I valdesi attendono ancora d'"intendersi con lo Stato"

I valdesi attendono ancora d'"intendersi con lo Stato" A Torre Pellice il Sinodo fino a venerdì I valdesi attendono ancora d'"intendersi con lo Stato" Da due anni bloccati i lavori per stipulare un accordo in base all'articolo 8 della Costituzione - «Noi proponiamo un modello di vita laico» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE TORRE PELLICE - Pochi ma caparbi, minoranza di uomini liberi, i valdesi sono una Chiesa che è difficile ignorare anche in un Paese come il nostro, che è il centro del mondo cattolico. Forse perché Roma è vicina, perché in queste valli piemontesi i seguaci di Valdo hanno pagato col sangue la testimonianza di una fede diversa. Ciò che vien detto qui, dov'è riunito il Sinodo valdese-metodista, merita attenzione anche da parte cattolica. Il Sinodo, ossia il massimo appuntamento di protestanti italiani (lo compongono 90 delegati laici e 90 pastori) che si è solennemente insediato domenica con un culto al quale hanno partecipato un migliaio di fedeli, ha cominciato ufficialmente i lavori (ossia la discussione su argomenti amministrativi, sociali e religiosi) ieri. La strage di Bologna ha avuto una commossa eco anche in questa sede, e il pastore Paolo Sbaffi, della Chiesa metodista bolognese, ha avviato una riflessione sull'accaduto, ricordando che le radici della violenza e del terrorismo vanno anche cercate «nelle contraddizioni di una società che si dice cristiana e svolge invece una pratica contro l'uomo a tutti i livelli fino a queste follie di omicìdio; e anche nella convinzione così diffusa che ogni mezzo è buono pur di raggiungere lo scopo». Egli ha inoltre letto la lettera che la comunità di Bologna, riunita per il culto, ha rivolto al sindaco della città. In essa esprime «la propria disponibilità a lottare perché la città di 'Bologna continui a difendere con vigilanza e responsabilità la vita democratica». Il presidente del Sinodo, pastore Bruno Bellion, ha dichiarato che «nella tragedia di Bologna riconosciamo, una volta ancora la conseguenza della malvagità radicale dell'uomo che si esprime anche nella violenza diffusa in tutto il mondo e che si manifesta anche nel nostro Paese». Punti di discussione non privi di risvolti polemici saranno nei prossimi giorni, a partire cioè da oggi e fino a venerdì. l'«in tesa» non ancora raggiunta fra Stato e Chiesa valdese-metodista. i rapporti con i cattolici. .Da due anni i lavori sono bloccati e non se ne comprende la ragione», afferma il professor Giorgio Spini. O forse le ragioni ci sono, sfumate. 'Politiche». L'..intesa», che sarebbe la prima a venire stipulata tra lo Stato e una confessione religiosa in attuazione dell'articolo 8 della Costituzione, sarebbe, qualora approdasse a conclusione, uno «scomodo termine di riferimento in vista della revisione d del Concordato tra Stato e Chiesa cattolica». In che senso? «Perché noi protestanti proponiamo un modello laico e rispettoso della libertà di coscienza: voglia-mo che la libertà di affermare la nostra e le altre fedi si attui al di fuori di patteggiamenti e privilegi». Alcuni esempi. L'insegnamento religioso deve avvenire a cura delle fami' glie della Chiesa non attraverso un docente (cattolico o protestante non importa) stipendiato dallo Stato. «I seminaristi godono dell'esenzione dal servizio militare, i nostri studenti di teologia assolvono all'obbligo proprio per rifiutare privilegi che non sembrano opportuni» ricorda ancora il professor Spini. Nessun finanziamento insomma, nessuna tutela giuridica che possano in qualche modo portare al compromesso la fede con la vita normale. Oggi proprio su questo tema il Sinodo esprimerà una protesta per come l'«intesa» è stata bloccata nel 78. Altro argomento, dicevamo, i rapporti tra protestanti e cattolici. Come sono? «Proseguono con cautela e speranza». Ci sono tuttavia segni che sembrano raffreddare proprio le speranze, quelle speranze avviate dal Concilio Vaticano II. Inutile nascondersi, dicono i protestanti qui riuniti, che il dialogo con la Chiesa di Papa Wojtyla è diventato difficile. Il rilancio del culto della Madonna, la riaffermazione rigida della supremazia del papato non facilitano alcun incontro, anzi ristabiliscono dissensi che fino a ieri parevano meno profondi. Il Sinodo valdese chiude venerdì prossimo. Pier Paolo Benedetto

Persone citate: Bruno Bellion, Giorgio Spini, Paolo Sbaffi, Pier Paolo Benedetto

Luoghi citati: Bologna, Roma, Torre Pellice