l'attore Peter Chatel; mentre la «fanciulla» della quale, nella realtà, si infiamma il giovane, ha i connotati di una Laura Antonelli nel 1969 ventitreenne, quindi tale da stimolare, in chi identifica in lei la remota compagna d'infanzia, quel delirio erotico mascherato da apparente interesse scientifico. E' questa di Gradiva, una Antonelli assai diversa dall'altra resa poi popolare dai film dove ella si è generosamente spogliata e i cui titoli sono nella memoria dei suoi ammiratori. ta.Gradiva l'attrice istriana (l'Antonelli è nata a Pola nel 1946) raffigura, sotto la guida d'un regista-attore «impegnato» come Albertazzi, un personaggio intellettuale, del tutto diverso da quelli successivi da lei impersonati nel Aferto maschio e in Malizia, nel Peccato veniale e in Mio Dio, come sono caduta in basso.' In Gradiva Albertazzi figura anche come interprete, mentre nel ruoli minori si noteranno Marilù Tolo, Bianca Toccafondi, Joseph Wheeler. La fotografia a colori è di Stelvio Massi, un bravo operatore oggi regista di .polizieschi all'italiana» .*.. r s L Alli Laura Antonelli

Luoghi citati: Firenze, Pola, Pompei