A Venezia col sereno «boom» di presenze

A Venezia col sereno «boom» di presenze A Venezia col sereno «boom» di presenze VENEZIA — A Mestre i dieci caselli dell'autostrada Padova-Venezia non sono riusciti per buona parte della giornata a smaltire il traffico che arrivava dal Piemonte, dalla Lombardia, dall'Emilia e dal valico del Brennero. La città ha subito, ieri, un nuovo assalto di turisti, e ben presto i vaporetti e le motonavi, si sono riempiti di gente in cerca di refrigerio sulle spiagge della zona. Infatti, dopo la serie di piovaschi registrati venerdì, è tornato un sole molto caldo, accompagnato da una leggera brezza. La macchina turistica, come sempre in queste occasioni, offre molto poco al visitatore: un giro in gondola (il più breve costa 25 mila lire), itinerari classici (Palazzo Ducale, Ponte dei Sospiri), fotoricordo in piazza San Marco. I colombi sono difficilmente avvicinabili senza spandere abbondanti manciate di granoturco, venduto dagli ambulanti a 500 lire il Bacchettino. Nei ristoranti, tralasciando i ritrovi di fama (prezzi- da 20 mila in su), le varie trattorie mettono in bella vista il classico menù turistico sulle sei-settemila lire «tutto compreso», offrendo le solite tagliatelle, carne opesce, e un frutto. • Ma la calamita-Venezia funziona sempre: viuzze, campi e campielli dove sono state allestite tavole per mangiare, continuano ad essere affollate.

Luoghi citati: Emilia, Lombardia, Mestre, Padova, Piemonte, Venezia