Le tariffe Sip aumenteranno ma non si sa ancora di quanto
Le tariffe Sip aumenteranno ma non si sa ancora di quanto Il ministro Panda parla della riforma delle telecomunicazioni Le tariffe Sip aumenteranno ma non si sa ancora di quanto ROMA — Compito del governo è sciogliere la contraddizione tra la domanda di servizi più affidabili e più efficienti, propri di una società moderna, e le attuali gravi difficoltà finanziarie nel campo dei servizi e della prod uzione. Lo ha detto il ministro delle Poste, Darida, riferendo alla commissione Lavori Pubblici del Senato sulla situazione delle telecomunicazioni. Dopo aver ricordato che l'assetto del settore è il risultato di uno sviluppo storico che vede operare contestualmente aziende pubbliche e società concessionarie a prevalente partecipazione statale, il ministro ha indicato due obiettivi: un più razionale assetto del settore delle telecomunicazioni; il riequilibrio economico con provvedimenti 3k inari e straordinari In particolare per quanto riguarda la concessionaria Sip. Quanto al primo obiettivo, Darida ha illustrato gli indirizzi del governo: la distinzione di funzione fra l'azienda telefonica di Stato e un nuovo organo di controllo e di programmazione; unificazione di tutti i servizi attualmente divisi tra telefoni di Stato e amministrazione postale, Sip, Italcable e Telespazio; aggiornamento sugli indirizzi delle telecomunicazioni secondo un piano decennale già predisposto e che sarà sottoposto agli organi competenti. Darida, poi, riferendosi al riequilibrio economico, specie della Sip, dopo aver ricordato 1 provvedimenti già decisi dal governo (ricapitalizzazione della Sip per 800 miliardi, e al- tri 260 miliardi dopo l'incasso del fondo di dotazione Iri per il prossimo anno), ha annunciato che è in fase di preparazione lo schema di provvedimento per la sospensione parziale del canone di concessione dovuto dalla Sip all'amministrazione per il' 1980 (150 miliardi circa). Darida ha infine detto che le notizie, di recente apparse sulla stampa, relative ad aumenti di tariffe telefoniche •non possono essere prèse in considerazione». Il ministro ha precisato che -sono in corso studi che saranno sottoposti per le decisioni relative agli organi istituzionalmente competenti». In una dichiarazione, al termine del discorso del ministro Darida in commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato, il sen. Libertini (pei) ha detto: «71 ministro Darida haformalmente smentito ilsuocottega DeMichelis e i dirigenti della Sip. Questi ultimi, com'è notò, avevano preannunciato un aumento del 30 per cento delle tariffe telefoniche, a partire dal primo ottobre-. .Di questa smentita —ha proseguito —noi comunisti prendiamo atto. Abbiamo però aggiunto che i lavori della commissione di studio incaricata da Darida di realizzare una oggettiva analisi dei costi e del sistema tariffario dovranno essere pubblici e resi noti al Parlamento». Libertini ha poi annunciato che il pei ha chiesto lo scioglimento del gruppo S te t -ormai seppellito dal suo disastroso fallimento finanziario gestionale. Le aziende manifatturiere debbono passare alla Finmeccanica e la Sip deve essere unificata con l'azienda di Stato peri servizi telefonici». Libertini ha definito •drammatica» l'audizione, sempre nella commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni, del ministro Balzamo sullo stato della ricerca scientifica in Italia. «C'é da chiedersi — ha detto —in che cosa il governo Cossiga si distacchi dalle pratiche disastrose del passato. Dall'audizione di Balzamo si dovrebbe dedurre che si va avanti verso il precipizio».
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