Editoria: il disegno di legge verrà approvato a settembre?

Editoria: il disegno di legge verrà approvato a settembre? Oggi è l'ultimo giórno utile per il «sì» della Camera Editoria: il disegno di legge verrà approvato a settembre? Dopo la relazione di Mastella (de) i radicali faranno ostruzionismo ROMA — Disco rosso per il disegno di legge di sanatoria dell'editoria: se ne riparlerà a settembre. Gli emendamenti dovrebero essere discussi oggi a Montecitorio dopo che il de Mastella avrà letto la sua relazione. Risultato: le misure governative verranno approvate nella migliore delle ipotesi soltanto alla riapertura del Parlamento. In un clima d'incertezza e confusione si dovrà decidere quando e come tornare a lavorare sulla leggina, se vararla come appendice del vecchio disegno di legge di riforma. Intanto si perderà altro tempo prezioso, abbandonando a se stesso un settore che dal '75 al '78 Ha accumulato un deficit di circa 437miliardi. • I radicali, ì più convinti assertori deW 'assoluta inutilità di un provvedimento assistenziale» e dell'opportunità di riprendere prima l'esame -della, riforma, passeranno all'offensiva iscrivendosi in massa a parlare. Quanto al pdup, che ha pronti 27 emendaménti, ha attuato un clamoroso gesto di protesta. Da oggi II Manifesto -costa 500 lire, il prezzo, spiegano al giornale, di una crisi che, pur colpendo tutti, potrebbe significare per il quotidiano, comunista una vicina morte editoriale. «E allora, di-fronte all'ennesimo rinvio "— si legge sul Manifesto —..alla prospettiva, di agonizzare tutta l'estate e l'autunno, abbiamo deciso per protesta di violare la {figge che' fissa il prezzo dei giornali». Ammesso che oggi, ultimo giorno prima della chiusura estiva, gli altri partiti, molti dei quali si sono riservati di presentare in aula correttivi al ddl di sanatoria; siano sufficientemente rappresentati, non si vede come le misure possano superare il fuoco di sbarramento dei radicali. L'altra sera Roccella, al dibattito tra Frisi, governo, partiti, federazione editori e poligrafici, ha sparato a zero contro la maggioranza: «Altro die ostruzionismo radicale, è stato il governo a far cadere deliberatamente i decreti La sanatoria? E' un trucco, una finzione che allontana sempre più la ^riforma. Riprendiamo l'esame di questa. Siamo disponibili a collaborarcela pure criticamente». - Una .versione dei fatti, quella di Roccella, che Bianco, capo dei deputati de, ha ribaltato- «Starno in grado di approvare —ha detto — i pochi articoli del ddl venerdì Sono curioso di vedere come si comporteranno i radicali Quanto all'iter della riforma, il mio partito è pronto a inserirlo subito alla ripresa dell'attività parlamentare». Sulla stessa linea, Di Giulio presidènte dei deputati del pei, ha sottolineato che, una volta licenziata la leggina, occorreranno in autunno dalle tre alle quattro settimane per varare la riforma del settore. • Un provvedimento — ha ricordato tra l'altro il socialista Bassanini —sempre più indipensabile per garantire la trasparenza delle proprietà». . Mastella, preso atto' della volontà del radicali di approvare la vecchia proposta Amasi e certo dell'impossibilità di licenziare prima della chiusura del Parlamento la leggina, ha proposto un aggiornamento della discussione a settembre, andando avanti ad oltranza fino al varo della riforma globale e aggiungendo la sanatoria, come appendice.' • Alla fine del dibattito, il segretario della Fnsi Agostini non ha nascosto la propria delusione: tante parole, assicurazioni generiche ma nessuna risposta'esauriente e soprattutto nessun impegno concreto a favore di un settore che reclama certezze. g.fe.

Persone citate: Agostini, Bassanini, Bianco, Frisi, Mastella, Roccella

Luoghi citati: Roma