Sfiorati dal mostro

Sfiorati dal mostro Paurosa avventura di padre e figlia presso Settimo Sfiorati dal mostro «Ho visto la morte, in faccia; quando la cisterna è- piombata sulla mia auto ho pensato: ecco è finita e invece sono qui»: la voce è agitata, le frasi escono con fatica in un italiano incerto, Voljslav Bojic racconta la sua avventura, stringendosi al petto ' la figlioletta che, ignara di tutto, dorme tranquilla. Si può parlare di quello che molti definiscono colpo di fortuna; uscire illesi da un incidente pauroso diviene notizia cosi come le tante tragiche notizie di stragi sulle strade. La dinamica dell'incidente è drammatica. Ore 17, Vojislav Bojic, 29 anni, uno slavo accampato con altri suoi compagni nella piana di Volpiano, sta guidando la sua «125» sulla statale Volpiano-Torino diretto in città, accanto a lui la figlia Gianna di 2 anni. Arriva davanti allo stabilimento Facis, qui la strada si stringe, salendo versò una brul,tft.purval#Bfficilé e pericolosa. L'uomo rallenta; dalla curva sull'alto'sbuca una cisterna a ri morchio guidata da Domenico Catello, 43 anni, via San Francesco al Campo. Tutto normale I in qui. Ma dalla motrice si stacca di netto la cisterna, scivola verso il basso appoggiata su due sole ruote. Vojislav Bojic frena disperatamente, la cisterna arancione punta verso la sua auto. La travolge, staccando una gran parte del cofano anteriore, frantumando i vetri, riducendola ad un ammasso di lamiere. Poi prosegue nella sua corsa, travolge il guard ràil, rotola sul pendio erboso a lato della statale, si abbatte su un fianco in una stradina sottostante stretta tra i campi di granturco. E qui la fortuna ancora una volta gioca il suo ruolo; sulla stradina non c'è anima viva, mentre abitualmente è molto frequentata. La cisterna rovesciata si apre e un fiotto di gasolio incomincia ad invadere la strada, allargandosi a macchia fino al limite dei campi. Il liquido denso, circa 8 Jrnila litri, inonda l'asfalto; dopo ~' circa mezz'ora, nella cisterna ri' mangono ancora 7-8 mila litri. E tutto è passato; persino il perìcolo di incendio, che viene scongiurato dall'immediato intervento dei vigili del fuoco che ri-, versano sulla cisterna e sul gasolio ettolitri d'acqua. Un automobilista di passaggio soccorre Bojic e la bimba; una corsa all'ospedale ancora increduli che i due siano illesi. All'Astanteria Martini i medici curano piccole escoriazioni, appongono poche bende, incoraggiano, il Bojic ancora sotto chpc e dimettono padre e figlia . Sul luogo dell'incidente va avanti la routine; si travasa il gasolio in un'altra autocisterna, l si tenta di ripulire la stradina, si rimuove l'auto con una gru. Gesti compiuti mille, volte con- il pensiero alle vittime dell'incidente o ai feriti; ma questa volta fatti con calma e con un pizzico di incredulità. Quando lo slavo ritorna sul posto dall'ospedale è sèguito da sguardi stupiti: «Bella fortuita ha avuto». Sulla strada la carcassa dell'auto; il rimorchio è finito nel Tossalo

Persone citate: Domenico Catello, Vojislav Bojic

Luoghi citati: Torino, Volpiano